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Milan, Fonseca: il confronto con Ibra, la decisione su Leao e Theo e la risposta ai consigli di Sarri e Boban

Col Venezia il portoghese ha un solo risultato a disposizione per mettere a tacere le critiche: "Sono sempre sotto esame, ma vado avanti con fiducia"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Due punti in tre partite e un inizio di campionato tra risultati deludenti, critiche e polemiche. Contro il Venezia Fonseca ha un solo risultato a disposizione per rimettere il Milan in carreggiata e spegnere i malumori. Il tecnico portoghese risponde anche ai ‘suggerimenti’ forniti da Sarri e Boban.

Milan, la carica dei 70mila col Venezia e il Fonseca pensiero

San Siro si prepara a sostenere il Milan in un momento estremamente delicato: saranno in 70mila allo stadio: “Una grande dichiarazione d’amore da parte dei tifosi e una grande responsabilità per noi, che non vogliamo deluderli – dice Fonseca nella conferenza stampa della vigilia -. Ora dobbiamo pensare solo alla sfida di domani, poi ci concentreremo sul Liverpool e sul derby: sono fiducioso come sempre”.

Fonseca: la sua posizione, Ibra, la dirigenza, Theo e Leao

Io sono sempre sotto esame, perché noi allenatori dipendiamo dai risultati. Sono solo focalizzato sul mio lavoro, non su ciò di cui si parla o si scrive altrimenti diventa difficile lavorare. Vado avanti con passione e fiducia, cercando una soluzione ai problemi che la squadra ha avuto in queste prime tre partite” afferma l’ex Roma. “Se ho sentito Ibra? Sì. Il confronto con la dirigenza? Per me è difficile parlare di questo, perché siamo in contatto tutti i giorni, al telefono o a cena”. Quindi un passaggio su Theo Hernandenz e Rafa Leao: “Caso mai aperto per me. Se giocheranno dal primo minuto non lo so, vedremo domani. Sono rientrati bene, allegri”.

La risposta di Fonseca ai ‘consigli’ di Sarri e Boban

Di Sarri dice che “è il miglior allenatore italiano”. Secondo l’ex allenatore del Chelsea, Loftus Cheek rende al meglio se schierato come mezzala, mentre per la leggenda rossonera Boban il Milan dovrebbe giocare con tre centrocampisti. “Rispetto sempre le opinioni degli altri, ma sono io che lavoro con i giocatori. Non abbiamo tutti le stesse idee, devo seguire quello che io credo, non quello che dicono gli altri”. Poi chiude a una possibile difesa a 3: “Non penso che cambieremo. Ma le dinamiche sono più importanti della formazione iniziale”. Sulla posizione in campo di Reijnders: “Può giocare più avanzato. Quando penso alle dinamiche della squadra, penso sempre di schierare i calciatori nelle posizioni che meglio si sposano con le loro caratteristiche. La squadra ha avuto tanti momenti di prima fase ed è per questo che lo abbiamo visto quasi sempre vicino a Fofana”. La chiosa sul giovane Vos: “È un calciatore di qualità, gli piace avere la palla e vuole avere grande partecipazione nel possesso offensivo. Tecnicamente è forte, può essere schierato come centrocampista o trequartista. Ha lavorato bene con noi questa settimana”.

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