In pochi lo hanno notato, ma nella serata di delusione del Milan, con la sconfitta contro l’Inter che ha costretto i rossoneri ad abbandonare il sogno di poter raggiungere la finale di Champions League, sulla panchina del Diavolo la tensione è schizzata letteralmente alle stelle. Succede tutto in una manciata di minuti, attorno all’ora di gioco, con scintille tra Simon Kjaer e Stefano Pioli.
- Scintille tra Pioli e Kjaer
- Pioli chiama Kjaer, ma inserisce Kalulu
- Kjaer troppo lento?
- La scelta di Pioli
Scintille tra Pioli e Kjaer
Tensione tra Stefano Pioli e Simon Kjaer durante la semifinale di ritorno di Champions League? Pare proprio di sì. Proviamo a ricostruire l’accaduto. Siamo attorno al 62′ e, ancora bloccata sullo 0-0, la gara con l’Inter vede Malick Thiaw accasciato sul terreno di San Siro per un problema fisico. Autore di una prova più che positiva, come certificato dalle nostre pagelle, il giovane difensore tedesco ha dato tutto e chiede il cambio. Pioli si gira verso la panchina e invita l’esperto centrale danese a smettere al tuta e prepararsi.
Pioli chiama Kjaer, ma inserisce Kalulu
Tutto normale, insomma. Non proprio, visto che, alla fine, in campo non va Kjaer, ma Pierre Kalulu. Una mossa all’apparenza poco giustificabile, visto anche il periodo a dir poco da horror del francese, ma che pare poter essere dettata da un repentino cambio di scelte da parte di Pioli. Una mossa che, alla fine, risulterà fatale ai rossoneri, visto che in occasione della rete decisiva di Lautaro è proprio l’ex Lione a perdersi il Toro.
Kjaer troppo lento?
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, che cita i bordocampisti, dietro la decisione si celerebbe un Kjaer troppo lento nel prepararsi. La pettorina e la tuta vengono svestite in una trentina di secondi, ma in quel momento sulla linea di laterale, il quarto uomo sta già alzando il tabellone luminoso con il numero 20 di Pierre Kalulu. Accortosi della cosa, Kjaer avrebbe rivolto un’occhiataccia a Pioli prima di riaccomodarsi in panchina.
La scelta di Pioli
Tra le spiegazioni che ha provato a darsi la Rosea c’è anche quella di una semplice incomprensione, con Pioli che, resosi conto di avere un Kalulu già pronto e nel pieno del riscaldamento, avrebbe deciso di tornare sui suoi passi e gettare nella mischia un giocatore già “caldo”. Ruggini o non ruggini, i rossoneri in questo momento sono chiamati a ricompattarsi e remare tutti dalla stessa parte per salvare la stagione conquistando il quarto posto che vale un posto nella prossima Champions League.