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Juventus, Vlahovic rinato: gol con la Serbia e con Tudor cambia tutto, ecco perché

L'esonero di Thiago Motta 'fa bene' a Vlahovic che torna a segnare con la sua nazionale. Il serbo tornerà ad avere un ruolo centrale con Tudor

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Nel giorno dell’esonero di Thiago Motta, Vlahovic si scatena. E consente alla Serbia di battere l’Austria e volare in Lega A di Nations League. Proprio l’ex Fiorentina si candida a essere uno dei punti fermi della nuova Juventus di Tudor, che stravede per il centravanti finito ai margini dopo l’arrivo di Kolo Muani.

Juventus, per un Motta che va un Vlahovic che segna

Un segno del destino, chissà. Fatto sta che Vlahovic si è sbloccato con la sua nazionale proprio quando il club bianconero ha deciso di silurare Motta per (ri)aprire le porte della Continassa a Igor Tudor. Nel ritorno dello spareggio tra Serbia e Austria Dusan ha scritto la parola fine sulla partita segnando il gol del 2-0 al 90′.

Non solo: era andato a bersaglio anche al 74′, ma la sua rete è stata poi annullata per fuorigioco. Stojokovic, che pure non aveva risparmiato critiche all’indirizzo di Motta, esulta per la promozione in Lega A e un sorriso lo avrà strappato pure al successore dell’italo-brasiliano, che punta sulle qualità del 25enne di Belgrado per centrare il quarto posto Champions.

Da emarginato a titolare: Dusan torna centrale con Tudor

I numeri di Vlahovic con la Juventus dal 18 gennaio in poi sono sconcertanti. Complice l’arrivo di Kolo Muani dal Psg, il serbo è stato schierato titolare da Motta solamente in tre circostanze. Se in sette partite è subentrato nei minuti finali, in tre occasioni neppure s’è alzato dalla panchina. Come nel caso della disfatta di Firenze, dove i bianconeri erano sotto di tre reti dopo meno di un’ora gioco. Inutile girarci intorno: con il tecnico ex Bologna era esplosa ‘la grande freddezza’.

Lo scenario cambierà con Tudor, che, invece, nutre profonda stima nei suoi confronti. E non si esclude un attacco a due punte con Kolo Muani, specie in caso di 3-4-1-2. Ciò che per Motta era impossibile, per il croato, reduce da ottimi risultati con Verona, Olympique Marsiglia e Lazio, è invece possibile.

Che cosa pensa il nuovo allenatore di Vlahovic

Bisogna riavvolgere il nastro al 2022, quando Tudor, che prese il posto di Di Francesco, divertiva e convinceva al timone del Verona. Interpellato sul confronto tra Osimhen e Vlahovic, il tecnico dimostrò di avere le idee piuttosto chiare in merito. “Secondo me non è Osimhen l’attaccante più bravo della Serie A. Certo, è forte ma penso che lo sia di più Vlahovic”.

Un attestato di stima che si tradurrà in fiducia nella nuova (difficile) avventura da condividere alla Continassa in questo ultimo scorcio di stagione. Non sembrano esserci dubbi: tanto in caso di 3-4-1-2 quanto in caso di 3-4-2-1 per Dusan ci sarà nuovamente spazio.

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