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Juventus-Sampdoria 4-2 pagelle: salvagente Rabiot, Bremer tuttocampista. Vlahovic in loop, malinconia Bonucci

Tanta paura allo Stadium, dove i bianconeri si fanno rimontare due reti e faticano oltremodo nella ripresa per rimettere la partita sui giusti binari. Ottimo impatto del giovane Soulé

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Juventus-Sampdoria 4-2: tanta paura per i bianconeri, in vantaggio all’11 con Bremer e capaci di raddoppiare al 26′ con Rabiot. Gara in cassaforte? Neanche per idea: due gol in 1′, tra il 31′ e il 32′, e la Samp rimette tuto in parità con Augello e Djuricic. La doppietta di Rabiot, a segno anche al 19′ della ripresa, e il graffio di Soulé nei minuti di recupero, rappresentano il colpo di scopa che nasconde i cocci sotto il tappeto. Non si vedono ma ci sono.

Lo sa bene Allegri, non esente da responsabilità per la scelta di un undici iniziale che non ha convinto. Dusan Vlahovic continua a stazionare in un limbo negativo: ha il pallone per sbloccarsi ma al 24′ del secondo tempo manda il pallone calciato dal dischetto del rigore a stamparsi contro il palo. Nel finale legno anche per Cuadrado.

Juventus-Sampdoria 4-2: silenzio assordante allo Stadium

Orgoglio Samp, mezzo disastro Juve. La fotografia dello Stadium, al 32′ del primo tempo, è una diapositiva in bianco e nero: non è un tributo alla squadra di Massimiliano Allegri, semmai una repentina assenza di colori che richiama il buio.

In vantaggio di due reti per le incornate di Bremer (terzo centro in campionato) e Rabiot (esto gol in serie A), i bianconeri si sono fatti rimontare in 1′ mostrando clamorose lacune sul piano tattico e un crollo mentale inimmaginabile. Augello e Djuricic mettono a nudo la Vecchia Signora, costringendola a una gara di rimonta, di rincorsa, di fatica. Rabiot riporta il sorriso tra i bianconeri, Soulé scaccia la paura definitivamente.

A evidenziare la prestazione lacunosa dei bianconeri, basti in dato: solo 11 reti fatte dalla Sampdoria nelle 25 precedenti uscite in Serie A, le due alla Juventus in un colpo solo rappresentano più del 10% del bottino stagionale dei blucerchiati.

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Juventus-Sampdoria, minuto di silenzio allo Stadium per i migranti vittime della tragedia vicino alle coste di Cutro

Assordante, recita uno striscione del tifo bianconero allo Stadium: ed è stato esattamente così, il silenzio surreale che ha accompagnato la squadra nel corso dei primi 20′ della ripresa. Silenzio assordante del pubblico, quasi incredulo di fronte alla grande fatica degli uomini di Allegri a rientrare in partita. Lenti, impacciati, impauriti: Danilo e compagni troppo brutti per essere veri.

Continua l’astinenza di Vlahovic, 199′ senza gol

Non era mai accaduto che Dusan Vlahovic restasse a digiuno di gol, in serie A, per cinque partite consecutive: prima della gara contro i blucerchiati, le motivazioni dell’attaccante – su cui sono calati, inevitabilmente, i riflettori – erano enormi e, reciprocamente, gli stessi compagni riponevano grande fiducia in lui. Con le assenze di Di Maria e Chiesa, non poteva che essere lui il terminale offensivo al quale affidare la fase di finalizzazione. L’ultima rete della punta, a quota dieci marcature in stagione, risaliva al 16 febbraio scorso, nella sfida di andata del playoff di Europa League contro il Nantes.

Primo tempo disastroso: Vlahovic non gira, si muove tanto e spesso lo fa senza essere sincronizzato con i compagni; tocca molti palloni ma sono tutte giocate con l’intenzione di far salire la squadra e spalle alla porta. Inesistente in area avversaria. nella ripresa ha l’occasione più facile per sbloccarsi: calcio di rigore, si presenta sul dischetto carico, tira una botta, palla che si stampa sul palo. Gli gira male, malissimo. Senza gol da 199′.

Juventus-Sampdoria 4-2 formazioni ufficiali

Allegri opta per una baby Juventus e la dispone con una sola punta e un elemento a fare da filtro con i cinque di mediana. Stankovic si affida al 3-4-2-1 per provare a invertire un trend pessimo: con 11 gol fatti, quello blucerchiato è di gran lunga l’attacco peggiore di tutto il torneo, basti pensare che Verona e Cremonese, che seguono a ruota, ne hanno all’attivo 21.

