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Il Napoli disobbedisce all'Asl e sfiora l'impresa: Chiesa salva la Juventus

La partita che non si sarebbe dovuta giocare causa Coronavirus regala ritmi altissimi e tante occasioni: finisce 1-1, Mertens illude il Napoli in emergenza, ma con in campo i tre giocatori fermati dall'Asl, il campione d'Europa risponde nella ripresa.

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Dalla partita che si è rischiato di non giocare, tra focolai di Coronavirus e diktat delle Asl , ad una delle gare più intense della Serie A 2021-2022.

Juventus e Napoli danno vita ad uno spettacolo ad altissima intensità nel secondo match di altissima classifica del girone di ritorno, poche ore dopo la vittoria del Milan sulla Roma.

Juventus-Napoli più forti del Coronavirus: pareggio-spettacolo

L’1-1 finale dell’”Allianz Stadium”, tuttavia, non piace a nessuna delle due protagoniste, che hanno sprecato una buona occasione: la Juventus non approfitta della sconfitta della stessa Roma e non riesce a staccare in classifica i giallorossi, rivali nella corsa al quarto posto, ma soprattutto dello stop forzato dell’Atalanta, che non ha potuto giocare contro il Torino e resta salda in quarta posizione, a +3 sulla squadra di Allegri.

Stesso discorso per il Napoli, che perde altro terreno dal Milan scivolando a -5 dal secondo posto .

Napoli, record di tiri in casa della Juventus: Mertens illude, Morata tradisce Allegri

Certo, viste le premesse della vigilia per gli azzurri si tratta di un risultato più che favorevole considerando il vasto focolaio di Coronavirus.

Il Napoli è infatti andato a sfidare la Juventus con personalità, nonostante le mille avversità, i tanti giocatori assenti (da Koulibaly ad Anguissa fino a Fabian Ruiz e Osimhen), senza il tecnico Luciano Spalletti, a propria volta positivo, e con in campo anche i tre giocatori, Amir Rrhamani, Stanislav Lobotka e Piotr Zielinski, che erano stati fermati dalla Asl 2 di Napoli poco dopo l’atterraggio a Torino, imponendo a tutti e tre di evitare contatti con il gruppo squadra (per i tre in arrivo una sanzione amministrativa).

Non altrettanto soddisfatto può dirsi Allegri, non solo perché la sua Juventus non è riuscita a sfruttare l’emergenza del Napoli, ma perché i bianconeri hanno visto interrompersi la serie di quattro partite senza subire gol, tutte vinte. La Juventus, presentatasi alla sfida in emergenza solo in difesa per le assenze di Bonucci e Chiellini , ha confermato tutte le difficoltà già emerse più volte in stagione nel fare gioco e nel creare occasioni.

L’attacco si è confermato evanescente, in particolare Alvaro Morata , e gli unici strappi si sono avuti da Federico Chiesa, autore del gol del pareggio, e da Paulo Dybala, entrato nel secondo tempo proprio al posto di Morata, ma spentosi presto.

I rimpianti sono quindi tutti del Napoli, che non è riuscito a capitalizzare il vantaggio realizzato da Dries Mertens al 24’, e che si è arreso all’inevitabile stanchezza che ha fatto capolino nel secondo tempo, complice anche la mancanza di alternative in panchina, dopo aver condotto il match per almeno un’ora, come simboleggiato da un dato: il Napoli è stata infatti solo la seconda squadra in grado di effettuare più di 10 tiri allo Stadium contro la Juventus in un primo tempo di Serie A, dopo la Lazio. nell’agosto 2013.

Juventus, Chiesa torna al gol: ma ad Allegri non basta

La Juventus non era partita male, sviluppando ritmi alti e creando pericoli con Chiesa e McKennie, ma al 24’ il Napoli è passato in contropiede al termine di una bella azione Insigne-Politano, il cui assist è stato sfruttato da Mertens che ha superato Szczesny con un diagonale imprendibile anche per De Ligt appostato sulla linea di porta.

A questo punto il Napoli non ha arretrato il baricentro, sfiorando il raddoppio con una punizione dello stesso Mertens e gestendo il pallone con personalità anche in avvio di ripresa.

La Juventus è tutta nelle accelerazioni di Chiesa, che infiamma lo Stadium al 10′ trovando il pareggio con un’invenzione dopo un’altra palla persa da Morata: per l’ex Fiorentina secondo centro stagionale e primo gol allo Stadium dopo 10 mesi di digiuno (marzo 2021 contro lo Spezia) nel giorno della 50ª presenza da titolare con la Juventus tra tutte le competizioni.

Tuttavia, quando l’inerzia del match sembra essere tutta per la Juventus, grazie all’ingresso di Dybala, l’apporto della Joya alla causa bianconera si ferma a un tentativo a metà tempo.

La partita si sporca, il Napoli arretra e pensa a proteggere il risultato, ma gli attacchi finali della Juventus sono frenetici e scarsamente pericolosi.

 

 

 

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