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Napoli, segnali di pace tra Spalletti e De Laurentiis: i retroscena della cena

Il presidente De Laurentiis spinge per la conferma di Luciano Spalletti: nella cena con il tecnico toscano si è parlato di un ritocco dell’ingaggio e del prossimo mercato estivo

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il presidente De Laurentiis lancia una nuova offensiva: nel mirino la conferma di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli anche nella prossima stagione. Il presidente partenopeo ha detto sin dal primo minuto di aver trovato nel tecnico toscano il condottiero ideale per guidare la squadra e la vittoria dello scudetto ne è stata la conferma più bella e gradita.

De Laurentiis-Spalletti: una cena per farli incontrare

Come da migliore tradizione certi affari è meglio condurli a stomaco pieno. De Laurentiis lo sa bene e per questo piuttosto che fare affidamento sulle ormai famigerate “pec”, stavolta si è affidato alla tradizione di una cena, con la possibilità di un tu per tu con Luciano Spalletti per parlare del futuro, ovviamente con un occhio rivolto ancora al passato e alla straordinaria vittoria dello scudetto arrivata poco più di na settimana fa. Con il presidente ed il tecnico, immancabile anche la presenza di quello che a Napoli tutti conoscono come l’uomo dei contratti, Andrea Chiavelli, il vero braccio organizzativo del Napoli capace di mettere insieme i sogni con la più futile realtà.

Napoli, De Laurentiis e Spalletti: di mezzo il vil denaro

Nel corso della cena forse non si sarà parlato di denaro in senso stretto, con il presidente De Laurentiis che lo ha sempre ritenuto un “argomento volgare”, ma alla base di tutto resta sempre quello. Luciano Spalletti in questo momento è uno dei tecnici delle big del nostro campionato con l’ingaggio più basso con quel contratto da 2,8 milioni a stagione stipulato nel 2021. De Laurentiis sembra più che disponibile a firmare un prolungamento ed un adeguamento e adesso sta a Spalletti rilanciare le sue pretese.

Napoli, le ambizioni dopo la conquista dello scudetto

Nel caso uno dei luoghi comuni più abusati è “vincere è difficile, confermarsi ancora di più”, luogo comune abusato ma assolutamente fondato visto che il calcio italiano non ha più la forza economica di un tempo e che riuscire a fermare la fuga di talenti potrebbe essere impresa estremamente complicata. Il Napoli rischia di perdere pezzi: il primo potrebbe essere il difensore coreano Kim Min Jae, la clausola rescissoria presente nel suo contratto e valida per l’estero (sarà possibile esercitarla dal 1 al 15 luglio prossimi) lo manda in direzione Inghilterra con il Manchester United che sembra pronto a schiacciare “invia” sul bonifico da circa 60 milioni indirizzato al club partenopeo.

Discorso ancora più complicato quello che riguarda Victor Osimhen. Il presidente De Laurentiis ha confermato a più riprese di voler far di tutto per riuscire a tenersi stretto l’attaccante mascherato ma l’impresa si preannuncia quantomeno complicata. Dall’estero potrebbero arrivare proposte da urlo, di quelle che fanno girare la testa e rischiano di far capitolare: del resto si parla di una valutazione che balla intorno ai 150 milioni di euro. E anche al giocatore arriveranno proposte che non si possono rifiutare sotto il profilo dell’ingaggio. Con la posizione di Giuntoli traballante e sempre più sospinta in direzione Torino, il Napoli adesso deve programmare il futuro. Ingaggiare un nuovo direttore sportivo che riesca a fare ancora una volta il gioco di equilibrio tra competitività della squadra e un bilancio in ordine e tocca a Spalletti fare il resto: accettare la sfida e provare a fare un altro miracolo.

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