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Juventus-Sampdoria, l’abbraccio di Bonucci a Bremer dopo l’1-0

La formazione della Juventus: Bonucci dal 1′

3-5-1-1 con Perin tra i pali a guardare i tre di difesa Bremer, Bonucci e Danilo. Per Bonucci si tratta della prima gara dal 1′ da oltre quattro mesi, visto che l’ultima presenza nell’11 iniziale risaliva al 10 novembre. La cinquina a centrocampo è composta da De Sciglio e Kostic sulle fasce, mediani Fagioli, Barrenechea e Rabiot. Miretti alle spalle di Vlahovic.

La formazione della Sampdoria: Gabbiadini unica punta

Attacco sulle spalle di Manolo Gabbiadini, unica punta, alle cui spalle ain azione il duo composto da Djuricic e Leris. Centrocampo affidato a Zanoli, Rincon, Winks e Augello. Turk tra i pali al posto dell’indisponibile Audero. Terzetto di difesa formato daAmione, Gunter e Nuytinck.

Juventus-Sampdoria diretta live testuale del match

Juventus-Sampdoria 4-2: gli highlights della partita

Al 4′ Barrenechea si fa sentire e marchia Djuricic: fallo al limite dell’ammonizione, il direttore di gara sceglie di non alzare il cartellino.

Al 7′ clamorosa occasione sui piedi di Gabbiadini che raccoglie palla da Winks, scappa a Bonucci e, solo davanti a Perin, calcia sul fondo.

Al 10′ altra grande occasione sui piedi di Gabbiadini: che raccoglie palla sul limite e calcia immediatamente, Perin blocca.

Fonte:

Juventus-Sampdoria, il vantaggio di Bremer celebrato dai compagni

Terzo gol di Bremer, ottavo assist per Kostic

All’11’ vantaggio Juventus: corner battuto da Kostic, stacco imperioso di Bremer che colpisce all’altezza del dischetto e infila i pali di Turk. Per il brasiliano sui tratta della terza rete in serie A, ottavo assist per Kostic.

Al 20′ Rabiot spreca il raddoppio per eccesso di generosità, al limite dell’area anziché calciare cerca Miretti senza fortuna.

Fonte:

Juventus-Sampdoria, il momento dello stacco di Rabiot in occasione del gol del raddoppio

Sette reti in serie A per Rabiot

Al 26′ raddoppio Juventus, stavolta Rabiot non spreca l’assist di Miretti che gli pennella un pallone sulla testa. Al francese non resta che staccare e piazzare il 2-0. Con il guizzo, successivo, del 3-2 porta a sette il suo bottino di gol in serie A.

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Juventus-Sampdoria, l’esultanza di Djuricic dopo il gol del secondo pareggio blucerchiato

Uno-due Sampdoria in 1′: clamoroso allo Stadium

Al 31′ la Sampdoria accorcia le distanze: in gol Augello che raccoglie un pallone deviato da Danilo e calcia di prima con il destro. Perin battuto.

Al 32′ clamoroso pareggio della Sampdoria: segna Djuricic che trasforma in oro l’assist di Zanoli.

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Juventus-Sampdoria, l’espressione preoccupata di Massimiliano Allegri

Allegri decide di iniziare il secondo tempo con due cambi immediati: bocciati Bonucci e il giovane Barrenechea, dentro Locatelli e Cuadrado.

Al 9′ della ripresa ancora Bremer pericoloso su corner di Kostic, ma stavolta la difesa blucerchiata riesce quantomeno a deviare in corner il colpo di testa del brasiliano.

Al 19′ della ripresa rete di Rabiot imbucato da Fagioli: il francese controlla girandosi e calcia di controbalzo sotto la traversa, trovando la doppietta personale.

Al 22′ della ripresa Cuadrado sgasa sulla destra, entra in area, finta di crossare con il destro e rientra sul sinistro, piede sul quale agganciato da Augello. Nessun dubbio per Prontera: è calcio di rigore.

Al 24′ della ripresa Vlahovic sbaglia il rigore e manda il pallone contro il palo.

Al 30′ della ripresa Soulé si libera al limite dell’area e calcia sul secondo palo. Turk respinge sui piedi di Kostic, che scarica per Vlahovic, la cui conclusione viene deviata da Amione.

Al 49′ della ripresa il 4-2 della Juventus: rete di Matías Soulé che raccoglie palla dopo la traversa con cui Turk aveva respinto la conclusione di Vlahovic e, sulla ribattuta, segna il suo primo gol in Serie A.

