Il Milan che programma la rifondazione a partire da Igli Tare potrebbe avere le stesse difficoltà di quest’anno se i vertici della società non cambieranno il loro approccio ai problemi della squadra: questo l’allarme lanciato da Daniele Adani, che ha duramente commentato le scuse dell’a.d. Giorgio Furlani giudicandole come frasi di circostanza, “da notaio”.
- Milan, il mea culpa di Furlani dopo la Coppa Italia
- Milan, per Adani da Furlani solo parole “da notaio”
- Milan, Adani attacca Furlani
- Adani e la preoccupazione dei tifosi del Milan
Milan, il mea culpa di Furlani dopo la Coppa Italia
Dopo la sconfitta contro il Bologna nella finale di Coppa Italia l’a.d. del Milan Giorgio Furlani ha chiesto scusa ai tifosi per la deludente stagione rossonera, definendola fallimentare e promettendo una svolta. “Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi”, ha dichiarato Furlani nel suo mea culpa.
Milan, per Adani da Furlani solo parole “da notaio”
Le parole del dirigente del Milan, però, non hanno convinto Daniele Adani. Nell’ultima puntata di “Viva el Futbol”, l’ex difensore oggi opinionista ha duramente attaccato Furlani, bollando le sue parole come dichiarazioni di circostanza, dietro le quali non si intravede una vera svolta da parte dei vertici del Milan. “Questa non è la frase di uno che fa mea culpa ma la frase di un notaio – ha attaccato Adani – . È timbrare il cartellino, non c’è autocritica. Questo è un riepilogo freddo, non è un salire nelle responsabilità e chiedere scusa o sinceramente mostrarsi non al livello richiesto e mettersi nelle condizioni di imparare comunicando l’eventuale miglioramento”.
Milan, Adani attacca Furlani
Per Adani, Furlani non poteva non ammettere il fallimento della stagione del Milan. Dopo averlo fatto, però, l’a.d. rossonero avrebbe dovuto parlare con sincerità ai tifosi e provare a tracciare la strada per una svolta. “Sembra che ha dettato un congedo dalla stagione, freddo, non credibile e che soprattutto non arriva né alla testa né al cuore dei tuoi tifosi che si aspettano altro”, ha aggiunto Adani parlando dell’intervento di Furlani.
Con queste premesse, secondo Adani al Milan non basterà aggiungere un direttore sportivo come Igli Tare per avere una vera svolta. Dietro le parole di Furlani non ci sarebbe un vero rammarico e, dunque, non c’è la vera voglia di riportare in alto il Milan. “Se tu non ti mostri sinceramente rammaricato per come hai condotto la stagione di un club tra i più importanti nella storia del calcio – ha detto Adani -, io non sento nell’anima grossi percorsi da compiere per riportarlo ai fasti di un tempo, nemmeno sotto il profilo della dignità che con questa conduzione l’hai tolta al tuo club”.
Adani e la preoccupazione dei tifosi del Milan
In sostanza, dunque, le parole di Furlani non possono bastare ai tifosi del Milan per dormire sonni tranquilli in vista della prossima stagione. “Non vedo un’attitudine giusta nel ripartire – ha concluso Adani – , non la sento da queste parole, non la sento dal linguaggio del corpo e del volto. Mettendomi nei panni dei tifosi del Milan sarei ancora preoccupato per il futuro”.