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Milan, Leao entra, sbaglia un rigore e segna col Portogallo ma ora si decide il suo futuro

Leao si sblocca con la sua Nazionale firmando un assist e un gol, pur sbagliando un rigore. Ma rimane l'incognita del suo rendimento al Milan ed un rinnovo fermo al palo

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Un protagonista nel bene e nel male di Lussemburgo-Portogallo, partita valida per la corsa alle qualificazioni di Euro 2026, è stato sicuramente Rafael Leao: il lusitano ha fatto vivere alla propria squadra un ottovolante di occasioni colte ed altre sprecate, portando comunque a casa il risultato. E sullo sfondo si staglia sempre la vexata quaestio del suo rinnovo con il Milan.

Leao ne ha combinato di ogni con il Portogallo

Partiamo intanto dal match di ieri finito con un tennistico 6-0 per la squadra di Roberto Martinez. Leao, entrato in campo al 75′ in sostituzione di Bruno Fernandes, ha impresso il suo sigillo all’88’, ma prima ha regalato diversi minuti al cardiopalma per il Portogallo: prima un assist vincente per Otavio che ha portato i lusitani allo 0-5, poi l’occasione all’85’ sul dischetto con un rigore però fallito dal giocatore rossonero, che con il destro spedisce nell’angolo in basso a sinistra della porta la palla, prontamente parata da Moris.

Comunque sia, Leao ha dato un contributo alla passeggiata sul velluto della sua Nazionale, offrendo qualche barlume di rinascita che potrebbe far ben sperare i tifosi milanisti. L’ala sinistra infatti ultimamente si è perso con il club rossonero: al di là dell’ultimo gol segnato in campionato lo scorso 14 gennaio contro il Lecce, l’attaccante sembra finito in un abisso sia fisico e mentale se paragoniamo le sue ultime prestazioni a quelle dello scorso anno.

La crisi di Leao, tra modulo e distrazioni

Tra i motivi di questo cupio dissolvi il modulo che mister Pioli ha dato alla squadra con la difesa a tre, che ha galvanizzato una squadra sino a quel momento presa a cannonate nella propria porta, ma che ha comportato una flessione nella potenza d’attacco. A rimetterci anche Leao, poco a suo agio nel ruolo accentrato di seconda punta rispetto a quello sulla fascia sinistra, da cui andava alla carica per trovare la rete. Non caso sul campo il suo atteggiamento ultimamente è parso pure indolente e svogliato.

Ma sul portoghese pesano anche le distrazioni mentali, come la parallela carriera in versanti glamour come la moda, dove è sia investitore che testimonial, e la musica, altra grande passione dell’attaccante che con il moniker Way45 è già al secondo album in fase di uscita. Tutte distrazioni che potrebbero influire sul suo rendimento in campo, ma ce n’è un’altra in particolare che potrebbero avere un peso ancora più forte, ed è il rinnovo.

Il rinnovo che ancora non si sblocca e l’offensiva del PSG

Se è vero che la valutazione è calata a 70 milioni rispetto ai 120 dell’estate precedente è anche vero che, dopo mesi e mesi di indiscrezioni, sull’allungamento del contratto con il Milan non si intravedono schiarite. Intanto si susseguono le voci su un possibile addio del giocatore per accasarsi in altri club, nonostante secondo Gianluca Di Marzio Leao vorrebbe rimanere a Milano, e negli ultimi giorni si è parlato di un forte interesse da parte del PSG, che potrebbe offrire ben più di 70 milioni per la gioia delle casse rossonere.

Come contropartita il club di Al-Khelaifi potrebbe offrire l’attaccante classe 2002 Hugo Ekitike, che andrebbe bene sulla fascia occupata al momento da Leao. Tuttavia queste notizie vanno prese con beneficio di inventario, visto che da via Aldo Rossi si sta valutando la possibilità di mettere nero su bianco il rinnovo sino al 2027 (sistemando la questione della multa dello Sporting da pagare) assieme all’entourage del giocatore, con il procuratore Jorge Mendes alquanto attivo per cercare di trovare la sistemazione migliore per il proprio assistito (tant’è che pare abbia già aperto dei contatti con il PSG). Resta alla finestra la Premier League, con Chelsea e Manchester United: considerando il fatto che il contratto di Leao scadrà nel 2024, se non si trova un accordo tanto vale metterlo subito sul mercato per non perderlo a zero.

Pellegatti: “Bisognava chiudere prima”

Secondo Carlo Pellegatti però “sino a giugno non succederà nulla, purtroppo”. Il giornalista e noto tifoso rossonero ha illustrato il nocciolo del problema a MilanNews.it: “Abbiamo rimandato, doveva essere tutto chiuso prima del Mondiale. La situazione è molto complicata e si deciderà a giugno. Mi auguro che il Milan capisca adesso se Leao rimarrà o no in maniera da muoversi ed essere pronto. Si rischia quando si tiene un giocatore, e si spera sempre che possa migliorare. È stata un’annata un po’ difficile e quindi il prezzo è fisiologicamente sceso. Non so quale campionato si attratto da questo modo di giocare, l’importante è che non lo si perda a zero”.

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