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Paul Pogba fermo per affaticamento muscolare

Juventus-Sampdoria: Pogba non convocato

Paul Pogba, ma chiamatelo pure Pog-bho. Che succede al francese, ormai autentica meteora di una stagione da cancellare rispetto alla sua esperienza in bianconero: tornato in pompa magna, accolto con un entusiasmo indicibile da tutta la tifoseria, il centrocampista ex Manchester United ha reso il suo ritorno in bianconero un travaglio che neppure gli estimatori più fedeli riescono più a comprendere né a giustificare.

Dopo averlo atteso per mesi, prima infortunato e poi convalescente, Pogba ha rimediato l’ennesima assenza dalla lista dei convocati: aveva già fatto discutere l’esclusione decisa da Allegri in vista della sfida di andata degli ottavi di finale di Europa League contro il Friburgo, motivata da un ritardo del francese nel raggiungere il ritiro juventino, e continua a far rumore la sua assenza anche contro la Sampdoria, proprio mentre in tanti lo davano ormai pronto per giocare dal 1’. Invece, nemmeno stavolta: un affaticamento muscolare ha interessato il centrocampista prima del match, Allegri non l’ha convocato. Da oggetto del desiderio a figliol prodigo, poi soltanto delusioni su delusioni. Paul Pog-bho.

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L’infortunio di Federico Chiesa durante Juventus-Friburgo

Chiesa ai box: scongiurato il peggio

Tra gli strascichi purtroppo negativi portati dalla prima delle due sfide contro il Friburgo, c’è anche quello dell’ennesimo infortunio a Federico Chiesa: entrato per l’ultimo scampolo di partita, il bianconero si è presto accasciato, rimanendo a terra con le mani sul ginocchio.

La paura che potesse ripetersi un dramma sportivo per il talento bianconero è arrivata negli occhi di tutti i tifosi. Invece no. In questo caso, pare si possa tirare il classico sospiro di sollievo: un comunicato ufficiale emesso dalla società dopo le visite di rito presso il J Medical ha escluso il peggio: nessuna lesione capsulo legamentosa – è quanto si era temuto – della coscia sinistra, condizioni da valutare giorno dopo giorno. Anche per Chiesa, quindi, assenza contro la Samp.

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Angel Di Maria infortunato, fermo ai box

Rinnovo Di Maria: il Fideo tratta (anche senza Champions League)

C’è però la buona notizia: Angel Di Maria e il rinnovo del contratto. Nulla di deciso, niente di certo ma l’apertura dell’argentino campione del mondo a trattare la permanenza in bianconero è di sicuro elemento graditissimo a tutto l’ambiente e al popolo juventino. Il Fideo, in accordo con la famiglia che a Torino ha sempre detto di trovarsi molto bene, sarebbe pronto a discutere il prolungamento dell’esperienza sotto la Mole ed estendere il rinnovo a una ulteriore annualità.

Stando a quanto riportato da Tuttosport, il periodo indicato per iniziare a nasarsi e capire in che maniera poter rinnovare il vincolo corrisponde a quello della sosta per le gare delle Nazionali: sarà il momento propizio affinché gli uomini della dirigenza bianconera e gli agenti di Di Maria comincino a porre le basi per un reciproco e soddisfacente accordo. Quanto sia diventato forte il legame dell’argentino con l’universo della Juventus lo testimonia un fatto: Di Maria sarebbe pronto a firmare l’intesa anche se i bianconeri non dovessero centrare l’approdo alla prossima Champions League. Anche lui, intanto, solo spettatore nella sfida contro la Sampdoria.

Fonte:

Juventus-Sampdoria, Soulé festeggiato da Vlahovic e Gatti dopo il 4-2

Le pagelle di Juventus-Sampdoria 4-2

Bremer miglior in campo in assoluto, bene anche Rabiot e Soule che ha avuto un ottimo impatto sul match. Male Bonucci e Vlahovic. Nella Samp nota di merito per Zanoli.

