C’è tanto della sua esperienza al Napoli nella prima conferenza stampa pre-gara di Luciano Spalletti da c.t. dell’Italia. Alla vigilia della partita con la Macedonia del Nord, valida per le qualificazioni agli Europei 2024, il commissario tecnico parla di emozioni e afferma di voler curare le ferite della Nazionale. Poi l’indizio su chi potrebbe sostituire l’infortunato Chiesa.
- Italia, Spalletti vuole curare le ferite della Nazionale
- Italia, Spalletti in cerca di equilibrio per la Nazionale
- Italia, Spalletti non cerca alibi per gli infortuni
- Italia, Spalletti sul possibile vice-Chiesa
- Italia, le parole di Immobile su Spalletti
Italia, Spalletti vuole curare le ferite della Nazionale
“Bisogna riuscire a far emozionare tutti gli italiani, siamo il gruppo di tutti gli italiani. Oltre a fare risultato dobbiamo far nascere questo amore”. Queste le parole di Luciano Spalletti a Sky Sport, poco prima della conferenza stampa alla vigilia del match tra l’Italia e la Macedonia del Nord, valida per le qualificazioni agli Europei 2024. Parole che ricordano la sua esperienza al Napoli: anche allora parlò di entusiasmo da restituire alla piazza e ai tifosi.
Oggi il nuovo c.t. si presenta come un dottore chiamato a guarire la Nazionale. “Per il momento siamo i selezionati della Nazionale, sarà il campo a dire se saremo l’Italia – dice Spalletti -. La nostra storia come Nazionale è importantissima, ci è stata data dai mitici di cui fa parte Gigi Buffon, è una storia bella con qualche ferita. Noi dobbiamo pensare a rimettere a posto queste ferite che il calcio italiano ha”.
Italia, Spalletti in cerca di equilibrio per la Nazionale
Parlando della partita contro la Macedonia del Nord, la squadra che estromise l’Italia di Roberto Mancini dai Mondiali in Qatar, Spalletti spiega come sarà la sua Nazionale: una squadra offensiva, alla ricerca dell’equilibrio tra ordine e fantasia. “Cercheremo di essere squadra e di fare la gara contro la Macedonia – le parole di Spalletti -. Proveremo a avere un ordine ma dobbiamo lasciare la possibilità all’estro e alla fantasia di alcuni giocatori di uscire. Noi abbiamo ricevuto la totale disponibilità da parte dei ragazzi, sono stato felicissimo di averli visti in campo e sono fiducioso per la gara”.
Italia, Spalletti non cerca alibi per gli infortuni
Per il suo esordio in Nazionale Spalletti non potrà contare sugli infortunati Pellegrini e Chiesa. Al solito, però, il neo c.t. non cerca alibi. “Le assenze non spostano nulla, non cambia niente. Noi abbiamo a disposizione 30 calciatori e ci fidiamo di tutti loro, ce ne sono anche altri. Poi è la prima volta che ho un Presidente che mi prende tutti quelli che volevo, non ho mai avuto un presidente così. Me li ha comprati tutti…”, sdrammatizza Spalletti. Ma il paragone con l’allenatore dei club poi si fa serio parlando di infortuni a RaiSport. “Sono cose che ci dispiacciono, ma abbiamo usato i metodi di un club. Non abbiamo insistito e al primo avvertimento di un piccolo problema li abbiamo lasciati liberi”, spiega il c.t..
Italia, Spalletti sul possibile vice-Chiesa
Venendo alla formazione anti-Macedonia del Nord, Spalletti non si sbilancia, ma lancia un indizio su chi potrebbe sostituire Chiesa. “Quello è il ruolo di Zaccagni, Raspadori lo sa fare perché anche a Napoli ultimamente ha giocato lì. E poi ce ne sono anche altri…”, dice il c.t., che poi ammette di essere emozionato all’idea di sedere sulla panchina azzurra: “Mi emozionerò quando sentirò l’inno”.
Italia, le parole di Immobile su Spalletti
In conferenza ha parlato anche Ciro Immobile, nuovo capitano dell’Italia. “Spalletti è molto disponibile, parla molto con i giocatori, gli piace il dialogo e per noi questo è importante – ha dichiarato il centravanti della Nazionale -. Mi ha fatto una bella impressione, stiamo facendo cose interessanti, anche se alcune le conoscevo già. Al centravanti chiede di far giocare la squadra, di tenere la linea alta, far salire la squadra e tenerla corta per farla girare bene”.
E sul ruolo di capitano Immobile ha aggiunto: “Io capitano? Emozioni e responsabilità sono sempre grandissime, ti riempie di orgoglio, significa che il lavoro che sto facendo sta avendo i suoi frutti, sia come calciatore sia come uomo perché capitano lo sarò a 360°”.