Erano la mente e il braccio, anzi il piede destro quello che pigiava forte sull’acceleratore portando vittorie su vittorie. Un connubio perfetto dentro la F1 che stava cambiando anche a livello manageriale nella gestione del pilota. Difficile non pensare, non trovare foto in cui Michael Schumacher non fosse accanto al suo manager Willi Weber, ai box, in griglia prima della partenza, nel paddock.
Da Meribel in poi, da quel maledetto e tragico incidente sulle piste di nevi francesi di cui tra una decina di giorni ricorre un amaro decennale, qualcosa si è incrinato nel rapporto tra i due. E lo sottolinea lo stesso ex manager, oggi 81enne, in una lunga intervista in cui risottolinea il ruolo di Corinna nella decisione parlando dei suoi sentimenti per Schumi ma anche delle porte chiuse al figlio Mick in F1 e delle sue condizioni di salute.
- Schumacher, Weber rompe il silenzio: “Ho pianto come un cane”
- Schumacher, Weber attacca Corinna: "Schumi deve uscire dalla mia testa"
- Come sta oggi Willi Weber storico ex manager di Schumacher
- Willi Weber su Mick Schumacher: "Se ci fosse Michael..."
Schumacher, Weber rompe il silenzio: “Ho pianto come un cane”
A quasi dieci anni dopo il tragico incidente sugli sci sulle Alpi francesi che ha stravolto la vita di Michael Schumacher, incidente di cui si è recentemente parlato con nuovi retroscena, le preoccupazioni per il 7 volte campione del mondo sono grandi quanto lo erano allora.
Nel pieno rispetto della decisione di Corinna sul riserbo delle condizioni di salute di Schumi rimarcate dall’avvocato di famiglia, proprio in prossimità di questo triste decennale il media tedesco Express.de ha dedicato una lunga intervista a Willi Weber storico manager di Schumacher che si lascia andare alla malinconia e tristezza:
Se penso a Michael adesso, purtroppo non ho più alcuna speranza di rivederlo. Nessuna notizia positiva dopo dieci anni.
Schumacher, Weber attacca Corinna: “Schumi deve uscire dalla mia testa”
Già in passato Willi Weber aveva sottolineato di essere stato allontanato da Schumacher subito dopo l’incidente di Michael sulla neve, lo aveva fatto in un libro pubblicato lo scorso anno in occasione dei suoi 80 anni. Un attacco diretto, ieri come oggi, nei confronti della moglie di Schumi, Corinne responsabile a suo dire dell’allontanamento:
Me ne rammarico moltissimo e mi biasimo. Avrei dovuto far visita a Michael in ospedale. Ero addolorato come un cane dopo il suo incidente. Mi ha colpito incredibilmente forte, puoi immaginarlo. Naturalmente anche il fatto che Corinna non consentisse più alcun contatto. Ma ad un certo punto è arrivato il punto in cui ho dovuto liberarmi da Michael e lasciarmi andare.
Weber spiega meglio la frase in cui dice di essersi dovuto liberare da Schumi: “Le persone che mi riconoscevano continuavano a chiedermi: “Sei l’ex manager di Schumacher. Come sta Michael?” Poi ho smesso di cercare di spiegare e ho pensato: perché nessuno mi chiede come sto? Per me era chiaro: beh, adesso è finita. Questa cosa deve uscire dalla mia testa”.
Come sta oggi Willi Weber storico ex manager di Schumacher
Una vita passata sui circuiti con diverse scuderie vincenti nelle formule minori, poi l’incontro con Michael Schumacher che ha cambiato la vita di entrambi. Oggi Willi Weber ha 81 anni e diversi acciacchi che ha raccontato lui stesso nell’intervista: “Sì, sono stato operato alla schiena sei anni fa. Ma le gambe sono le peggiori, sono costantemente infiammate. E in primavera sono stato contagiato anche da germi ospedalieri. Era come un’avvelenamento del sangue e c’era il rischio di una lieve insufficienza renale. Ma fortunatamente non devo andare in dialisi. I medici mi hanno detto: il tuo corpo deve guarire se stesso”.
Willi Weber su Mick Schumacher: “Se ci fosse Michael…”
Infine l’ex manager tedesco ha parlato delle difficoltà di Mick Schumacher, figlio di Schumi, a trovare un posto in F1 dopo i due anni non buonissimi in Haas: “Penso che Michael desiderasse portare il ragazzo in Formula 1 e gestirlo come io gestivo lui. Se fosse stato al fianco di Mick, il capo della squadra Haas (Günther Steiner, ndr) non avrebbe giocato un ruolo così negativo con lui e Mick avrebbe avuto una seconda possibilità da qualche altra parte”.
Nel 2024, oltre a fare il terzo pilota Mercedes, Mick Schumacher correrà nel WEC con Alpine. Willi Weber gli dà qualche consiglio come faceva col padre: “Il ragazzo deve adattarsi come faceva allora suo padre. Questa non è un’auto da formula. Non puoi lanciarla in curva come una Formula 3, che Michael guidava con la precisione di un orologio svizzero. L’auto non si adattava nel suo insieme, motivo per cui Michael non era il più veloce con l’auto sportiva. Ma lì ha imparato molto per il futuro. Lo hai notato anche dopo. Lo auguro anche a Mick”.