In fondo alla curva le bandiere dell’Ucraina e gli appelli alla pace. Prima della partita le note di “Rinascerò, rinascerai”, la struggente canzone scritta da Roby Facchinetti per Bergamo e in memoria delle tantissime vittime del Covid che ha flagellato la città orobica. Poi però il match comincia e il clima di pace fa spazio, almeno per qualcuno, alla “solita” inciviltà. Nonostante gli appelli, le campagne, l’impegno di sensibilizzazione delle ultime settimane, è ancora razzismo in serie A. Gli ultimi, sconcertanti episodi in Atalanta-Napoli.
- Insulti e ululati dalla curva atalantina a Koulibaly
- Atalanta-Napoli, le scuse del sindaco di Bergamo
- Basta razzismo: l'indignazione viaggia sul web
Insulti e ululati dalla curva atalantina a Koulibaly
Al termine della partita, in particolare, alcuni ultrà nerazzurri si sono accaniti su Koulibaly, accompagnandone l’uscita dallo stadio con ululati scimmieschi e con un insulto chiaramente distinguibile in un video diventato virale sui social: “Bastardo, negro di m…”, con riconoscibilissima cadenza bergamasca. Vergognoso anche un cartello contenente una scritta che i tifosi del Napoli hanno trovato all’arrivo al Gewiss Stadium, una sorta di comitato d’accoglienza decisamente inopportuno: “Di accogliervi in Italia sono fiero, benvenuti colerosi dal continente nero”.
Atalanta-Napoli, le scuse del sindaco di Bergamo
Sulla questione è intervenuto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che alle 20 di ieri ha postato un messaggio di scuse dal proprio account ufficiale, a nome di tutti i bergamaschi sani: “Che vergogna gli insulti razzisti di alcuni tifosi dell‘Atalanta oggi allo stadio. I pochi che hanno urlato non ci rappresentano, ma riescono a farci fare una pessima figura. Le scuse mie e dei bergamaschi sani agli amici del Napoli“.
Basta razzismo: l’indignazione viaggia sul web
A migliaia i commenti al Tweet. “Lei è altra cosa, sindaco! E sicuramente tante persone della sua città la pensano come lei”, è il messaggio di Nicoletta. Ma c’è chi, come Maurizio, insiste: “Ho letto però di due razzi lanciati dai tifosi del Napoli in Curva Sud, ma non ho trovato scuse. Quella violenza impunita li rappresenta?”. E chi respinge le scuse, come Stefano: “Le vostre ipocrite stigmatizzazioni non servono a nulla. I quattro quinti dello stadio hanno urlato di tutto verso Koulibaly e i napoletani”. Mentre Tango13 è ormai disincatato: “Sento chiedere scusa da una vita ma niente cambia”.
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