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Milano-Sanremo, Ganna è ambizioso: "Una Classica che cambia la vita"

Il detentore dell'Ora, Filippo Ganna, vuole primeggiare anche nelle prove su strada: "Sto lavorando per adattare le mie caratteristiche alle Classiche".

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La Milano-Sanremo è l’oggetto dei desideri di molti ciclisti e Filippo Ganna, che vanta nel suo carniere medaglie a ripetizione e il Record dell’Ora in pista, ma che cerca ancora la consacrazione su strada, è naturalmente tra questi: il 27enne di Verbania sta lavorando per adattare le sue caratteristiche alle Classiche e sogna prima o poi di eccellere nella ‘Classica di Primavera’, che lo vedrà prima punta della Ineos-Granadiers, stante l’assenza del capitano Tom Pidocock, vittorioso alle Strade Bianche.

Filippo Ganna e lo stato di forma

Il numero uno del ciclismo di casa nostra, che ha trionfato una sola volta dal 2007 grazie all’ennesima dimostrazione di classe di Vincenzo Nibali, è reduce da una buona Tirreno-Adriatico, in cui ha vinto la cronometro a Lido di Camaiore e indossato tre giorni la maglia azzurra, dopo i podi ottenuti alla Vuelta San Juan e alla Volta ao Algarve: “Questa settimana è stata più lunga del solito, ho patito la tappa dei Muri Marchigiani, ma mi sento meglio rispetto agli altri anni, me lo conferma Piero Baffi, che cura i miei muscoli; ho poi svolto a casa i gruppi di lavoro che mi ha affidato il mio allenatore Cioni. Potrei indossare il body che ho provato domenica a San Benedetto del Tronto, con quello posso risparmiare uno o due watt”.

Filippo Ganna e il confronto con Tadej Pogacar

La Parigi-Nizza e le 9 vittorie in 13 giorni di corse hanno eletto una volta di più Tadej Pogacar ‘marziano’ di questa generazione: “Non so se Tadej Pogacar sia imbattibile, o se sia il favorito di sabato, so che ogni corridore vive di alti e bassi e che ognuno ha due braccia e due gambe: lui è certamente un fuoriclasse, poi ci sono i professionisti che devono lavorare sodo come me” confida Filippo Ganna “Mi sento proprio come un muratore che si alza un’ora prima per caricare il suo camion, o come un informatico che resta sveglio un’ora in più per studiare un programma migliore”.

Filippo Ganna e il fascino della Milano-Sanremo

“La Milano-Sanremo è una di quelle corse che, se la vinci, ti cambia la vita: sto lavorando per provare a vincere le Classiche, ne farò cinque, inclusa la Parigi-Roubaix; ci vuole tempo, il corpo si deve adattare agli sforzi” racconta il pistard che ha corso 56,792 km sull’anello di Grenchen “E’ importante come si arriva alle salite, ci vuole fortuna e bravura. Non devo essere attardato sulla Cipressa, perché serve uno sforzo doppio per recuperare: devo stare con i migliori sul Poggio e a fine discesa decidere il da farsi. Serve ispirazione e convinzione nei tuoi mezzi, alla Vuelta San Juan ho cercato di anticipare Gaviria e Sagan in pianura. Non voglio sfruttare una giornata negativa dei big: il bello della Sanremo è il gruppo che si sfalda, gli scatti”.

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