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Moise Kean ammette i suoi errori: "Ora mi assumo le mie responsabilità"

Moise Kean dal ritiro della Nazionale parla del feeling con il gruppo e con Spalletti, e riconosce di aver commesso degli errori in passato ma di essere pronto a voltare pagina

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Moise Kean ha fatto parlare di sé nelle cronache sportive un po’ troppe volte per le proprie intemperanze e colpi di testa. Un talento azzoppato da un carattere in deficit di maturazione, ma il tempo è galantuomo e il giocatore attualmente in forze alla Juventus forse ha trovato la propria stabilità ed equilibrio. Complice anche il gruppo della Nazionale.

La buona prestazione da titolare di Kean contro Malta

A proposito infatti degli Azzurri, il classe 2000 nativo di Vercelli è reduce dalla partita contro Malta dove ha rivestito il ruolo di esterno nel quadro tattico messo in campo da Luciano Spalletti. Una chiamata nata dalla necessità fattasi virtù giacché, come sappiamo, la Nazionale sta perdendo pedine per strada tra infortuni e il caso scommesse che sta impazzando.

Ecco quindi che il ct ha schierato contro Malta il tridente d’attacco con Kean ala sinistra, accanto a Berardi e a Raspadori come centrale offensivo. Pur rivestendo un ruolo praticamente inedito, almeno con la Juventus, il ragazzo ha ripagato la fiducia del tecnico spendendosi come non mai, sebbene ogni tanto si sia lasciato sfuggire qualche imprecisione soprattutto in fase d’attacco.

Kean esterno sinistro? “Voglio ripagare la fiducia di Spalletti”

In ogni caso, Kean ha mostrato in campo carattere, e non certo indolenza, unito ad una buona fisicità. Il tutto incassando i complimenti di Spalletti a fine partita, e forse trovando una sua inedita dimensione come esterno più che come prima punta. E con in vista l’imminente match contro l’Inghilterra, l’attaccante potrebbe confermarsi ulteriormente e lanciare un messaggio magari anche ad Allegri.

E a proposito dei due allenatori, Kean in una intervista a Rai Sport ha così commentato la visita di Spalletti di qualche settimana fa alla Continassa:

“Il tecnico ha fatto un grande passo verso di me, mi ha aiutato molto nel farmi capire come muovermi in campo. Ora sta a me ripagarlo per questa fiducia”.

“Il gruppo mi fa sentire importante”

Il giocatore ex Everton non giocava in Nazionale da due anni dall’ultima convocazione, e questa volta non intende sprecare l’occasione, complice anche la nuova guida tecnica:

Con Spalletti facciamo un calcio molto offensivo, che a me piace. Contro Malta mi ha chiesto di attaccare molto lo spazio e ricevere tanti palloni. Sento la fiducia che parte dai compagni. C’è un bel gruppo che mi ha fatto sentire importante”.

Kean ammette: “Ho capito i miei errori”

Insomma, forse una rondine non fa primavera, ma sembra che il 23enne sia maturato. E abbia voglia di mettersi alle spalle le intemperanze, le ultime risalenti alla passata stagione (tra ritardi e la clamorosa espulsione dopo 40 secondi dal suo ingresso in campo dalla panchina in Roma-Juve):

“Tempo di prendersi delle responsabilità? Certo – ha concluso Kean –. Quando si è giovani si fanno sbagli. Ho capito gli errori, ora sta a me dimostrare in campo e fuori che comunque si può contare su di me, e che quando il mister mi chiama mi faccio trovare sempre pronto”.

Spalletti, la visita alla Continassa da Kean e Chiesa

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