Marc Marquez non correrà il prossimo GP d’Argentina, in programma domenica prossima. Nonostante i miglioramenti tangibili del pilota spagnolo riguardo al problema di diplopia, la Honda ha comunicato che non sarà in pista in terra argentina.
Le condizioni di Marquez
L’incidente durante il warm up dello scorso GP dell’Indonesia ha lasciato il segno su Marc Marquez. Il colpo alla testa è stato violento e il problema di diplopia è tornato a dare fastidio al fuoriclasse spagnolo. Il fuoriclasse della Honda è stato sottoposto ad un nuovo controllo per valutare le sue condizioni fisiche e capire se fosse o meno in grado di partecipare alla tappa argentina della MotoGp.
“La seconda valutazione neuro-oftalmologica effettuata lunedì scorso ha mostrato un’evoluzione estremamente favorevole del quarto nervo destro interessato dalla caduta avvenuta nel warm up del Gran Premio d’Indonesia. Ma la guarigione non è ancora completa, Marc deve seguire il regime terapeutico stabilito con un trattamento conservativo”, il comunicato ufficiale della Honda.
Niente ok per l’Argentina
Nonostante i significativi progressi, Marc Marquez non correrà in Argentina. Il parere medico è di non rischiare e, quindi, come confermato dalla stessa Honda, lo spagnolo non sarà al via del prossimo GP d’Argentina, circuito sul quale lo spagnolo ha sempre fatto piuttosto bene, riuscendo a vincere in ben tre occasioni (2014, 2016 e 2019).
Le condizioni di Marc Marquez verranno valutate giorno per giorno per capire quando sarà guarito completamente e potrà tornare a correre in pista. Per il momento è tutto in stand-by. Sarebbe a rischio anche la sua presenza al GP delle Americhe, in programma dall’8 al 10 aprile.
Quanti guai per Marquez nel 2022
Un inizio di stagione tribolato per Marc Marquez. Reduce da una serie di gravi infortuni che l’hanno tenuto lontano dalle piste a lungo, lo spagnolo pensava di essersi messo tutti i problemi alle spalle e si sentiva in grande forma e pronto per un grande Mondiale 2022. Al momento è alle prese con tanti guai che gli stanno impedendo di provare a tornare il cannibale che è stato in passato (otto titoli mondiali, sei nella MotoGp, l’ultimo nel 2019).