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Le Aquile tornano a volare: come sarà il ritorno in Serie B del Catanzaro

Il Catanzaro torna in Serie BKT con la voglia di essere protagonidopo un'attesa durata 17 anni

Pubblicato:

Matteo Occhiuto

Matteo Occhiuto

Giornalista e telecronista

Le Aquile tornano a volare: come sarà il ritorno in Serie B del Catanzaro Fonte: Profilo Facebook Catanzaro

Diciassette anni di attesa. Tanti ce ne sono voluti affinché le Aquile della Calabria tornassero a svettare sui campi della Serie B.

Alla fine, però, il Catanzaro ce l’ha fatta: il campionato di Lega Pro stravinto ha restituito ai giallorossi il pass per la cadetteria, culminando con una cavalcata praticamente trionfale anni di delusioni, spesso cocenti, ai playoff e tanti soldi investiti da parte della proprietà.

Una rinascita che ha molti nomi e cognomi: dal Presidente Floriano Noto a mister Vincenzo Vivarini, passando per il bomber homemade Pietro Iemmello. Sono rimasti tutti a Catanzaro e sono, chiaramente, tutti pronti per vivere il ritorno in Serie BKT.

La vittoria della Lega Pro

Dall’Albinoleffe al Padova. Negli ultimi anni tanti, troppi, erano stati i fallimenti sportivi, molti dei quali immeritati e inaspettati.

I playoff per il Catanzaro erano diventati una sorta di maledizione a cui i calabresi venivano costretti, con Reggina, Ternana e Bari a dominare campionati in cui i giallorossi erano partiti con grandi ambizioni.

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Bastano pochi click

La svolta si matura proprio nella notte dell’Euganeo, nel finale della stagione 2021-22. Il ko contro il Padova paradossalmente cementa il gruppo di Vivarini, che viene confermato insieme all’ossatura della squadra.

La serata nera che porta all’eliminazione in semifinale dalla post-season 2021-2022 diventa il trampolino di lancio perfetto per costruire il gruppo e gli uomini che azzanneranno il campionato successivo.

Il duello con il Crotone entusiasma il girone C di Lega Pro soprattutto nella prima metà di stagione, prima che il Catanzaro prenda il largo con vittorie pesanti e record che vengono divorati partita dopo partita.

La promozione arriva già a marzo, nel pomeriggio dell’Arechi: 10mila tifosi giallorossi invadono Salerno, la Gelbison viene battuta 2-0 e la festa, con 5 turni di anticipo, può finalmente partire ed è debordante.

Il resto è storia: il Catanzaro chiuderà il campionato con 96 punti stabilendo un primato assoluto, battendo quello del Sudtirol 2021-22 e della Ternana 2020-21 (che si erano fermate a 90).

Per i giallorossi c’è anche il maggior numero di vittorie totali in un campionato di Serie C (30) e sgretolato il primato di gol segnati, messo a referto ancora dalla Ternana 20/21 (95).

Una vittoria e tanti record che hanno portato ad una promozione inseguita con tanti investimenti, circa 12 milioni di euro, negli ultimi anni grazie alla voglia della proprietà di regalare alla piazza un palcoscenico importante ricordando gli storici anni, tra gli altri, del Catanzaro di Palanca e Mauro.

Vincenzo Vivarini, lallenatore della rinascita

Nulla di tutto ciò, probabilmente, sarebbe stato possibile senza il condottiero Vincenzo Vivarini.

Arrivato nel novembre del 2021, dopo l’eliminazione ai playoff subita a Padova resta saldo in sella alla panchina e la scelta della società paga.

Con lui al timone il progetto, avviato l’anno prima, si sublima nella stagione 2022-23. Il Catanzaro diverte e si diverte, con i suoi leader tecnici completamente assorbiti nell’idea di calcio dell’allenatore abruzzese.

Lo stesso allenatore che nel 2017, quando allenava l’Empoli in Serie B, ricevette una chiamata da José Muorinho, allora allenatore del Manchester United.

Il tecnico portoghese chiamò Vivarini per complimentarsi con lui e dirgli un “Ti seguo” che risultò come un’investitura da parte di uno dei migliori allenatori del XXI secolo.

Un messaggio che rimbomba nella testa dell’attuale tecnico del Catanzaro: le aquile sono uno spettacolo per gli occhi, con un calcio offensivo e vincente e un Vivarini che guida quella che è a tutti gli effetti una macchina perfetta che arriva al traguardo conquistando la tanto agognata promozione.