Le pagelle della Juventus

  • Perin 6: due tiri subiti e incassa due gol. Non fa miracoli ma nemmeno disastri.
  • Bremer 7,5: un gol lo segna, uno lo sfiora. Poi mette in scana una prestazione sontuosa, da tuttocampista, e giganteggia in difesa, a centrocampo, in attacco. Il migliore dei suoi, per distacco.
  • Bonucci 4,5: malinconico. Un po’ non ce la fa, un po’ non è in condizione. Il fatto è che la Juventus ha giocato il primo tempo in nove contro undici. Uno in meno era lui, l’altro – un pezzo ciascuno – almeno altri tre compagni. Il viale del tramonto è purtroppo iniziato anche per lui.
    dal 1′ st Cuadrado 6,5: pressa, attacca, difende, crossa, calcia e manda il pallone a stamparsi contro la traversa. Contribuisce a cambiare volto alla squadra.
  • Danilo 6: abituati a non vedergli commettere mai nemmeno una mezza imprecisione, quei 20′ di titubanza nella prima frazione ci hanno stupiti in negativo.
  • De Sciglio 6: male nella prima parte di gara, spostato in mediana. Nella ripresa torna a dedicarsi alla fase difensiva e, in appoggio a Bremer e Danilo, gli riesce tutto meglio.
  • Fagioli 6: tanta volontà, prova a fare le cose semplici e a restare concreto ma – quando c’è bisogno di personalità – non riesce a a incidere. Chiude con un assist.
  • Barrenechea 5: non entra in partita. Allegri lo capisce presto ma decide di concedergli almeno 45′. Avrebbe potuto cambiarlo prima.
    dal 1′ st Locatelli 6: riporta ordine e ricostituisce la coppia affiatata con Rabiot. Altro spessore.
  • Rabiot 7,5: le due reti alzano di parecchio il voto. Senza i golo avremmo scritto delle apnee frequenti della prima parte di gara. Con i due gol diventa il salvagente di Allegri.
  • Kostic 6: parte alla grande con un assist al bacio che consente a Bremer di sbloccare il match. Poi subisce il ritorno di Zanoli, versione extralarge. Finale di gara di grande pressione e attenzione.
  • Miretti 6: chiude con un assist e una prestazione di grande intensità. Prova a essere d’aiuto a Vlahovic ma il serbo ha in primo luogo bisogno di aiutarsi da solo.
    dal 27′ st Soulé 7: è lui il fattore che rimette le cose al loro posto. La Sampdoria lo soffre tantissimo, i compagni capiscono che dai suoi piedi possono nascere grandi cose. Sfiora il gol al 47′, lo centra due minuti dopo. Da rivedere assolutamente.

    Fonte:

    Juventus-Sampdoria, Dusan Vlahovic con le mano sul viso dopo aver sbagliato il calcio di rigore

  • Vlahovic 4,5: è in loop, un loop negativo che mai in carriera gli era capitato. Non segna, è nervoso e le due cose procedono ovviamente di pari passo. Sfortunato sul rigore, sfortunato anche nel finale di gara, quando Turk e la traversa gli impediscono di esultare. Serve uno scossone e lo scossone continua a non arrivare.
  • Allenatore Allegri 5,5: il risultato gli dà ragione, la prestazione no. Succede spesso di sentire le solite critiche ad Allegri ma, stavolta più di altre volte, la responsabilità di una prima parte di gara giocata tra diverse difficoltà, è la sua. L’undici messo in campo dall’inizio non ha convinto. Fuori l’esperienza e dentro la gioventù. Troppa gioventù e troppo poca esperienza.

Le pagelle della Sampdoria

  • Turk 6: non ha colpe sulle reti bianconere e gestisce tutto il resto con ordine.
  • Amione 5,5: primi 30′ in affanno, poi acquista fiducia con il passare dei minuti e riesce anche ad abbiozzare qualche scorribanda offensiva. Dietro, però, balla anche nella ripresa.
  • Gunter 5: più di una responsabilità sui primi due gol dei bianconeri. Incerto, titubante, alterna interventi puntuali a gravi errori.
  • Nuytinck 6,5: prende per mano i compagni di reparto. Spessore diverso, ci mette fisico e tattica. Vlahovic non si accende mai.
  • Zanoli 7: superato l’impatto con lo Stadium, Zanoli cresce a dismisura con il passare dei minuti fino a prendersi di autorevolezza il controllo della fascia destra. Indemoniato, fa il bello e cattivo tempo e mette lo zampino in entrambe le reti dei blucerchiati. Tiene botta anche dopo, prova di peso.
  • Rincon 6: tanta interdizione, gli tocca il lavoro sporco ma non disdegna nemmeno l’impostazione. Condizionato da un cartellno giallo a fine primo tempo, nella ripresa gli tocca gestire l’irruenza.
  • Winks 6,5: fa il metronomo, cerca di mettere ordine e di garantire lucidità e razionalità alle giocate della Samp. Buona visione di gioco.
  • Augello 6,5: opportunista in occasione della rete del vantaggio, uomo di fatica e quantità. Il gol è un premio per la costanza in una stagione maledetta per la squadra.
  • Djuricic 6,5: gli capita un’occasione e la sfrutta. Prende coraggio dopo il gol, gioca a testa alta anche se non sempre opta per la soluzione più efficace.
  • Leris 6: si muove tanto, corre spesso a vuoto ma nella fase centrale del match garantisce ai compagni un contributo importante in fase di contenimento.
  • Gabbiadini 5,5: almeno tre occasioni da gol, la prima nitida e le altre due ghiotte. Lui fa tutto bene fino al momento del tiro, poi o calcia debolmente o in maniera imprecisa. Se fai la prima punta di una squadra in posizione di classifica disperata, sono lussi che non ti puoi permettere né concedere.
  • Allenatore Stankovic 6,5: per la reazione della squadra che non ha mollato un centimetro nemmeno quando la gara sembrava messa in archivio troppo presto dai bianconeri. Non si fanno le nozze coi fichi secchi, ogni altro discorso che porta purtroppo verso scenari tetri lo coinvolge solo relativamente. Fare il massimo con quello che ha. Stasera gli è riuscito alla grande.

