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La Juve ferma due tifosi per cori razzisti, ma sul web intanto è bufera

Prime contromisure dopo i fatti di Juve-Inter: il club bianconero segnala alla Digos due responsabili dei cori razzisti. Ma sul web monta la polemica sul comportamento del Giudice Sportivo

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

L’onda lunga dei fattacci di Juventus-Inter continua a propagarsi tra polemiche, dibattiti e prime vie di fatto. In quest’ultimo caso parliamo dell’individuazione di due tifosi bianconeri responsabili dei cori razzisti che hanno contribuito a rendere poco edificante il finale della partita valida per l’andata di semifinale di Coppa Italia.

Segnalati alla Digos due tifosi responsabili dei cori razzisti

Partiamo anzitutto dal rintracciamento degli autori degli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku, reo di aver voluto zittire la curva avversaria dello Stadium dopo la trasformazione di un rigore a seguito degli anacronistici ululati a lui indirizzati. A quanto risulta da ciò che trapela dai media, la Juve ha individuato due persone, un minorenne ed un maggiorenne, segnalandoli alla Digos. Il primo, ai sensi del Codice di Gradimento del club, sarà bandito dallo Stadium per il prossimo decennio, mentre il secondo direttamente a vita.

E mentre la società valuta comunque il ricorso avverso alla chiusura del primo anello della Tribuna Sud e le tre giornate di squalifica inflitte a Cuadrado dal Giudice Sportivo, sono proprio le decisioni di quest’ultimo a far sobbollire la piazza social, particolarmente juventina ça va sans dire.

La polemica social: “La Juve ha collaborato, perché stangarla?”

Secondo infatti l’utente ColpoGobbo, “esiste razzismo di Serie A e di Serie B. Non lo dico io, bensì il giudice sportivo. La vicenda Lukaku ha avuto rilevanza mediatica e la soluzione è stata diversa. La Roma si è salvata per Mou che blocca i cori. Quindi non è la causa a decidere la sanzione, ma la rilevanza mediatica che si da al fatto”. E ancora, un altro commentatore twitta: “La Juve individua due autori dei cori razzisti su Lukaku e li bandisce a vita dallo stadio, collabora attivamente, ma il Giudice Sportivo chiude per una giornata (Juve-Napoli) la curva Sud dello Stadium di Torino. Comprendo la frustrazione dei tifosi bianconeri”.

Sorvoliamo ovviamente sui commenti che tracimano sul complottismo spinto, e basiamoci sulle critiche costruttive. Altro tweet, piuttosto argomentato: “Il razzismo è tema serio e delicato che va combattuto sempre a prescindere dalle maglie e dal tifo. Il giudice sportivo e gli ispettori hanno chiuso orecchie e occhi nelle ultime settimane e quando non lo hanno fatto son state commissionate multe e 1 giornata con sospensiva. Oggi viene chiusa la curva della Juve (la società più attiva nel combattere questo scempio) ma attenzione perché così è accanimento o razzismo al contrario. La linea deve essere uguale per tutti altrimenti siamo oltre la fine. No al razzismo. Ma sempre”.

I tifosi juventini adombrano il sospetto di due pesi e due misure

Si parla insomma sul web, e in particolare nella piazza juventina già alquanto stressata dagli eventi degli ultimi mesi, di due pesi e due misure, riferendosi in particolare alle decisioni del Giudice Sportivo sulla curva nord della Lazio (chiusura per cori antisemiti con pena sospesa per via della collaborazione della società) e della Roma (solo una multa dopo gli insulti piovuti dalla Sud all’indirizzo di Stankovic, grazie alla mediazione di Mourinho) . “Inaccettabile che il giudice sportivo non abbia tenuto conto della collaborazione immediata della Juventus”, ribadisce un altro commentatore.

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