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Juve, sentenza di Flavio Briatore su Cristiano Ronaldo e Pirlo

L'imprenditore ed ex manager di F1, Flavio Briatore, da grande tifoso juventino in un'intervista su Radio 24 si è espresso su Juve, Cristiano Ronaldo e Pirlo

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Flavio Briatore, da tifoso juventino, non si riconosce più in questa gestione. Più che sulle individualità, che pure nel caso Ronaldo, trova responsabili della debacle contro il Porto, la sua riflessione si avvita sulle figure societarie a cui Andrea Agnelli ha affidato il nuovo corso. I suoi dubbi, Briatore, li esterna durante un’intervista rilasciata a Radio 24.

Allenatore o ambiente: i dubbi di Flavio Briatore

“La Juve c’era, abbiamo voluto cambiarla. La Juve altri due o tre anni con Allegri poteva farli, era una Juve bilanciata. E’ logico che quando ti arriva un Ronaldo devi cambiare, ma non mettiamo tutta la croce su di lui che ci ha risolto tante partite in campionato. Senza CR7 avremmo anche dieci punti in meno. Non capisco però perché cambiare una Juve che ha perso sì le finali Champions, ma ha stravinto campionati, poi puoi anche fare degli innesti giovani come De Ligt – sottolinea Briatore nell’intervento radio – Prima c’era gente incazzata, ora non c’è più la rabbia che avevamo prima, non so se dipenda da allenatore o dall’ambiente”.

Il ruolo di Cristiano Ronaldo secondo Flavio Briatore

L’imprenditore originario del cuneese si sofferma poi sulla situazione di Cristiano Ronaldo, oggetto di numerose critiche al vetriolo per il suo attuale rendimento e per il suo apporto poco vincente in ambito europeo nei tre anni in bianconero: “C’è un limite d’età, non puoi andare all’infinito e poi c’è un fatto di costi. Ronaldo è stata un’operazione fantastica anche per il calcio italiano, ma a un certo punto devi vedere la parte economica perché Ronaldo ti appesantisce il budget in modo determinante – ammette BriatoreCR7 per la Champions ha fatto molto, gol ne ha fatti e ci ha salvato tante volte in campionato. La macchina però non deve avere solo campioni, ma anche gregari, gente che recupera palle, questa mi sembra una squadra leggera a centrocampo.”

Pirlo poco comunicativo

Altrettanto dubbioso il giudizio di Briatore sull’operato dell’allenatore, alla sua prima stagione:

Pirlo non è un gran comunicatore, non è una persona che incita, i calciatori hanno bisogno di un leader, qualcuno che ti dica esattamente cosa devi e non devi fare. Questa Juve è costruita sul futuro, ma pensando al presente che è la Coppa dei Campioni. Non c’è un’identità come prima. Allegri lo criticavano perché si vinceva 1-0, ma abbiam fatto due finali e poi puoi anche perderla una finale, ma quella era una squadra solida. Noi abbiam perso un casino di punti con piccole squadre, la Juve di prima non li perdeva. Lo scontro diretto ci sta anche perderlo, non puoi perdere con le squadrette”.

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