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Santoriello, nuovo video del pm dell'inchiesta Prisma: "Impossibile come la Juve che vince la Coppa Campioni"

Il secondo filmato, che risale ad anni addietro, è un estratto nel quale il magistrato dell'inchiesta Prisma che si abbandona a un paragone ironico che coinvolge la Juventus

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Sequenze di un passato che torna di stretta attualità, quello che sta emergendo sui social complice il minuzioso lavoro di ricerca effettuato dopo l’esplosione del caso Santoriello.

Quanto evidenziato nel primo video, estratto dal convegno del 14 giugno 2019, in cui il pm della procura di Torino, Ciro Santoriello, si abbandonava a espressioni quali “Odio la Juve” e ribadiva la propria fede calcistica troverebbe continuità in un nuovo filmato condiviso su twitter, all’indomani del corto circuito mediatico scaturito da quel documento.

Santoriello: un nuovo video sulla Juventus

Quindi a poche ore dalla pubblicazione di quel frammento, che abbiamo visto condiviso e rilanciato da Ju29ro sui propri account social, sarebbe riemerso dal passato recente un altro intervento sulla Juventus da parte del magistrato, pm della procura della Repubblica di Torino specializzato in reati finanziari che, già prima dell’inchiesta Prisma, avrebbe indagato sulla società. Da quel che sembra, a un ascolto attento del secondo video pubblicato a ripetizione su twitter, la sua sarebbe una battuta. Che ha, quale oggetto e soggetto della sua esternazione, la Juventus.

Nel contesto si parla di tutt’altro, Santoriello sta chiudendo un intervento in tema di diritto penale privato con riferimento alle società pubbliche, temi che lo vedono assai autorevole vista la formazione e la stessa carriera in magistratura, che lo ha condotto a ricoprire un incarico delicatissimo in seno alla procura torinese.

E nel formulare l’augurio di non essere insieme ad altri colleghi chiamato a parlare di questo argomento, lo definisce “un auspicio che è assolutamente irrealizzabile, al pari ad esempio della Juventus che vinca la coppa dei Campioni”.

Santoriello di nuovo al centro delle polemiche

Una metafora, un azzardo linguistico che, però, ha suscitato interesse altrettanto vivace da parte dei sostenitori bianconeri che hanno manifestato preoccupazione verso un giudice chiamato a un’alta funzione che, nel recente passato, ha esternato con tale disinvoltura certi contenuti proprio sul club sul trova è chiamato a coordinare un’inchiesta su reati che si sono rivelati di evidente gravità.

Certo, il tono rispetto al primo filmato è assai distante rispetto a quanto si è ascoltato:

“Io, lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo”, come si sente nel primo, controverso video.

La scelta possibile del pm Santoriello

Una nuova ondata di polemiche e di contestazioni, oltre che di interrogativi sull’opportunità che sia il pm a ricoprire un ruolo nell’inchiesta a carico proprio del club bianconero; su twitter il dibattito è apertissimo e non solo tra i tifosi.

Secondo la Repubblica, però, Santoriello potrebbe decidere di sua sponte di fare un passo indietro, dopo la bufera mediatica e social scaturita da quel video condiviso da Ju29ro e divenuto un caso di portata nazionale sul quale si è espresso pacatamente Lapo Elkann e che ha portato il ministro, come accennato, a una verifica. Il magistrato si dice “sereno”, in merito all’accaduto.

Santoriello Fonte: ANSA

Il giudice Santoriello in una rara immagine

Effetti social su altri due giudici

Un simile contenuto ha anche un effetto immediato, ovvero quello di rispolverare profili social o dichiarazioni di due avvocati napoletani, il giuslavorista Marcello de Luca Tamajo e l’amministrativista Vincenzo Maria Cesaro, entrambi componenti della prima sezione del Collegio di garanzia del Coni che avrà l’ultima parola sulla vicenda plusvalenze della Juventus e sui 15 punti di penalizzazioni inflitti alla società dalla Corte d’Appello federale. Si procederà a sezioni riunite, come di prassi in simili circostanze e a quanto risulta, i due avvocati non dovrebbero figurare tra i componenti del Collegio.

Santoriello, nuovo video del pm dell'inchiesta Prisma: "Impossibile come la Juve che vince la Coppa Campioni" Fonte: ANSA

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