Un GP del Qatar indimenticabile per l’Italia, a cominciare dalla tripletta sul podio. E che trittico: la vittoria è andata a Fabio Di Giannantonio, che di questo successo aveva bisogno come un acquedotto funzionante in pieno deserto.
Al secondo posto Francesco Bagnaia, in testa sino agli ultimi quattro giri per essere poi superato dal pilota del team Gresini ma comunque capace di mantenere la piazza d’onore (nonostante un tentativo di sorpasso andato piuttosto male), e soprattutto di allargare nuovamente il divario in classifica da un Jorge Martin in disgrazia sulla pista di Losail. Infine, terzo posto per Luca Marini: altra tripletta Ducati in testa, insomma.
E tra le dichiarazioni di gioia dei primi due c’è tutta la rabbia, delusione, frustrazione e ancora qualcosa di più di Martin che non le manda a dire e parla apertamente di campionato falsato dalle gomme.
- GP Qatar, la redenzione di Di Giannantonio
- Bagnaia secondo e graziato dai demeriti di Martin
- Bagnaia ammette: "Volevo vincere, ma va bene così"
- "Il contatto con Di Giannantonio? È stato traumatico"
- "A Valencia l'incognita sarà il meteo"
- MotoGP, tutta la rabbia di Martin contro Michelin: "Mondiale falsato!"
GP Qatar, la redenzione di Di Giannantonio
Partiamo da Di Giannantonio, al suo primo successo in carriera in MotoGP e in giunto in un momento per lui delicato visto che al momento resta senza sedile per il 2024. Il suo verrà occupato infatti nella prossima stagione da Marc Marquez, e il povero pilota romano sta vivendo lo status di vaso di coccio tra quelli di ferro. Ma questo fine settimana in Medio Oriente, con tra l’altro anche l’ottima prestazione nella Sprint Race, è il suo messaggio per dire che anche lui può dire la propria nel massimo campionato motociclistico su pista. Anche se la coperta è molto, troppo corta e i posti a disposizione per il 2024 scarseggiano parecchio.
Ma intanto il pilota si gode questo bellissimo successo, come ha commentato subito dopo la gara:
“È stato un fine settimana davvero incredibile. Dietro Pecco sentivo che c’era la possibilità di avere un po’ più di passo, sebbene a metà gara ho iniziato ad avere qualche problema con l’anteriore. Però anche lui ha fatto qualche piccolo errore. E allora ho capito che si trattava di una opportunità da cogliere.
Sono davvero senza parole, questa per me è una redenzione, anche per tutti coloro che mi sono stati vicino. Ce l’abbiamo fatta ragazzi, abbiamo vinto in MotoGP”.
Bagnaia secondo e graziato dai demeriti di Martin
Bagnaia ha vissuto una gara, come abbiamo visto, decisamente adrenalinica. Nel senso che non sono mancati i sudori freddi dopo la leadership in testa (frutto anche di un’ottima partenza) poi sfumata a causa del sorpasso di Di Giannantonio. Nel tentativo di riprendersi la posizione Pecco è andato lungo in curva-1, con tanto toccata del rivale. Un bel rischio per entrambi, ma soprattutto per il campione uscente, che però è riuscito a limitare i danni e conquistare un secondo posto che vale un oro.
Questo perché contestualmente Martin stava vivendo un personale cupio dissolvi, iniziato già da una partenza stentata in cui la sua Ducati ha leggermente sbandato due volte facendogli perdere subito il treno dei migliori. Scivolato in ottava posizione, lo spagnolo in difficoltà con le gomme ha provato ad innestare una rimonta per la sesta posizione, per poi cedere nuovamente terreno e chiudere alla fine, mestamente, decimo.
Risultato: Bagnaia si era presentato alla gara di domenica sempre leader del campionato, ma con un vantaggio in classifica di soli 7 punti da Martin dopo il successo di quest’ultimo nella Sprint Race di ieri. E invece nel giro di ventiquattrore il gap si è allargato a 21 punti. Tutto si deciderà il prossimo fine settimana a Valencia, ma intanto Pecco ha già messo sul tavolo una fiche molto importante sul secondo titolo iridato della sua carriera.
