La gerarchia l’aveva spiattellata chiaramente Spalletti nel giorno più nero, dopo che Insigne aveva fallito due rigori di fila: “Ci vuole grande personalità per andare a tirare, dopo che ti hanno parato un rigore nella partita precedente. Insigne la dimostra sempre. Per me il prossimo rigore lo batte per primo Insigne, per secondo Lorenzo, per terzo il Capitano e per quarto il numero 24”. Una manifestazione di fiducia che ha caricato l’attaccante azzurro. Contro il Bologna la conferma: due rigori (un po’ discussi) a favore del Napoli e due reti di Insigne dal dischetto ma anche stavolta c’è stata una piccola polemica.
Osimhen avrebbe voluto battere il secondo rigore
In campo infatti si è visto che dopo il fischio dell’arbitro – che ha sanzionato col rigore la spinta su Osimhen in area bolognese – c’è stato un faccia a faccia tra l’attaccante nigeriano e il capitano. Il bomber (decisivo anche sul primo penalty quando ha indotto Medel a prenderla con la mano) avrebbe voluto battere il rigore che invece ha trasformato Insigne, e così alla fine ci è rimasto male. Tant’è che dopo la rete è tornato direttamente a centrocampo senza esultare con i compagni
Koulibaly ha calmato Osimhen durante la gara
A calmare le acque ci ha pensato però il vero leader del Napoli. Ovvero Kalidou Koulibaly che ha tirato per la maglia Osimhen dicendogli: “Ora vieni con me e non fare casini”. La vicenda si è conclusa ieri alla ripresa degli allenamenti. Insigne e Osimhen si sono parlati con serenità, anche perché questo non è mica il momento delle tensioni e delle questioni personali. Entrambi hanno esposto le loro ragioni e la polemica si è chiusa lì, senza tensioni.