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Milan-Rennes, moviola: le proteste dei francesi e i cartellini assenti

La prova dell’arbitro Dobanovic nei playoff di Europa League analizzata ai raggi X, il montenegrino ha estratto il primo e unico giallo all'87'

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ un arbitro con scarsa esperienza internazionale Nikola Dobanovic, scelto dall’Uefa per l’andata dei playoff di Europa League tra Milan e Rennes. Solo tre partite di questa competizione nel suo curriculum più due valide per le qualificazioni a Euro2024 ma come se l’è cavata ieri il fischietto montenegrino a San Siro?

Nessun precedente con le italiane per Dabanovic

Dabanovic non ha precedenti né con Milan o Rennes né con altre squadre italiane: il 41enne arbitro di Montenegro in passato ha diretto una sola big, l’Ajax.

Dabanovic ha ammonito un solo giocatore

Coadiuvato dagli assistenti connazionali Todorović e Jovanović con IV uomo Bošković, al Var lo sloveno Nejc Kajtazovic, coadiuvato dal suo connazionale, Alen Borošak, l’arbitro non ha ammonito alcun giocatore della squadra di Pioli e uno solo dei francesi: 7’ Nagida. Recupero: 1′ 1T, 4’ 2T.

Milan-Rennes, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 16’ intervento duro di Guéla Doué su Theo Hernandez, non arriva il giallo. Al 46’ Kalimeundo va a contatto in area di rigore con Gabbia e chiede un penalty: non c’è fallo, è l’ex Psg che esagera nella caduta. Nel complesso c’era forse qualche altra ammonizione da dare in Milan-Rennes.

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