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MotoGP, Marquez in Ducati era la cosa giusta da fare? I dubbi di Rossi, che parla di "barzelletta"

Continua a far discutere la svolta di mercato che ha riguardato Marc Marquez, che a sorpresa dal 2025 correrà nel team ufficiale di Ducati con Bagnaia. E per Valentino Rossi questa decisione è incomprensibile

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Mentre la MotoGP è in vacanza (si riprenderà il prossimo fine settimana del 18 agosto dall’Austria), c’è tempo per riflettere a bocce ferme su una operazione di mercato dai tratti sorprendenti e che ha spiazzato un po’ la griglia che vedremo il prossimo anno. Ovviamente parliamo di Marc Marquez che andrà ad affiancare Francesco Bagnaia in Ducati ufficiale. E che nonostante tutto non smette di suscitare un bel po’ di dibattito.

La volontà di Marquez che ha spiazzato il mercato MotoGP

Il pluricampione iridato aveva messo le cose in chiaro: voleva una moto ufficiale, e prima del GP del Mugello aveva emesso la sentenza di non aver alcuna intenzione di andare nel 2025 in Pramac. Quel gran rifiuto ha generato una reazione a catena con effetti che si sono riverberati sul mercato piloti e anche team: Marquez alla fine ha tolto le castagne dal fuoco al team factory, che lo ha ingaggiato per per il prossimo anno assieme a Pecco; Jorge Martin, che voleva quel sedile, è stato dirottato su Aprilia, mentre l’attuale compagno di squadra di Bagnaia Enea Bastianini, ultimamente in gran forma, capita l’antifona finirà in KTM.

E, come se non bastasse, Pramac ha chiuso il rapporto ventennale con Ducati per farsi fornire le moto da Yamaha. E sì, Marquez ha influito, come ha di recente ammesso il team manager della scuderia Gino Borsoi a CorseDiMoto.it: “Un po’ tutto ha influito, […] Ci sono aspetti, come la scelta di Marquez, che le persone da fuori non possono capire. Queste scelte da parte di Ducati hanno fatto pensare a Campinoti [proprietario del team, ndr] che forse era il momento di uscire dalla zona di comfort”.

I dubbi sulla convivenza in Ducati tra Bagnaia e Marquez

Lo spagnolo si è impuntato e alla fine ha ottenuto ciò che voleva. D’altronde lo stesso pilota all’emittente radiofonica iberica El Larguero aveva affermato che a questi livelli “bisogna anche essere egoisti, e volere il meglio“. E questo meglio è la Desmosedici ufficiale. Il tutto con Ducati spizzata dal rifiuto dell’opzione Pramac e che avrebbe potuto puntare su Martin o qualche altra giovane leva. E invece hanno dovuto ripiegare sull’usato sicuro di Marquez, nonostante le scaramucce in pista tra lui e Bagnaia in quel di Portimao proprio in questa stagione.

Pecco e il Cabroncito conviveranno senza frizioni o si riproporrà un classico del motorsport, ovvero due galli che nello stesso pollaio (absit iniuria verbis) non faranno altro che battibeccare per strapparsi ogni singolo punto e ogni singolo piazzamento, con il rischio che rivali con il coltello tra i denti (citofonare Martin, ma anche Bastianini) possano approfittarne per recitare il ruolo del proverbiale terzo gaudente tra i due litiganti?

Valentino Rossi critica la scelta di Ducati: “Non la capisco, ecco perché”

Saperlo. Nel frattempo una voce autorevole, e al tempo stesso non certo un amico fraterno di Marquez quale è Valentino Rossi, ha bocciato in toto questa clamorosa svolta di mercato. In questi giorni il campionissimo di MotoGP – che sta intraprendendo una nuova vita sportiva tra Endurance e GT – ha rilasciato un’intervista a L’Equipe in cui ha espresso senza infingimenti il proprio punto di vista, ammettendo di non aver compreso bene la scelta Ducati.

“I piloti si sentono traditi”

Questo perché “hanno un sistema che consente ai giovani piloti di progredire“. Un sistema che ha determinato l’ascesa di Bagnaia, e che avrebbe riguardato anche Martin e Marco Bezzecchi (che invece finirà pure lui in Aprilia). Ma poi la svolta su Marquez.

Quindi Rossi ci è andato giù duro: “Logico quindi che i piloti si sentano traditi. Da un momento all’altro non contano più, quindi non mi sorprende che considerino la scelta di Marquez una barzelletta”, ha sentenziato il campionissimo di MotoGP.

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