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Lukaku al Napoli e Osimhen al Chelsea: trattativa a oltranza e gioco delle parti. Chi piange fotte chi ride

Si tratta a oltranza per chiudere il più in fretta possibile l'accordo bilaterale per portare Lukaku a Napoli e Osimhen a Londra ma circola ottimismo

Pubblicato:

Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto

Lukaku al Napoli e Osimhen al Chelsea: la tarantella arriva verso l’epilogo. Conte vuole il belga e Maresca chiama il nigeriano. Si tratta a oltranza. E allora che manca per un paio di sì a porre fine all’ennesima telenovela estiva che ruota intorno a Lukaku? C’è che il Napoli vuole fare cass più che può e che il Chelsea intende tirare fuori meno sterline possibili.

Le ultime notizie riportano di un interesse del club di De Laurentiis per Cesare Casadei mentre i Blues cercano di limitare i danni economici e ridurre il più possibile la quota in denaro da versare al Napoli. È finita che il Chelsea s’è rifatto la bocca giorno dopo giorno: che Romelu Lukaku si sia promesso ad Antonio Conte e, per proprietà transitiva, al Napoli lo sanno pure quelli che al calcio non danno alcun credito.

Lo spiraglio del Chelsea per arrivare a Osimhen

La novità che si è ritagliata spazio con il passare delle ore, piuttosto, è che i Blues abbiano visto uno spiraglio per mettere le mani sul cartellino di Victor Osimhen e stiano provando a trovare la via di uscita. I londinesi hanno in mano una pepita: quel “Romelu a tutti i costi” comandato da Conte è l’assist che non ti aspetti per fare quadrato e infilarsi nella corsa al nigeriano.

Che, diciamolo chiaramente, non è che abbia chissà quali alternative ghiotte: c’è di sfondo l’Arabia ma per Victor è francamente troppo presto per dire sì ai sauditi. C’è la soap che lo vuole promesso sposo del Paris Saint Germain ma, al netto della promessa di matrimonio, le nozze ancora non sono arrivate.

Cosa dice la clausola

Questione di strategia, certo: i francesi puntano a portarlo via a un prezzo inferiore rispetto alla clausola di 130 milioni e restano immobili, fanno passare i giorni e sperano in un’alleanza col tempo.

Tradotto: provano a sfruttare l’avvicinamento alle alle ultime ore del mercato per abbassare il costo del cartellino. Anche qui, però: franchezza per franchezza, non è che i francesi – in questo periodo – siano tra le squadre più appetibili per un campione. Osimhen diventerebbe un calciatore di uno dei più deboli Psg dell’ultimo ventennio. Tanto per dirne una: mai come stavolta la Ligue 1 è dato come un campionato incerto in cui le pretendenti sono più di una.

Maresca lo aspetta a braccia aperte

Ecco perché l’opzione Chelsea – che vorrebbe dire giocare la Premier League, il campionato più ambito – non è un rimbalzo e nemmeno un rincalzo: a Osimhen starebbe più che bene e figurarsi quanto possa stare benissimo per Enzo Maresca, che si troverebbe tra i piedi la ciliegina che nemmeno aveva provato a sognare perché i problemi del tecnico dei Blues sono ben altri. Quali?

Per esempio una rosa che sembra la proiezione di una squadra di football americano: 6 portieri, 12 difensori, 10 centrocampisti e 15 attaccanti. Un disastro. Nemmeno il Chelsea può nascondere problemi enormi: se non sfoltisce al più presto rischia di partire nella confusione e con le casse vuote.

Manna ha il mandato di chiudere l’accordo

Perché il rispettivo interesse verso l’altrui attaccante può diventare una nuova base di trattativa? Il Chelsea valuta Lukaku 43 milioni, per il Napoli Osimhen vale la clausola intera. 130 milioni. Nella partita a scacchi, la regola sottintesa, il non detto, è che chi piange fotte chi ride. Nello strenuo tentativo di sostenere gli obiettivi reciproci, il Napoli si affida alle capacità contrattuali di Giovanni Manna, a Londra ormai da due giorni.

L’intesa col Chelsea sembra quanto mai vicina. Bisognerà giusto accordarsi sulla cifra da versare nelle casse dei partenopei che, comunque, non è che siano in una botte di ferro.

Un’intesa che conviene a tutti

Sa benissimo il Napoli che tornando da Londra con entrambi i cartellini di proprietà, quello di Lukaku e quello di Osimhen, avrebbe un problema enorme: vendere Osi a cifra piena sarebbe complicatissimo poiché chiunque saprebbe delle necessità di fare cassa del Napoli.

Il cartellino di Osimhen subirebbe una svalutazione evidente. Idem il Chelsea: per quanto con il bluff della resistenza a oltranza si cerchi di ostentare tranquillità, anche i Blues sanno che vendere altrove Lukaku non è né facile né scontato.

Nel gioco delle parti e del chi piange fotte chi ride, conviene a entrambe trovare una linea mediana in cui nessuno debba esclusivamente piangere e nessuno, esclusivamente debba ridere.

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