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Juve, chi tra Chiesa e Yildiz al fianco di Vlahovic contro il Milan? La risposta di Allegri

Allegri presenta il big match Juve-Milan: "Cosa ci manca per lo scudetto? Bisogna chiederlo alla società. Inter? Venivo preso per matto quando dicevo che era la più forte",

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Allo Stadium si gioca il big match della 34a giornata: Juventus-Milan, con in palio il secondo posto. Nella conferenza stampa della vigilia Allegri ha ricordato qual è l’obiettivo stagionale: chiudere quanto prima il discorso Champions. Il tecnico livornese si sofferma sulla crescita di Vlahovic e parla del ballottaggio Chiesa-Yildiz.

Verso Juventus-Milan: missione Champions per Allegri

“Domani è sempre Juventus-Milan: una partita bella, importante, perché è uno scontro diretto – dichiara Max Allegri -. Aver centrato la finale di Coppa Italia ci ha in parte fatto raggiungere un obiettivo: ora, prima dell’ultimo atto del trofeo, abbiamo tre partite per cercare di fare quei punti che servono per entrare in Champions”.

La Juventus del futuro: cosa manca ai bianconeri per lo scudetto

“Su questo domanda credo che sarebbe più giusto che rispondesse la società e chi si occupa del mercato. Io faccio l’allenatore e posso solo dire che in questo momento dobbiamo solo essere concentrati su quello che dobbiamo fare perché non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo finale che è quello della Champions – risponde Allegri -. Si tratta di un obiettivo importante dal punto di visto tecnico, perché la Juventus sarebbe impegnata su più competizioni contando anche il Mondiale per Club. E poi l’aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse economiche più importanti. Ci sono ancora 15 punti in palio, bisogna essere bravi domani per tornare alla vittoria in campionato”.

Chiesa o Yildiz: chi al fianco di Vlahovic? Allegri risponde

“Stanno bene tutti e due. Chiesa ha giocato un po’ di più e valuterò domani se farlo giocare dall’inizio. Comunque nello stesso tempo sarebbe un buon cambio e stesso discorso vale anche per Yildiz. Federico a Roma ha fatto una buona partita e si è messo a disposizione della squadra. Anche quando si estranea dalla partita ha sempre una soluzione. Deciderò domani mattina”. Sulle condizioni di Bremer. “Ha avuto un problemino a Cagliari ma sta decisamente meglio e domani mattino poi lo valuterò. Ci faremo trovare pronti”.

In finale di Coppa con l’Atalanta: complimenti a Gasperini

Gasperini ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro a Bergamo – dice Allegri -. È una realtà che è cresciuta tanto: sono in semifinale di Europa League, in finale di Coppa Italia e stanno lottando per un posto Champions in campionato”.

Allegri: il rapporto con il gruppo e la crescita di Vlahovic

Con i ragazzi ho un bellissimo rapporto, perché sono degli ottimi professionisti e tengono a questa maglia. In questo momento tutti insieme vogliamo andare a prenderci questi obiettivi. Gli elogi ricevuti da Vlahovic? Il fatto che ambisca a vincere il Pallone d’Oro credo che sia normale: ognuno di noi deve avere l’ambizione di puntare al massimo. Dusan è migliorato molto da quando è arrivato alla Juventus, sta trovando anche un suo equilibrio interiore nel giocare le partite anche quando le cose gli riescono meno bene”.

Allegri d’accordo Pioli: l’Inter è la squadra più forte

Nella conferenza stampa della vigilia Pioli ha ribadito che per lui l’Inter è la squadra italiana più forte degli ultimi quattro anni. Allegri torna sull’argomento: “Non so se sia la più forte degli ultimi anni, ma so che quest’anno è nettamente più forte delle altre. Però venivo preso per matto quando lo dicevo: ci sono dei valori e bisogna essere realisti”. Quindi aggiunge: “Tutti quelli che lavorano nella Juventus devono avere l’ambizione di ottenere il massimo e vincere. Poi se ci sono altri più bravi bisogna applaudirli e lavorare per migliorare. Quando non si riesce a vincere, per una società italiana l’importante è giocare la Champions perché ‘sposta’ il bilancio. Se noi riuscissimo ad arrivare in Champions quest’anno sarebbe un successo”.

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