In estate, dopo alcuni settimane di trattativa, è arrivato il tanto atteso rinnovo di contratto, che lo legherà alla panchina delle aquile fino al 2025: sarà lui l’allenatore in Serie B, da cui mancava dall’esperienza con la Virtus Entella chiusa ad aprile 2021.

Il bomber homemade: Pietro Iemmello

Se Vivarini è stato e sarà il volto in panchina, senza dubbio Pietro Iemmello è stato, è e sarà il leader in campo. Lui, che a Catanzaro ci è nato e cresciuto calcisticamente, è tornato per ritrovarsi e far ritrovare alle aquile il grande calcio.

Una missione riuscita alla grande: i 29 i gol messi a segno nel 2022-23 lo hanno iscritto nella storia della Serie C come miglior realizzatore di sempre in una singola stagione.

Nell’anno del ritorno in Serie B, Catanzaro adesso si aggrappa ancora una volta ai suoi gol, alle sue giocate, alla sua attitudine da capitano. Lui, un capopopolo, cresciuto con questi colori addosso e con il poster di Giorgio Corona in camera.

Adesso, come ha raccontato al culmine della vittoria del torneo scorso, i poster sono quasi tutti dedicati a lui.

I colpi di calciomercato

Molto interessante è stato, fin qui, il calciomercato delle aquile. Come auspicato dallo stesso Vivarini, le conferme dei big sono state imprescindibili: da Vandeputte a Brighenti, passando per Andrea Ghion, nuovamente in giallorosso dopo il secondo prestito concesso dal Sassuolo.

Il colpo dell’estate è stato, senza dubbio, Alfredo Donnarumma. L’ex bomber della Ternana è sbarcato in Calabria pronto per formare una grande coppia con Iemmello nel 4-4-2 dei calabresi.

L’obiettivo, per lui, sarà anche quello di rilanciarsi dopo un paio di stagioni in chiaroscuro in Umbria e Catanzaro sembra il posto perfetto per riaccendere la sua love story con il gol.

Senza dimenticare, infine, alcuni dei giovani giunti alla corte di Vivarini: dall’Inter è arrivato Pompetti, dal Sassuolo D’Andrea, dal Cagliari Veroli e dal Napoli Ambrosino. Quattro nomi da monitorare che potrebbero diventare delle interessantissime sorprese in casa giallorossa.

Dove giocherà il Catanzaro in Serie B

Dopo l’iniziale timore di dover traslocare a Lecce, il Catanzaro è praticamente certo di giocare le gare casalinghe allo stadio Ceravolo sin dal principio della stagione.

L’impianto è stato oggetto di corposi restyling durante l’estate, per permetterne la messa a norma: dal rifacimento completo del manto erboso all’istallazione di un nuovo sistema di illuminazione di ultima generazione.

Tutto è compiuto e, salvo clamorosi colpi di scena, il 27 agosto le aquile giocheranno la prima partita interna stagionale fra le mura amiche, anche grazie alla celerità dei lavori di ammodernamento.

Cosa aspettarsi dal ritorno in B del Catanzaro

La conferma del blocco dei giocatori della promozione regala a Vivarini una continuità importante, soprattutto perché molti di loro hanno già giocato la Serie B. Iemmello e Brighenti su tutti, ma anche Fulignati, Vandeputte e Brignola.

L’aggiunta di un lusso per la categoria come Donnarumma può far fare alle aquile un salto di qualità ulteriore. Difficile ipotizzare che il Catanzaro possa giocare per vincere il campionato, ma le premesse di partenza e la scia di entusiasmo in cui vive l’ambiente potrebbero far lievitare l’asticella dell’ambizione, nel tentativo di arrampicarsi fino ai primi otto posti della classifica.

Del resto, quasi tutte le squadre promosse dal girone C negli ultimi anni hanno condotto tornei di vertice già da neopromosse. Basti pensare al Bari che, lo scorso anno, con alcuni tasselli ben inseriti è arrivato a un soffio dalla Serie A.

Catanzaro spera, legittimamente, una parabola simile, sognando il ritorno a questi fasti incredibili degli anni ’80, dove la Calabria conobbe il primo massimo campionato della storia grazie proprio alle indimenticabili aquile giallorosse.

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