Corinna Betsch, più nota alle cronache per via del cognome acquisito ovvero Schumacher, ha serbato per sé le condizioni di suo marito Michael invocando il diritto alla riservatezza che aveva reso, sia lei sia Schumi, testimoni di uno stile di vita in palese contrasto con l’immagine consueta che si associa a piloti e circus. All’apice della carriera e della notorietà avevano scelto una vita lontana dalla sovraesposizione di immagine in cui altri personaggi pubblici, e della F1, erano scivolati.
Corinna Betsch: la scelta di proteggere Schumacher
Che sia una figura decisamente fuori dall’ordinario o, almeno, discreta pur gestendo con determinazione immagine, beni e investimenti della famiglia Schumacher lo si era compreso fin dai tempi della sua relazione con il pilota tedesco e ben prima che la loro storia si tramutasse in una unione consolidata da matrimonio e avversità.
Perché anche quel drammatico incidente avvenuto a Meribel, durante una vacanza che tutto doveva essere fuorché una tragedia, è parte integrante del suo presente, delle scelte e del suo silenzio.
Una scelta, una posizione a volte incompresa o ritenuta eccessiva, alla quale Corinna è rimasta fedele al pari dei principi condivisi con Schumacher (che aveva protetto la propria vita privata in maniera quasi ossessiva) considerando la loro avversità a comparire e a rendersi spendibili per i media e meno per il pubblico che, pure, ne ha amato e rispettato la rivendicazione di normalità.
Corinna Betsch, la carriera nell’equitazione e l’incontro con Michael Schumacher
Ex cavallerizza, tedesca, classe 1969 della sua carriera si sa molto per via dei successi raggiunti in gioventù e del fidanzamento, prima di incontrare Michael Schumacher, con un altro pilota di Formula Uno di enorme talento, Heinz-Harald Frentzen. Quando incontra Schumi è il momento giusto: convolano a nozze nel 1995. Il matrimonio blindatissimo vede un numero esiguo di invitati: familiari e pochi, veri amici.
Da sportiva, Corinna aveva raggiunto risultati lusinghieri e anche sua figlia Gina Maria, in effetti, non fa che emulare i successi materni dedicandosi con attenzione e cura alla propria carriera nel mondo dell’equitazione.
Un mondo diverso, distante anni luce da quello della F1 che vede il fratello Mick tra i protagonisti anche di quest’ultima stagione che non avrà segnato un risultato in classifica sorprendente, ma ha rappresentato una annata di grandi cambiamenti. L’esordio in F1, in concomitanza con l’uscita del documentario prodotto da Netflix nel quale Corinna stessa ha rotto il silenzio, non deve essere stato semplice per lui.
Anche Mick ha esternato le sue sensazioni, affidando allo stesso documentario quel desiderio di recuperare un tempo vissuto in modo differente con suo padre, rispetto a quanto avrebbe auspicato e al prima Meribel.
Corinna e il silenzio sulle condizioni di Michael Schumacher
Sulle condizioni di Michael Schumacher, Corinna si è affidata per lunghissimo tempo al silenzio e dopo il susseguirsi di dettagli relativi all’incidente sugli sci, quel 29 dicembre 2013, non ha mai rivelato molto affidando alla stessa portavoce del marito poche, scarne parole reperibili nei comunicati (molto rari) pubblicati fino a quell’intervista.
Con l’avvento di una carriera sportiva e pubblica di Mick, Corinna è apparsa di più in pubblico: l’abbiamo notata intercettata dai fotografi ad Abu Dhabi, ad eventi speciali, e in scuderia quando Mick era ancora alla Ferrari. Così anche per Gina Maria ha presenziato spesso, sebbene in maniera sempre molto defilata, per non interrompere quella protezione costruita in anni di misurati interventi.
Corinna Schumacher rompe il silenzio
Solo con l’uscita di questo documentario prodotto da Netflix, Corinna si è esposta e in prima persona rompendo un silenzio che è parso una cortina di ferro attorno alla loro dimora di Ginevra, dove pare sia stato allestito un autentico reparto per assistere Schumacher.
“Michael manca a tutti. Ma Michael c’è. È diverso, ma c’è. E questo ci dà forza, credo”. , ha detto la moglie di Schumacher.
“Non ho mai incolpato Dio – ha continuato Corinna – per quello che è successo. È stata solo sfortuna, come poteva capitare a chiunque. Certo, mi manca ogni giorno. Ma non sono l’unica a cui manca. I bambini, la famiglia, suo padre, tutti intorno a lui”. La famiglia è “insieme, viviamo insieme a casa. È in cura. Facciamo di tutto per migliorare le sue condizioni, per assicurarci che sia a suo agio e per fargli sentire la nostra famiglia, il nostro legame. Qualunque cosa accadrà, farò tutto il possibile. Lo faremo tutti. Come famiglia, si cerca di andare avanti come avrebbe voluto Michael e come lui amerebbe ancora. La vita va a vanti. Michael ci ha sempre protetto, e ora noi proteggiamo Michael”.
Parole forti, dirette che irrompono quando non si riteneva plausibile auspicare che quello schermo, dietro cui l’esistenza di Michael e della sua famiglia continuasse potesse essere condivisa, affidata seppure in minuzie, a un’intervista che non sarà costata poco a Corinna che, pubblicamente, nei suoi pochi interventi, non ha mai mancato di ribadire quanto abbia lo deva a Michael e che oggi si trovi a fare, costruire e sperare anche grazie a lui.
FAQ
- Come si chiama la moglie di Michael Schumacher?
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Il suo nome è Corinna Betsch. Ex cavallerizza di origine tedesca, Corinna ha sposato Michael Schumacher 1º agosto 1995 a Kerpen.
- Quanti anni ha Corinna Betsch?
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Corinna Betsch è nata il 2 marzo 1969 ad Halver, Germania. E' sposata con Michael Schumacher, sette volte campione del mondo di F1, dal 1° agosto 1995 e da lui ha avuto due figli, Gina Maria e Mick.
- Come si chiamano i figli di Michael Schumacher?
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Michael Schumacher ha due figli: Gina Maria (1996) e Mick (1999).
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