Sono giorni caldi, in casa del Milan: non dovrebbero esser tali, visto che sono andate in archivio soltanto quattro giornate di campionato, ma le consuetudini del calcio moderno raccontano di un vorticoso aumento di decisioni frettolose e a volte improvvide. Vedasi il caso De Rossi-Roma: a Milano, prove generali per fare altrettanto.
- Milan, derby da ultima spiaggia per Fonseca
- Milan: Sarri il prescelto per il dopo-Fonseca
- Sarri, le parole curiose di Cahill
- "Il Sarri-ball? Non so cosa sia"
Milan, derby da ultima spiaggia per Fonseca
Fonseca è sulla graticola, cosa arcinota: ed è notizia di oggi che i due nomi al centro dei ragionamenti della società rossonera siano quelli di Terzic e Tudor. Perché il derby di domenica sera contro l’Inter è già l’ultima spiaggia per il tecnico portoghese: sul taccuino di Ibrahimovic ci sarebbe il nome di Igor Tudor in vetta alle preferenze, ma lo svedese avrebbe contattato anche Edin Terzic, ex tecnico del Borussia Dortmund attualmente senza panchina. Due nomi che, in particolare il secondo, non scaldano i tifosi rossoneri, mentre per motivi di budget è stata accantonata l’ipotesi di un ritorno di Allegri.
Milan: Sarri il prescelto per il dopo-Fonseca
Ma in serata la Gazzetta dello Sport ha riportato una indiscrezione che avrebbe del sorprendente: qualora Fonseca venisse esonerato, in pole position per la panchina rossonera ci sarebbe Maurizio Sarri. Tecnico esperto, che in passato era già stato in orbita rossonera, avrebbe il vantaggio di conoscere già alcuni elementi della rosa come Morata e Loftus Cheek, ma allo stesso tempo si tratta di un tecnico che ha bisogno di tempo per dare la propria impronta di gioco alla squadra.
Sarri, le parole curiose di Cahill
Proprio su Maurizio Sarri sono arrivate delle curiose dichiarazioni da parte di Gary Cahill, ex difensore del Chelsea, che ha lavorato nel 2018 – 2019 con Maurizio Sarri. Il difensore ha parlato dell’allenatore italiano al podcast Obi One del suo ex compagno di squadra John Obi Mikel: “Era un tecnico molto superstizioso, molto particolare. Eravamo soliti provare un’azione a centrocampo, passare il pallone a uno dei difensori centrali, metterci sopra un piede e tu dovevi semplicemente girarlo in diagonale, come alla ripresa di una partita. Ma ci lavoravi ogni venerdì con i giocatori reduci dalle nazionali al completo. Ci vuole solo una sessione, non è vero? Se siamo io e te, e tu devi mettere il piede sulla palla, e io devo girarla in diagonale, è tutto quello di cui abbiamo bisogno, una sessione”.
“Il Sarri-ball? Non so cosa sia”
Cahill invece spiega che Sarri era maniacale: “Ogni venerdì o ogni giorno prima di una partita, lui faceva fare questo esercizio. Mi ha fatto impazzire. Pensavo, va bene le prime settimane quando è appena arrivato, ma dopo qualche mese… Cosa sta succedendo qui? Dobbiamo farlo di nuovo?”. Infine ha spiegato i vantaggi di aver ripetuto lo stesso esercizio in allenamento: “Qualche rimessa laterale, credo, a esagerare! Sarriball? Ci ho giocato e ancora non so cosa sia! Ma lui non mi ha fatto giocare molto”.
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