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Juventus-Sampdoria, la moviola: Focus sul mani di Rabiot prima del gol

La prova dell'arbitro Prontera allo Stadium analizzata dagli esperti Saccani, Marelli e Casarin

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha ammonito solo due giocatori ma ha avuto una serata tutt’altro che facile Prontera di Bologna, l’arbitro designato da Rocchi per la sfida Juventus-Sampdoria di ieri all’Allianz Stadium. Sulla carta era una partita di seconda fascia bassa ma si è rivelata ricca di insidie.

Juventus-Sampdoria, i precedenti con le due squadre

Il fischietto di Bologna aveva diretto soltanto due volte la Sampdoria: 1 pareggio e una sconfitta.
La prima volta fu in occasione del terzo turno di Coppa Italia quando i blucerchiati vinsero per 1 a 0 contro la Salernitana. La seconda volta invece fu nel match tra Sampdoria e Atalanta, partita terminata con la vittoria degli oroboci per 3-1, ma quella partita fu parecchio contestata dai blucerchiati. La Juventus ha avuto Prontera in campo in un match di campionato alla 35esima giornata dello scorso torneo: vittoria per 2-1 sul Venezia.

Juventus-Sampdoria, i casi dubbi

Questi gli episodi da moviola di Juve-Sampdoria: al 44′ Vlahovic cade dopo un contatto con l’estremo difensore della Samp. Prontera lascia correre, così come anche il VAR che non interviene. Al 64′ Rabiot trova la sua doppietta personale con una gran conclusione di sinistro al volo. Rete che però ha avuto bisogno anche di un chek review dal VAR per un presunto tocco di mano del francese, che secondo l’arbitro colpisce col petto, anche se restano dubbi. Al 65′ Cuadrado già in caduta viene tirato giù in area da Augello, per il direttore di gara è calcio di rigore.

Juventus-Sampdoria, per Marelli era mano di Rabiot

Sul gol di Rabiot è lapidario Luca Marelli. L’esperto di Dazn osserva: “Ci sono un paio di elementi che fanno pensare al fatto che effettivamente lo stop sia stato effettuato col braccio e non col petto. Il primo è Rabiot neanche esulta perchè secondo me sapeva che aveva toccato il pallone col braccio. Esulta solo nel momento in cui Prontera indica il centrocampo. Il secondo elemento è che se avesse toccato il pallone con il petto, il pallone si vedrebbe poco perchè il braccio sinistro è leggermente più avanti rispetto al petto e lo avrebbe coperto”.

“Ora, perchè il VAR non è intervenuto? A mio parere questa è una ricostruzione basata semplicemente su quello abbiamo visto in passato parlando anche di Udogie (Milan-Udinese 1-1 ndr): non hanno la certezza al 100% che abbia toccato col braccio. Invece, secondo me, la certezza che abbia toccato col braccio e nell’immediatezza abbia poi realizzato la rete c’è. Poi è una questione di punti di vista”.

Juventus-Sampdoria, per Saccani non c’è certezza sul mani di Rabiot

Meno assolutista Max Saccani alla Domenica Sportiva: “Sono stati fischiati una ventina di falli, il primo episodio al 44′: un anticipo di Neutink su una palla di Fagioli, il giocatore anticipa tutti poi il portiere e Vlahovic si scontrano ma è un normale contatto, il portiere non può sparire, corretto non dare il rigore. Il secondo episodio è quello contestato da Stankovic. La rete del 3-2 nasce da un passaggio di Fagioli a Rabiot che fa un controllo orientato e segna, le immagini non chiariscono se è mani, non esiste immagine che fughi ogni dubbio. Sorprende però che il richiamo di Di Bello sia stato rapido”.

Dello stesso avviso l’ex designatore Paolo Casarin che sul Corriere della sera scrive: “Il terzo gol bianconero, segnato da Rabiot, ha lasciato molti dubbi sul possibile controllo con il braccio soprattutto per l’espressione apparsa immediatamente sul viso di Rabiot”.

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