Un nuovo Cristiano Ronaldo a Euro 2020? A giudicare dal bottino di tre reti in due partite, verrebbe da dire di no. Quella del goal, per il calciatore del Portogallo e della Juventus, è un’abitudine che ormai non fa neanche più notizia.
Il fenomeno lusitano ha colpito in entrambi gli appuntamenti che sino ad ora lo hanno visto impegnato con la nazionale campione d’Europa in carica: doppietta nel finale contro l’Ungheria, ad arrotondare il 3-0 finale, e il tap-in illusorio che ha griffato il provvisorio vantaggio contro la Germania, prima dell’inesorabile rimonta tedesca.
Ali Daei, recordman di tutti i tempi con i suoi 109 goal con la maglia dell’Iran, è ormai a tiro di aggancio e perchè no anche di sorpasso. CR7 dopo aver toccato quota 107 centri in maglia lusitana è davvero ad un passo dal primato realizzativo con la casacca del proprio paese.
E se macinare goal e record, rappresentano appunto la routine, qualche sprazzo di novità la si può scorgere nella collocazione tattica che il Ct portoghese Fernando Santos gli ha riservato in queste prime due uscite, ossia quella da ‘numero 9’.
Sempre nel tridente ma come riferimento centrale, da dominatore dell’area di rigore. Non più come braccetto di sinistra che ama partire largo prima di convergere verso il centro ma direttamente nel cuore delle difese avversarie.
Vuoi la mancanza di alternative – in quel ruolo specifico – all’interno della rosa portoghese, vuoi una carta d’identità che a febbraio reciterà anni 37. Una soluzione che potrebbe giovare anche alla Juventus, sempre che il cinque volte pallone d’oro decida di onorare il suo ultimo anno di contratto all’ombra della Mole.
Un’idea integrante che potrebbe stuzzicare Massimiliano Allegri. Affidare a Ronaldo i panni della prima punta a mò di inversione di rotta rispetto a quanto si è visto nella carriera dell’ex Manchester United e Real Madrid che, a onore del vero, questo ruolo non lo ha mai digerito del tutto in tutte le sue precedenti esperienze.
Eppure i margini per un cambio di pensiero ci sarebbero tutti: l’ingresso nel segmento finale della sua carriera e il dirottamento in un ruolo meno “dispendioso” potrebbero giovare in tal senso consentendo a Cristiano Ronaldo, quantomeno in termini di longevità e brillantezza. Non in termini di goal, quelli non sono mai stati un problema a giudicare dai numeri.