Chi è la squadra campione d’inverno della nostra speciale classifica senza errori arbitrali? Rullo di tamburi e fuochi d’artificio: c’è l’Inter davanti a tutti. Al giro di boa sono proprio i nerazzurri di Conte i primi nella graduatoria depurata da topiche e sviste (in calce trovate il regolamento), saldamente al comando nonostante le polemiche legate al match con l’Atalanta, in cui Lautaro e soci sono finiti nell’occhio del ciclone. Alle loro spalle la Juventus, quindi la Lazio. Insomma, quasi come il campionato vero. La squadra più penalizzata nella prima parte di stagione? Il derelitto Napoli, guidato prima da Ancelotti e oggi da Gattuso. I partenopei sono primi anche nella classifica dei pali e delle traverse, a conferma di un’annata decisamente storta.
Luci spente a San Siro – Polemiche e veleni a Milano nell’anticipo tra Inter e Atalanta. A scatenare sospetti è la mancata concessione, da parte di Rocchi e del Var Irrati, di un calcio di rigore agli orobici per un plateale placcaggio di Lautaro ai danni di Toloi al minuto 39: l’arbitro Marelli, sul suo blog, accenna anche a un rosso mancato per l’attaccante argentino. Spinta di Zapata su Lautaro prima del contatto? Macché: Zapata spinge proprio il compagno Toloi. Dubbio anche il rigore poi concesso ai bergamaschi, per un contatto veniale Bastoni-Malinovskyi: a mettere pace ci pensa Muriel, che si fa ipnotizzare da Handanovic. Se si considera tutto il match, in ogni caso, si può considerare l’Atalanta penalizzata: l‘Inter a questo giro ha guadagnato un punto.
Le altre partite – Polemiche meno vibranti nelle altre partite. Qualche timida lamentela del Napoli per il gol di Immobile, ma Orsato vede bene: l’attaccante interviene in modo regolare su Ospina, prima che Di Lorenzo completi la frittata. Protesta anche il Bologna per un presunto tocco di mano in area di Ola Aina al 19′: anche in questo caso la decisione dell’arbitro (Piccinini) è corretta, dal momento che sul tocco di Palacio il giocatore granata interviene di spalla. Ingiustificate anche le proteste della Roma contro la Juventus: Guida vede bene sul tocco di mano di Rabiot nel secondo tempo (braccio aderente al corpo). Giusta anche la decisione di concedere rigore ai giallorossi qualche minuto dopo – previo consulto Var – per l’evidente fallo di mano di Alex Sandro.
La classifica senza errori arbitrali – Ecco, dunque, la classifica dopo 19 turni, a fine girone d’andata, al netto degli errori arbitrali: Inter 47; Juventus 42; Lazio 38; Atalanta 37; Roma 35; Napoli 32; Torino 29; Parma 28; Bologna, Verona 26; Cagliari 25; Milan, Fiorentina 23; Udinese 21; Sassuolo 20; Lecce, Sampdoria 19; Brescia 12; Spal 10; Genoa 9.
La classifica reale – Ed ecco invece la graduatoria “vera”, quella con i punti conquistati sul campo (e con gli errori arbitrali). Tra parentesi sono segnati proprio i punti in più o in meno accumulati da ciascuna squadra: Juventus 48 (+6); Inter 46 (-1); Lazio 42 (+4); Atalanta 35 (-2), Roma 35; Cagliari 29 (+4); Parma 28; Torino 27 (-2); Verona 25 (-1), Milan 25 (+2); Napoli 24 (-8), Udinese 24 (+3); Bologna 23 (-3); Fiorentina 21 (-2); Sassuolo 19 (-1), Sampdoria 19; Lecce 15 (-4); Brescia 14 (+2), Genoa 14 (+5); Spal 12 (+2).
IL REGOLAMENTO – Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc.