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Pagelle Juventus-Verona: Cambiaso all'ultimo respiro. Vlahovic fuori giri, Kean stoppato solo dal Var. Allegri primo

Top e flop della partita Juventus-Verona 1-0, valevole per la 10° giornata di serie A 2023/2024: la panchina aiuta Allegri e piega il Verona. Decide Cambiaso e la Juve è prima almeno per una notte

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

La Juventus supera il Verona all’ultimo respiro e, almeno per qualche ora, si prende la testa della classifica. In attesa che Inter e Milan se la vedano nella serata di domani rispettivamente con Roma e Napoli, i bianconeri guardano tutti dall’alto in basso per la prima volta dopo oltre tre anni grazie alla rete di Cambiaso al sesto di recupero.

Nella prima frazione la Juventus arriva ben undici volte al tiro, senza però impegnare mai veramente Montipò. La giocata migliore la tira letteralmente fuori dal cilindro Moise Kean, che parte da metà campo supera di forza Folorunsho e, una volta al limite, insacca con la complicità di una deviazione di Vlahovic. Il Var, però, annulla per fuorigioco millimetrico di Kean a inizio azione. Con il passare dei minuti gli scaligeri prendono fiducia e, nel finale di frazione, arrivano a un passo dal gol con la botta mancina di Bonazzoli dall’interno dell’area neutralizzata da Szczesny.

La ripresa si apre con la seconda rete cancellata dal Var a Kean. L’attaccante bianconero avvia e chiude l’azione partendo ancora dalla mediana e insaccando di testa il cross di McKennie. Ma è tutto inutile. Il 18 si innervosisce e si prende un giallo evitabile, costringendo di fatto Allegri a toglierlo dal match. Al suo posto entra Chiesa, che ha subito due occasioni: tiro a giro dalla sinistra che Montipò smanaccia in corner, conclusione a botta sicura dal limite, con Faraoni che libera sulla linea a Montipò battuto. Al 6′ di recupero, la pressione dei bianconeri viene premiata. Ad abbattere il fortino scaligero è la zampata di Cambiaso, che insacca da due passi dopo la smanacciata di Montipò sul palo colpito da Milik.

Juventus-Verona, la chiave della partita

Il Verona accetta il ruolo di sparring partner e lo interpreta al meglio, concedendo spazio alla Juventus, ma rischiando il minimo sindacale. La zampata finale di Cambiaso vanifica tutto e lancia la Juventus al comando, mettendo pressione a Inter e Milan. La svolta e la chiave della gara è tutta qui, o meglio, nella possibilità a disposizione di Massimiliano Allegri di pescare dalla panchina, nell’ordine: Miretti, Chiesa, Cambiaso, Milik e Ylidiz. Cinque cambi che spingono i bianconeri, cambiano volto alla squadra e alla gara e la decidono.

Rivivi le emozioni della gara dell’Allianz Stadium

Juventus, che cosa ha funzionato

Oltre alla rete di Cambiaso che vale i tre punti e all’ottimo impatto di Miretti, Milik e Chiesa, la nota positiva di serata è certamente il grande stato di forma di Moise Kean, che spacca letteralmente in due la partita siglando due reti importanti e di altissimo livello, dimostrando di avere una grandissima voglia. A frenarlo, millimetri che si possono vedere solo grazie al fuorigioco semi-automatico nel primo tempo e una presa di posizione con il braccio alto su cui Faraoni non fa nulla per restare in piedi nella ripresa. Il Var annulla due volte, lui si innervosisce, prende il giallo e Allegri lo manda a sbollire negli spogliatoi.

Juventus, che cosa non ha funzionato

Troppe occasioni gettate al vento per i bianconeri di Massimiliano Allegri, che arrivano con insistenza nella zona calda del campo, ma non riescono a concretizzare. Un colpevole? Dusan Vlahovic, che si muove anche bene con tagli interessanti, ma non riesce praticamente mai a colpire la sfera messa in area dai compagni.

