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Naldi rompe il silenzio, fisioterapista Sinner distrutto: "Rovinata mia reputazione"

Dopo essere stato licenziato a seguito della vicenda doping il bolognese esce allo scoperto e racconta la sua verità ma per l'azzurro solo un grazie

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha pagato lui per tutti. Giacomo Naldi, ormai ex fisioterapista di Sinner, licenziato dopo il caso Clostenobol assieme al preparatore atletico Umberto Ferrara, rompe il silenzio e racconta la sua verità con un post sui social.

Il caso Clostebol per Sinner

Dopo due anni di trionfi al fianco di Sinner la sua avventura è finita. Il fisioterapista bolognese, che in passato aveva lavorato anche con la Virtus Bologna, è finito nel ciclone travolto dal caso Clostebol, dopo essersi curato una ferita alla mano sinistra con il Trofodermin contenente la sostanza proibita ed entrando a contatto con Jannik Sinner provocandone la positività riscontrata a Indian Wells.

La rabbia di Naldi

Con un lungo post sul suo profilo Instagram nel cuore della notte, con alcune delle foto del team di Sinner di questi due anni, Naldi ha raccontato la sua versione: «È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media. Quest’ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro, sono pubblici. Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma».

Naldi vede però le due facce della medaglia: «Un anno e mezzo fa mi sono unito ad un gruppo di lavoro fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio. Con loro ho vissuto momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici, che ci hanno portato nella storia del tennis italiano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo grande team, consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più. Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta».

Il ringraziamento a Sinner

Infine i ringraziamenti: «Grazie Vagno (Vagnozzi), Darren (Cahill), Umbe (Ferrara, il preparatore atletico), Cipo (Cipolla, l’osteopata), è stato un viaggio bellissimo, una storia indimenticabile. Grazie Jannik e in bocca al lupo, per una grande carriera, sei un campione. Grazie anche ad Alex, Joseph, Larry, Pierre, Ruben e tutte le persone importanti per il team. Infine, grazie a tutte le persone che in questi giorni non hanno giudicato superficialmente». Firmato, Jack.

Naldi rompe il silenzio, fisioterapista Sinner distrutto: "Rovinata mia reputazione" Fonte: Getty

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