Bagnaia ammette: “Volevo vincere, ma va bene così”
A Sky Sport Bagnaia ha così commentato la sua gara sul circuito di Losail:
“Sono davvero felice per questo risultato, dopo quanto accaduto ieri non pensavo di poter andare così bene. La partenza è stata perfetta, e dopo aver ottenuto la testa ho cercato di mantenere il gap. Di Giannantonio però non ha mollato, superandomi: io ho provato a gestire ma sono finito fuori. Fortunatamente è andato tutto bene e ho aumentato il divario nella classifica generale. Certo, volevo vincere, ma va bene così”.
“Il contatto con Di Giannantonio? È stato traumatico”
Pochi istanti prima del podio della premiazione, Pecco ha riguardato le immagini della gara assieme a gli altri due piloti finiti nei primi tre posti. E si è lasciato sfuggire in merito alla toccata con Di Giannantonio: “Ho rischiato di combinare un bel disastro”. A tal proposito, a Sky Bagnaia ha ribadito:
“È stata una roba traumatica. Sono stato risucchiato dalla sua scia, ma certo non mi immaginavo potesse essere così dirompente la cosa. Mi ero anche tolto dai suoi scarichi, ma è stato come se fossi stato calamitato. Tra le nostre ruote non ci passava più di una monetina, ci siamo toccati in maniera leggera con la mia ala della forcella. Oggi sono stato fortunato”.
“A Valencia l’incognita sarà il meteo”
Infine, sulla lotta per il Mondiale e il flop di Martin:
“Adesso è difficile arrivare a delle conclusioni. Qui a Lusail avevamo una gomma particolare, che non usiamo spesso. Venerdì e oggi è andata benissimo, ma ieri abbiamo faticato.
Siamo stati comunque bravi a non farci influenzare dalla situazione, le cose sono andate abbastanza lisce a parte il rischio in curva-1.
21 punti? Non sono tanti. Però ho già vinto a Valencia nel 2021. L’incognita sarà il meteo, e la Sprint Race sarà fondamentale. Sarà una bella lotta. Oggi volevo vincere, l’errore me lo ha impedito, ma sarebbe stata comunque dura perché Fabio è andato forte in tutto il weekend”.
MotoGP, tutta la rabbia di Martin contro Michelin: “Mondiale falsato!”
Martin invece non l’ha presa affatto bene. Ovvio, avendo subito un brutto colpo in termini di ipotetico trionfo mondiale, ma lo spagnolo è andato oltre tuonando contro il forfait delle gomme Michelin e non solo, arrivando ad adombrare l’accusa di un campionato falsato. Così si è espresso il pilota Pramac (dichiarazioni rilasciate ai microfoni di DAZN e di Sky Sport):
“Vergognoso guidare così, a momento mi veniva pure da ridere a fine gara. La colpa non è stata mia, non è possibile che il titolo si decida in questo modo a causa delle gomme. E guarda caso è toccato ad un solo pilota.
Ho avuto problemi con la posteriore, non c’era molto da fare sin dalla partenza, infatti sono stato l’unico che ha spinnato. Ho cercato di mantenere la calma per due, tre giri, ma nel tentativo di superare gli altri piloti la gomma non mi ha aiutato. Era nuova, ma pareva avesse fatto 40 giri.
Mi complimento con Di Giannantonio, con Pecco e con Luca Marin, ma io non mi sento battuto da loro in pista. È assurdo, vergognoso che un Mondiale venga deciso in questo modo. Arrivare a Valencia con 21 punti di distacco non è come avercene 7, e tutto per una gomma difettosa, dopo un anno di lotte.
Io penso di meritarmi il titolo così come Pecco, però ora si fa davvero dura. Ieri Bagnaia nella Sprint è riuscito a girare a tre decimi dal primo, e invece io oggi giravo ad un secondo. Non è la stessa situazione, mai capitata una cosa del genere ed è avvenuta proprio qui, in Qatar.
Non dico che è successo apposta, però c’è da migliorare su questo aspetto perché è assurdo che delle gomme funzionino ed altro invece no”.
Ricordiamo che a Valencia si assegneranno al massimo 37 punti, 12 nella Sprint e 25 nella gara di domenica.