La pagella dell’arbitro

Alessandro Prontera coadiuvato da Alessandro Costanzo e Matteo Passeri. Al VAR Marco Di Bello. Il quartetto è sul pezzo in tutte le decisioni più delicate e riesce a non perdere il controllo della gara neppure nei momenti più delicati, quelli immediatamente successivi al pareggio della Samp. C’è un però: più di una polemica in occasione della seconda rete di Rabiot, su cui resta il sospetto di un tocco con il braccio. A lasciare dubbi, anche la reazione dello stesso giocatore che quasi non ha esultato. Per il resto, a Prontera non tocca fare straordinari, sceglie di non spezzare il gioco e di spendere pochi cartellini.

Fonte:

Juventus-Sampdoria, la gioia dei bianconeri a risultato blindato

La classifica di serie A dopo 26 giornate

53 punti sul campo, poco importa che la classifica dica 38: per Massimiliano Allegri la Juventus è seconda in graduatoria solo al Napoli perché, mentre la Giustizia sportiva continua a fare ilo suo corso, i bianconeri non devono pensare ad altro. E se, sul versante giudiziario, i colpi di scena si susseguono senza dare modo di capire cosa possa davvero accadere in sede di decisione del Collegio di Garanzia del Coni – chiamato a decidere sul ricorso del club avverso i 15 punti di penalità inflitti per il caso plusvalenze – a Di Maria e compagni è stato chiesto di restare concentrati, sul pezzo.

L’obiettivo quarto posto resta una certezza: sarà una passeggiata nel caso in cui alla Juventus dovesse essere restituito quanto tolto; avrebbe invece il sapore di un miracolo laddove occorresse centrarlo con un gap di tale entità. A conti fatti, la classifica di serie A recita questo: Napoli capolista per distacco, irraggiungibile per chiunque a quota 68.

Inter al secondo posto provvisorio con 50 punti ma in attesa che il Milan (47 le lunghezze fin qui messe in cascina dai rossoneri) giochi il posticipo di lunedì 13 marzo contro la Salernitana. Lazio a 49, poi i rossoneri – appaiati alla Roma a 47 dopo il tonfo casalingo contro il Sassuolo – blindano per ora gli ultimi due posti utili per la conquista di un posto nella Champions League edizione 2023/24. A conti fatti, i bianconeri – che con la vittoria contro la Samp si sono portati a 38 – distano 9 punti dal miracolo.

Calendario Juventus tra serie A ed Europa League

Messa in archivio la partita contro la Sampdoria, la Juventus ha iniziato a percorrere la strada che porta dritta verso la sfida – fino a qui – più importante della stagione perché giovedì 16 marzo si vola a Friburgo per la gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, trofeo che i bianconeri non possono permettersi di perdere anzitempo e per il quale beneficiano del vantaggio di 1-0 in virtù della gara di andata.

Allo stato attuale, infatti, quella della seconda competizione europea in ordine di importanza, rappresenta l’unica possibilità del club per tenere vive le speranze di un acceso in Champions League. Solo dopo, si tornerà con la testa al campionato di serie A per una delle sfide di maggior prestigio di tutta la competizione: domenica 19 marzo, infatti, le luci di San Siro si accenderanno a festa per lo scontro diretto tra l’Inter e la Juventus.

Dopo il derby d’Italia, è la volta della pausa Nazionale: servirà per rifiatare e provare a recuperare tutti gli infortunati. Alla ripresa, aprile subito pieno con tre gare in 8 giorni, due di serie A – il 1 gara casalinga contro il Verona e l’8 delicata trasferta a Roma contro la Lazio – inframmezzate dall’ennesima partita contro l’Inter di Coppa Italia, stavolta allo Juventus Stadium.

Juventus-Sampdoria 4-2 pagelle: salvagente Rabiot, Bremer tuttocampista. Vlahovic in loop, malinconia Bonucci

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