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Lucio Corsi: da Valentino Rossi a Simoncelli, la rivelazione di Sanremo e la passione per la MotoGP

Uno dei talenti emerso al Festival di Sanremo 2025 è sicuramente Lucio Corsi. In pochi sanno della grande passione del cantautore toscano per la MotoGP. Fan di Valentino Rossi e Marco Simoncelli non si perde un week end di gara

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il duetto surreale con Topo Gigio è stato uno degli apici ma anche uno dei momenti più emozionanti nella serata delle cover. Ha stupito ancora Lucio Corsi, la rivelazione del Festival di Sanremo 2025. Capace di riportare i fasti del cantautorato italiano sul palco dell’Ariston con una voce, una presenza scenica ma al tempo stesso discreta che non sono passati inosservati. Pochi sanno che Lucio ha una smisurata per le moto, per la MotoGP e il Motomondiale. Valentino Rossi e il compianto Marco Simoncelli i suoi idoli. A Sanremo un solo cruccio: “Non aver potuto seguire i test della classe regina al Buriram”.

Chi è Lucio Corsi: cantante triste, da Verdone a Sanremo 2025

Lucio Corsi nasce a Grosseto nel 1993. A dispetto della vetrina sanremese che lo ha fatto diventare “famoso” al grande pubblico generalista, Lucio è già un “nome” per la musica italiana. Dal 2015 ha cominciato a pubblicare i suoi primi lavori mescolando diverse influenze tra il rock progressivo, il cantautorato e testi poetici. Viene accostato ad artisti come David Bowie e Renato Zero.

Nel corso della sua carriera, per il singolo, “Tu sei il mattino”, realizza un videoclip con la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone. Che ricambia portandolo all’interno della terza stagione della serie televisiva ‘Vita da Carlo‘. Dove guarda caso Verdone viene scelto per fare il presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo e in cerca di nuove voci da portare all’Ariston si imbatte in questo nuovo talento musicale.

Una previsione che si è rivelata azzeccata. A portarlo sul palco dell’Ariston è stato Carlo Conti. Corsi si è subito imposto proprio per il suo modo di essere, introverso ed intenso al tempo stesso. Sul suo brano in gara al Festival, “Volevo essere un duro” ha spiegato: “È una ballata, la forma di canzone a cui sono più legato: mi consente di utilizzare parole in comodità, considerando la ricchezza della nostra bella lingua italiana”. E poi nella serata delle cover il duetto con Topo Gigio sulle note di “Nel blu dipinto di blu”, momento intenso quando surreale.. In attesa, chissà, di stupire tutti in finale. Tra i più apprezzati al momento.

Lucio Corsi e la passione per la MotoGP

Oltre la musica, Lucio Corsi ha una grande passione. Quella per le moto ed in particolare per il Motomondiale, la Superbike e la MotoGP: non si perde un turno di qualifica, fa le nottate sveglio come i veri malati di moto. E se è in tour sposta tutto su tablet e da lì segue i week end di gara.

“Sono appassionato di Motomondiale, l’unico sport che seguo – ha detto in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni – Al di fuori della musica di cui sono intrippato, è una cosa che m’ispira, mi piace perché la velocità ha lo stesso elemento della musica: l’aria. La velocità vive nell’aria, attraverso l’aria, la taglia. Allo stesso modo la musica non ha corpo e vive nell’aria. Forse questa affinità è ciò che mi fa amare questo tipo di disciplina che trovo in qualche modo poetica. Poi è una lotta contro il tempo ed anche il tempo nella musica è un elemento fondamentale, importante. I piloti lottano contro il tempo perciò li ammiro: è difficile lottare contro il tempo”.

Il rimpianto di Corsi: “Non ho visto i test MotoGP”

L’altro giorno in un collegamento con RadioDeejay, Linus sapendo di questa passione di Corsi per la MotoGP gli ha detto in apertura: Hanno chiuso davanti a tutti i due fratelli Marquez”. Lucio ha sorriso e poi sottolineato: “Sono in crisi perché in questa frenesia e in questi impegni del Festival non ho avuto un momento per guardare i test”.

Quando ha dormito in auto per vedere Valentino Rossi

Dalle colonne del Tirreno, un grande amico di Lucio Corsi, Giulio Bardi ha raccontato di quanto insieme sono andati a vedere la MotoGP al Mugello e la passione del cantante per Valentino Rossi: «Entrambi siamo appassionati di MotoGp. Lucio è un grande ammiratore di Vale. Allora – spiega Bardi – avevamo deciso di andare a vedere una gara. Alla fine siamo stati costretti a dormire in macchina quella notte: abbiamo girato per tutta Firenze senza trovare una stanza libera. “Ah, come si sta bene a casa” è la frase che dicevamo sempre per scherzare, soprattutto Lucio, sempre in viaggio. Quando ci spostavamo era un modo per ridere».

Il quiz con le telecronache di Guido Meda, Corsi le sa tutte!

In un’altra sua partecipazione radiofonica, A RadioFreccia, Lucio Corsi è stato invitato dal conduttore Mattia Campese a fare un gioco, un quiz. In cuffia venivano sparate a palla le telecronache di alcune gare della MotoGP con la voce di Guido Meda e Lucio doveva indovinare quale fosse il GP in questione. Beh, incredibile ma vero, come in un quiz di Mike Bongiorno, Corsi le ha indovinate tutte. Si trattava di vittorie iconiche di Valentino Rossi: Motegi 2017, Barcellona 2009 e Assen 2013.

“Ste cose mi hanno cresciuto, mi hanno emozionato. Le guardavo, ero lì con mio padre impazzito sul divano” ha detto Corsi nelle parole riprese da Mowmag. Che poi si lascia andare al ricordo del compianto Sic: “Per me il casco più bello degli ultimi anni è stato quello del Sic, perché aveva quella semplicità degli anni settanta, un colore (bianco) e due linee (rosse). Era riconoscibile, era proprio lui”.

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