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Napoli, Spalletti parla del suo futuro e rivela il suo grande rimpianto

Il tecnico azzurro vuol prendersi la rivincita con la Cremonese dopo il ko in Coppa Italia ed allontana il pensiero della Champions

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Probabilmente la pensa come il baby attore De Leva, che a Sanremo ha chiesto al tifoso dell’Inter Amadeus se a -13 facesse freddo, ma Luciano Spalletti non lo sentirete mai cantare vittoria in anticipo. La sua forza è quella di mantenere sempre questo Napoli sul filo dei nervi, imponendo la cultura del carpe diem e di vivere di partita in partita. E quella di domani con la Cremonese di motivazioni ne porta una fresca fresca, quell’eliminazione dalla coppa Italia che ancora un po’ brucia visto l’autostrada per la finale che si sarebbe aperta passando il turno. Il pericolo potrebbe essere anche il pensiero della Champions imminente, visto che tra 10 giorni c’è la trasferta a Francoforte con l’Eintracht ma il tecnico azzurro non accetta alibi.

Napoli, Spalletti allontana il pensiero della Champions

In testa c’è solo la rivincita contro la Cremonese: “Non pensiamo alla Champions, ho troppi motivi per pensare alla partita di domani senza disperdere attenzioni o pensieri. Non abbiamo dimenticato che la Cremonese ci ha eliminato dalla coppa Italia ed abbiamo potuto constatare tutte le qualità che ha questa squadra”. Battere le piccole è il vero esame di maturità mostrato dal Napoli: “La Cremonese ha le caratteristiche che non si fa sfuggire mai di mano la gara, sanno difendersi, sanno ripartire con le giocate a terra ma per noi è una partita assolutamente da vincere anche se non è uno scontro diretto, noi punteremo al recupero palla alto, con aggressività e velocità”.

Napoli, Spalletti rimpiange ancora il ko in Coppa Italia

Spalletti continua: “Siamo rimasti male per l’eliminazione dalla coppa Italia, ci serviva per far vedere quanto son forti Zerbin, Gaetano – che diventerà uno dei più grandi centrocampisti in circolazione, deve giocare certo ma ci sono anche gli altri – Zedatka cui non ho dato spazio, sarebbe stata una competizione da attribuire a chi non avrebbe giocato le partite precedenti, serviva per un completamento di lavoro, abbiamo una rosa che – se stanno tutti bene – se lo può permettere di giocare qualche partita in più facendo anche qualcosa di diverso rispetto a quello che facciamo di solito. Invece non ci siamo più e ci girano ancora le scatole, domani c’è da mettere anche questo sul conto che dobbiamo presentargli”.

Napoli, Spalletti non parla del suo futuro

Sia a Salerno che a La Spezia il Napoli ha mostrato molta pazienza: “L’atteggiamento è stato giusto ma prima sblocchiamo le gare e meno ansia c’è, rischia di subentrare un po’ di nervosismo. Mi aspetto qualche verticalizzazione in più, qualche sforatura della loro difensiva in più rispetto alle altre partita”. Si parla del futuro del tecnico: “In questo momento il mio contratto è solo un minuscolo dettaglio all’interno di una grandissima occasione, se vogliamo crearci problemi allora parliamo del contratto mio, di quello dei giocatori. Per far bene il mio lavoro non ci si deve giudicare da soli, i meriti passano dalla qualità e dall’intelligenza dei giocatori. Questi ragazzi vi hanno dato poco cui aggrapparvi per le critiche, riuscire a creare questo clima che è ottimo sotto tutti gli aspetti è merito di tutti quelli che lavorano nel Napoli ma soprattutto dell’educazione del gruppo e di come si vivono lo spogliatoi e gli allenamenti, di come esulti per un gol in partitella postando la foto”

Napoli, Spalletti perde le staffe con un giornalista

Infine Spalletti, dopo aver ammesso di essere il primo a essere sorpreso per questi risultati ( “Non mi sarei aspettato di avere tanti punti di vantaggio in campionato e di aver giocato così bene in Europa”) s’arrabbia con un cronista quando gli si parla del futuro e del valore sociale che avrebbe uno scudetto: “Allora lei vuol crearci problemi? Non voglio sentir parlare di quanti punti servono, quanti no, chi parla di questo vuol crearci solo problemi. Ho letto che basta vincere 13 partite per vincere il campionato e chi ce la dà questa certezza di vincerle? Siete voi che volete crearci problemi, allora, in base a quello che ho detto prima”.

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