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Marelli fa chiarezza sui casi da moviola in Inter-Lazio e Milan-Verona

L'ex arbitro comasco ha commentato per Dazn le gare delle due milanesi, spiegando le scelte di Irrati e Prontera

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E’ stata una serata da fuochi d’artificio per gli arbitri quella di ieri in serie A: tantissimi i casi da moviola sia per Lazio-Inter che per Milan-Verona, tra rigori, ammonizioni ed episodi discussi. Un lavoraccio per Irrati all’Olimpico e Prontera (all’ottava gara in serie A) a San Siro in quella che secondo il designatore Rocchi doveva essere una gara dal quoziente di difficoltà piuttosto basso. A giudicare le prove dei due arbitri è Luca Marelli. L’ex fischietto comasco ha commentato per Dazn i due anticipi, analizzando alla moviola i casi dubbi.

Per Marelli non c’è l’ammonizione a Bastoni sul rigore per la Lazio

C’è poco da commentare sul rigore concesso all’Inter: Barella in piena area di rigore anticipa Hysaj che nel tentativo di andare sul pallone colpisce il nerazzurro sul piede: per Irrati è rigore e il VAR conferma. Per Marelli è giusto anche il rigore per la Lazio ma qui Irrati commette un errore: “Il rigore mi sembra netto, ma non capisco la motivazione per l’ammonizione di Bastoni“.

Irrati non doveva interrompere il gioco con Dimarco a terra

Poi si arriva all’episodio chiave, quello del gol del 2-1 della Lazio con Dimarco a terra. Marelli spiega: “Viene applicata giustamente la norma del vantaggio, a questo punto non c’è motivo di mettere il pallone fuori anche perché non è previsto dal regolamento oppure solo nel caso di colpi alla testa o scontri particolarmente pericolosi. Non è questo il caso, si può discutere sui rigori ma non diamo la colpa a Irrati per quello che è successo: è colpa dei giocatori”.

Il rigore per il Verona non andava assegnato

Dall’Olimpico al Meazza dove il rigore concesso al Verona ha fatto molto discutere. Dice Marelli: “Avevamo molti dubbi tra primo e secondo tempo, poi ci è stata proposta questo replay frontale dell’azione che ci toglie qualsiasi dubbio. In campo è un calcio di rigore che per dinamica si può anche assegnare, secondo me qua la responsabilità maggiore è del VAR. È un fallo di Kalinic su Romagnoli, sicuramente non il contrario. Una volta vista l’immagine frontale è sparito ogni dubbio, questo è un calcio di rigore che non andava assegnato e sul quale il VAR avrebbe dovuto intervenire con un On Field Review per riproporre le immagini all’arbitro”.

L’episodio è molto particolare, Kalinic allarga molto la gamba destra per cercare il contatto con la gamba sinistra di Romagnoli che sta andando sul pallone. È uno di quegli episodi molto al limite. L’interpretazione dell’arbitro mi trova molto poco concorde, c’è più una furbata di Kalinic. Magari possiamo dire che Romagnoli è stato poco furbo, un po’ negligente nel suo intervento ma di calcio di rigore c’è oggettivamente poco”

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