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La classifica senza errori arbitrali: quartultima giornata

Due le gare falsate nel turno, Parma-Napoli e Lazio-Cagliari: tre le squadre in lotta per il titolo, sfida appassionante tra Inter, Atalanta e Juve.

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Si fa appassionante la lotta per il titolo del campionato depurato da topiche e sviste dei direttori di gara. L’avvincente “triello” tra Inter, Atalanta e Juventus continua, con le tre squadre raccolte in un fazzoletto di tre punti. Si lotta anche per il quarto posto, col Napoli che – complici gli errori di Giua a Parma – mantiene un vantaggio rassicurante sulla Lazio, mentre in coda il Brescia raggiunge aritmeticamente la Spal in serie B anche nel nostro campionato parallelo.

Trentacinquesima giornata, la prima partita falsata

Due i match condizionati dalle incertezze dei fischietti, quello di Parma e quello di Roma. Da dimenticare (e non è la prima volta) la direzione di Giua al Tardini: del resto l’arbitro di Olbia rischia seriamente il declassamento a fine stagione. Non lo aiuteranno a riscattarsi i rigori francamente sconcertanti concessi all’una e all’altra squadra. Sul primo per il Parma è davvero impercettibile lo sfioramento di Rui su Grassi, che frana a terra. Dubbi anche sul penalty dato al Napoli, con Grassi che intercetta col braccio un tiro di Fabian. Inesistente quello dato agli emiliani allo scadere: Kulusevski è già in caduta quando Koulibaly lo tocca leggermente da dietro. Insomma, Parma-Napoli doveva finire 0-0.

Altra gara condizionata: quella dell’Olimpico

Dubbi e polemiche anche in Lazio-Cagliari, con Zenga scatenato al termine della partita. L’arbitro Piccinini non concede calcio di rigore ai sardi al 38′, quando su punizione battuta da Rog, Milinkovic-Savic devia il pallone in area col braccio aperto. Dopo un silent check col Var, il direttore di gara opta per la regolarità dell’intervento anche se ormai la prassi in serie A è quella di assegnare il penalty in queste circostanze. Manca un gol per i rossoblu, che a fine partita avrebbe portato al 2-2.

Polemiche arbitrali: le altre gare del 35mo turno

Poche discussioni nelle altre partite di giornata. In Inter-Fiorentina i nerazzurri protestano per un contatto in area viola tra Barella e Castrovilli, con i due che si allacciano per cercare la posizione migliore: Giacomelli lascia correre e fa bene. Impeccabile pure la direzione di Guida del delicatissimo derby tra Sampdoria e Genoa. Giusta l’assegnazione della massima punizione ai Grifoni al 20′ quando Colley centra la caviglia di Pandev. In Udinese-Juventus doppio rigore chiesto dai friulani nella stessa azione, al 35′: Ramsey interviene su De Paul che si lascia cadere, Nestorovski va al tiro e centra il braccio destro di De Ligt (ancora lui). Irrati lascia proseguire, soprattutto il tocco dell’olandese lascia qualche dubbio, ma alla fine la Juve perderà lo stesso e le polemiche si smorzeranno.

La classifica senza errori arbitrali

Questa la classifica al netto di sviste e svarioni dei fischietti: Inter 77; Atalanta 76; Juventus 74; Napoli 66; Lazio 62; Roma 57; Milan 55; Sassuolo 51; Fiorentina 48; Verona 47; Parma 45; Bologna 44; Torino, Sampdoria, Cagliari 40; Udinese 36; Lecce 34; Genoa 30; Brescia 22; Spal 16.

La classifica reale

Ed ecco invece la graduatoria “vera”, quella con i punti conquistati sul campo (e con gli errori arbitrali). Tra parentesi sono segnati proprio i punti in più o in meno accumulati da ciascuna squadra: Juventus 80 (+6); Atalanta 74 (-2); Inter 73 (-4); Lazio 72 (+10); Roma 61 (+4); Milan 59 (+4); Napoli 56 (-10); Sassuolo 48 (-3); Verona 46 (-1); Fiorentina 43 (-5), Parma 43 (-2), Bologna 43 (-1); Cagliari 42 (+2); Sampdoria 41 (+1); Udinese 39 (+3); Torino 38 (-2); Genoa 36 (+6); Lecce 32 (-2); Brescia 24 (+2); Spal 19 (+3).

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

La classifica senza errori arbitrali: quartultima giornata Fonte: Ansa

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