Il suo argento sa di oro mancato ma, nonostante tutto, soddisfa e non poco le ambizioni della canoa che deve quest’orgoglio a Manfredi Rizza, nella canoa sprint 200 metri con una prova magistrale che ha lanciato sul podio olimpico questo ragazzo pavese.
Chi è Manfredi Rizza, argento nella canoa
Un uomo, un canoista che già aveva dimostrato a Rio la sua tempra di ragazzo determinato e dotato di una concentrazione inusuale: ingegnere meccanico e primo aviere dell’Aeronautica, il corpo militare che l’ha arruolato, si è distinto negli studi e non ha mai fatto forse davvero una scelta. La sua vita si è mostrata così, per quello che è: una costruzione di sacrifici, impegno e capacità di focalizzarsi sull’obiettivo.
Le dichiarazioni di Manfredi Rizza
Aveva promesso il podio ed ora è lì, secondo solo all’oro olimpico che aveva quasi agguantato.
“Ho tenuto duro, ma purtroppo c’era qualcuno più duro di me — ha spiegato Rizza —. Sono contento, ma ho un po’ di amaro in bocca per quei centesimi: questo è lo sport e sulla nostra distanza tutto si gioca sul filo degli attimi, io posso dire di aver dato il cento per cento”. Ed è un argento che ha richiesto una «programmazione quinquennale», come racconta Manfredi: “Quando ho chiuso la finale di Rio al sesto posto ho promesso a me stesso che avrei lavorato più duramente possibile per arrivarci. Aver raggiunto questo traguardo mi gratifica perché so che non sempre le cose vanno come si pensa. Sono fiero di me e delle persone che hanno lavorato con me”.
Instagram e i social di Rizza
Ora l’ingegnere, soprannominato Mampe, con un account Instagram non proprio da influencer con appena 3400 followers che osservano una vita di sport, disciplina e uscite in canoa si gode questa notorietà improvvisa e uno strappo da outsider che gioverà anche al movimento, ne siamo certi.
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