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Juventus, Allegri esce allo scoperto su Lukaku-Vlahovic e recupero Pogba

Il tecnico bianconero si trincera dietro le esigenze economiche ma in preferirebbe il belga al serbo, ancora incerti i tempi di recupero di Pogba

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Quando si ascoltano dichiarazioni degli addetti ai lavori bisogna sempre prestare attenzione a ciò che si dice ed anche al messaggio contenuto tra le righe ma non proferito esplicitamente. Massimiliano Allegri, alla vigilia della gara contro il Real Madrid che concluderà l’avventura americana della Juventus, ha detto la sua sul possibile scambio tra Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic trincerandosi dietro le scelte del club in nome di un bilancio da risanare. Ma cosa c’è realmente dietro le dichiarazioni del mister? Proviamo ad analizzarlo insieme.

Allegri si nasconde: “Vlahovic cedibile per esigenze economiche”

Io sono contento della rosa che ho a disposizione, ma come ha detto il direttore di fronte a offerte irrinunciabili per esigenze economiche e finanziarie verranno valutate e io mi adeguerò, come ho sempre fatto“. Queste le parole di Max Allegri a chi gli chiedeva del possibile arrivo di Romelu Lukaku con conseguente partenza di Vlahovic. Anzitutto, dobbiamo prendere atto dell’apertura ufficiale della trattativa, neppure più celata all’interno della Juventus.

Questa possibilità esiste ed è concreta, sebbene ci siano ancora delle distanze da limare circa la valutazione dei due calciatori ed il conguaglio che vorrebbero ricevere i bianconeri. Ma è solo una questione finanziaria? E Allegri è realmente vittima di un’operazione dietro la quale, anche in considerazione dei feedback negativi del tifo, si nasconde?

La Juve artefice dell’operazione: Vlahovic non convince il tecnico

La realtà sembra un po’ diversa da quella che c’è stata raccontata. Vero è che la Juventus dovrebbe vendere per rientrare nel fair play finanziario e soprattutto per ridare ossigeno alle casse. Ma dietro a questo scambio, di cui ormai si parla ovunque, ci sarebbero anche delle questioni tattiche. Dusan Vlahovic, infatti, non sarebbe ritenuto funzionale al gioco dell’attuale allenatore della Juventus che preferirebbe un bomber più scafato rispetto al 23enne serbo.

Ancor di più: l’ex calciatore della Fiorentina non sarebbe neppure così convinto di lasciare Torino per affrontare la sfida londinese in un club che sta vivendo un forte periodo di confusione, con tanti cambi di allenatore, e che, al pari dei bianconeri, non fa neppure le coppe. Certo, i Blues avrebbero le armi per convincerlo ma l’intera operazione è stata architettata dalla Vecchia Signora nel tentativo di coniugare due aspetti: quello finanziario, pubblicamente denunciato da Allegri, ma anche quello tecnico.

L’istant team allegriano: vince l’esperienza

Nella Juventus degli ultimi anni c’è sempre stata un’eterna lotta tra due anime: quella che vuole vincere subito disperatamente e quella che invece vuole costruire qualcosa nel tempo. Si è parlato di progetto giovani, con la Next Gen che qualche risorsa preziosa alla prima squadra l’ha pure effettivamente regalata. Ma spesso si viene traditi dalla pazienza, che manca e che è una dote necessaria per ottenere qualcosa di più duraturo. Alla logica dell’istant team, quello che deve competere subito per il titolo, risponde la voglia bianconera di Lukaku, attaccante di 30 anni fatto e finito che deve aiutare i piemontesi a salire nuovamente sul tetto d’Italia. Dietro a questa operazione c’è Allegri, forse il più impaziente di tutti, che vorrebbe pure Kessié e Castagne per aumentare il tasso di esperienza della rosa. Insomma, bilancio sì ma non solo.

Allegri non si sbilancia su Pogba

Nella conferenza c’è spazio anche per il tormentone-Pogba: “Al momento non so dire quando rientrerà, ha fatto soltanto una parte di allenamento con la squadra. Speriamo che dal 7 agosto possa aumentare i ritmi ma sarà molto difficile averlo a disposizione per la prima di campionato. Tutti contiamo di averlo il prima possibile”.

Infine un commento sulla sentenza Uefa e l’esclusione dalle coppe: “Finalmente abbiamo chiuso un capitolo che ci portavamo dietro da un anno. Ora valuteremo il numero di giocatori in rosa visto che giocheremo una sola competizione ma fino alla chiusura del mercato c’è tempo”.

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