Cresce il malcontento all’interno del paddock piloti della MotoGP per la novità Sprint Race. Il raddoppio delle gare, con aumenti dei rischi, non convince e poi c’è la questione economica.
- MotoGP, cosa cambia con la novità Sprint Race
- Le preoccupazioni dei piloti: più rischi e stessi introiti
- Il pensiero di Pernat sulla Sprint Race: "Troppe gare"
MotoGP, cosa cambia con la novità Sprint Race
Per migliorare lo spettacolo (e aumentare i ricavi), Dorna, FIM e Case hanno deciso che, a partire dalla prossima stagione, ci sarà anche la Sprint Race nel programma del motorsport.
Di fatto, le gare in programma (21) verranno raddoppiate con l’introduzione della Sprint Race (gare dimezzate con 12 punti al vincitore, invece che i canonici 25). Più spettacolo uguale più soldi ma, per il momento, non per i piloti.
Le preoccupazioni dei piloti: più rischi e stessi introiti
Il paddock piloti è preoccupato dall’aumento dei rischi che comporterà partecipare alle gare Sprint Race. Raddoppiare le gare significa, infatti, aumentare, in maniera esponenziale, anche i pericoli in pista.
Il tutto senza un adeguamento degli stipendi. La maggior parte dei piloti guadagna in relazione al piazzamento in gara. Al momento, i piazzamenti nella Sprint Race sembra non porteranno nulla, a livello economico, ai piloti che, infatti, sarebbero già sul piede di guerra per far sentire le proprie ragioni a chi governa il motorsport. Tante stelle dell’attuale MotoGP si sono già espresse in maniera chiara, come il fresco Campione del Mondo della MotoGP Pecco Bagnaia che, al recente Premio D’Austria, è stato chiaro in merito: “Il nostro parere dovrebbe contare”.
Il pensiero di Pernat sulla Sprint Race: “Troppe gare”
Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, non ha dubbi sulla Sprint Race: “Io capisco la voglia di rinnovare di Dorna ma per me le Sprint Race in tutti e 21 in Gran Premi non sono una buona idea. La Formula 1 ne fa 6 all’anno e la MotoGP avrebbe dovuto fare qualcosa di simile: il prossimo anno i piloti faranno 42 gare, e quelle brevi saranno un’incognita. Mi pare una mossa esagerata, che crea dei problemi“, le sue parole al Corriere dello Sport.
Insomma, la novità Sprint Race, attesa a partire dalla prossima stagione (al via a marzo in Portogallo), continua a far discutere.