L’epilogo che ha riservato il derby capitolino si è rivelato incandescente, ma l’episodio che sta sollevando maggiori polemiche è la famigerata lite tra Claudio Lotito, presidente della Lazio, e José Mourinho, allenatore della Roma, protagonisti con lo scontro che si è consumato negli spogliatoi, dei titoli odierni.
- Lo scontro Lotito-Mourinho
- Il litigio esteso con dirigenti e giocatori
- La reazione della scorta
- Il nodo della squalifica di Mourinho
Lo scontro Lotito-Mourinho
Secondo quel che emerge dalla ricostruzione dei quotidiani odierni, in particolare del Corriere dello Sport, lo Special One era entrato negli spogliatoi, autorizzato nonostante la squalifica, per parlare con la squadra e uscendo ha incrociato il presidente Lotito che stava mediando tra Mancini e Luis Alberto.
«Che ca**o guardi?», lo avrebbe apostrofato Mourinho. Il numero uno biancoceleste non sarebbe rimasto in silenzio, ma avrebbe replicato in modo altrettanto iperbolico: «Io sono il presidente della Lazio, e tu chi sei? Questa è casa mia, tu non dovresti neppure essere qui».
Il litigio esteso con dirigenti e giocatori
Un confronto teso, che conteneva in sé intrinsecamente i presupposti del litigio; come se non fosse sufficiente questo scambio di battute antipatiche si è aggiunto il contributo dei dirigenti della Roma, tra cui Tiago Pinto, con ulteriori sviluppi che si attenderanno dai referti degli ispettori federali, presenti, e Foti, vice di Mourinho, e altri giocatori.
La ricostruzione del retroscena del Corsport è assai dettagliato e riporta:
“In quegli attimi convulsi, Mourinho è uscito dallo spogliatoio e fissando il presidente Lotito a brutto muso gli ha detto: «Che ti guardi? Non puoi guardare». Immediata la risposta di Lotito: «Che guardi te, io sono il presidente della Lazio. Tu chi sei? Sei anche squalificato, qui non ci potresti stare».
José Mourinho sulla panchina della Roma
La reazione della scorta
Addirittura la scorta del presidente della Lazio (senatore di Forza Italia) stando a quel che si legge in questo ricco retroscena, sarebbe stata pronta a intervenire quando i toni hanno incominciato a alzarsi e a diventare troppo sostenuti.
Come riportato, la Procura Federale (attraverso gli ispettori) era presente e oltre ad aver visto (e durante la partita avrebbe anche annotato dei cori antisemiti partiti dalla Curva Nord), di certo non potrà negare l’accaduto e lo avrà messo a verbale.
Il nodo della squalifica di Mourinho
Secondo la versione della Roma, essendo finita la squalifica, Mourinho era potuto entrare negli spogliatoi, una volta passato un po’ di tempo. Si dice inoltre che era stato autorizzato dal commissario di campo, specifica il Corsport.
Sulla questione della squalifica di Mourinho va fatta, poi una valutazione a parte. Il tecnico giallorosso stava scontando ieri la seconda giornata di stop:
“I tecnici nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività inerente alla disputa delle gare; in particolare sono loro preclusi, in occasione delle gare, la direzione con ogni mezzo della squadra, l’assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi nonché l’accesso all’interno del recinto di gioco e degli spogliatoi”. Il passaggio chiave è “per tutta la durata della gara”.
Secondo l’interpretazione dominante, per gara si intende la partita sul campo ovvero i 90 minuti di gioco. Quando dunque Mourinho aveva la possibilità di accedere agli spogliatoio e, in linea teorica, anche di rilasciare interviste chiuso il derby.