Le pagelle della Juventus

  • Szczesny 6,5: Al tramonto del primo tempo, si abbassa in una frazione di secondo per deviare la conclusione velenosa di Bonazzoli sul primo palo e salva il risultato. Un solo brivido, ma grande risposta.
  • Gatti 6,5: Difende e si concede anche qualche sgroppata in avanti, lotta con Bonazzoli e Djuric e prova anche calciare in porta. È lui a pescare Milik in area nell’occasione che porta al gol di Cambiaso.
  • Bremer 6: Prova senza grandissime preoccupazioni. Tiene botta quando la pressione si alza, ma non si va praticamente mai oltre l’ordinaria amministrazione.
  • Rugani 6: Soffre la fisicità di Djuric, che lo costringe a spendere un giallo ingenuo a metà campo, ma gli attaccanti del Verona non lo fanno tremare praticamente mai. (Dall’86’ Yildiz sv)
  • Weah 5,5: Un tempo di sacrificio e pochissima corsa. Nella sua zona, il Verona si chiude sempre bene e costruisce le azioni più importanti del suo primo tempo. Allegri lo lascia negli spogliatoi. (Dal 46′ Miretti 6: Buon ingresso, aggiunge inserimenti e qualità alla mediana bianconera).
  • McKennie 6,5: Parte da mezz’ala, finisce da esterno al posto di Weah. Ci mette abnegazione e voglia, creando anche le occasioni più pericolose della ripresa, con l’assist per Kean sul gol annullato e il cross basso che Vlahovic non riesce a trasformare in rete.
  • Locatelli 6,5: Faro della mediana bianconera, non si tira mai indietro e sbaglia pochissimo, prendendo sempre la decisione giusta, senza strafare, ma con intelligenza superiore.
  • Rabiot 5,5: Primo tempo sornione, suona la carica a inizio ripresa con una botta in diagonale che costringe agli straordinari Montipò, poi, torna a limitarsi al compitino.
  • Kostic 6,5: Dal suo sinistro tornano finalmente a piovere palloni interessanti per i compagni in area. (Dal 61′ Cambiaso 6,5: Pochissime occasioni per mettersi in mostra, ).
  • Kean 6,5: È in serata e si vede a ogni giocata: strappi, dribbling, conclusioni, incornate, esibisce il repertorio completo. Mette a segno due reti, ma il VAR li cancella, per fuorigioco millimetrico, il primo, per un fallo su Faraoni, il secondo. Si innervosisce, prende il giallo e Allegri lo cambia. (Dal 61′ Chiesa 6,5: Primo pallone e subito destro a giro a scaldare i guantoni di Montipò. Palla leggermente centrale, ma impatto importante per lui. Faraoni gli nega il vantaggio salvando sulla linea il tentativo a botta sicura).
  • Vlahovic 5: Gli arrivano diverse buone palle in area, ma manca puntualmente l’impatto con la sfera, finendo per disinnescarsi da solo. (Dall’81’ Milik 6,5: Libera Yldiz a tu per tu con Montipò grazie a una splendida intuizione al limite. È decisivo salendo in cielo sul cross di Gatti. Il suo colpo di testa finisce sul palo, ma sulla ribattuta di Montipò, Cambiaso non sbaglia).

Top e flop Verona

  • Terracciano 6,5: Prova importante, che lo vede interpretare bene il ruolo, difendendo con ordine e precisione. Esce dal campo e pochi secondi dopo la Juve passa. Sarà un caso sfortunato, forse, ma non potremo mai saperlo.
  • Djuric 5: Si vede soprattutto nella seconda metà della prima frazione, andando a fare a sportellate con i difensori della Juventus. Ci mette il fisico, ma riesce solo in sporadiche occasioni a far salire la squadra, ancora meno a rendersi pericoloso. Un faro… spento.

Juventus-Verona: il tabellino del match

Juventus-Verona 1-0

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani (86′ Yildiz); Weah (46′ Miretti), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (61′ Cambiaso); Kean (61′ Chiesa), Vlahovic (81′ Milik). A disp.: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Nicolussi Caviglia, Nonge, Iling-Junior. All.: Allegri.

VERONA (3-4-1-2): Montipò; Faraoni (72′ Tchatchoua), Magnani, Dawidowicz; Terracciano (95′ Coppola), Hongla (72′ Suslov), Folorunsho, Doig (72′ Lazovic); Duda; Bonazzoli (83′ Serdar), Djuric. A disp.: Berardi, Perilli, Amione, Cruz, Joselito, Saponara, Ngonge, Charlys, Mboula. All.: Baroni.

Arbitro: Feliciani di Teramo

Marcatori: 96′ Cambiaso (J)

Note: ammoniti: Djuric (V), Rugani (J), Kean (J), Cambiaso (J)

Al termine della gara scoppiano i casi Gatti e Faraoni

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