Che un episodio come quello occorso ieri a Sain Etienne per Argentina-Marocco, con cui si è aperto il torneo di calcio, possa accadere alle Olimpiadi lascia senza parole. Non è neanche immaginabile se si fosse verificato agli Europei o in una qualsiasi Lega europea. La partita di fatto è durata quasi tre ore e mezza: si credeva fosse finita in pareggio per 2-2 grazie al gol nel finale dell’argentino Medina dopo 16′ di recupero dal 90′ ma in quel momento è scoppiato il caos: i tifosi del Marocco hanno fatto invasione per andare a caccia dei giocatori argentini dopo l’esultanza rabbiosa sotto al loro settore, lanciando in campo oggetti (bicchieri, bottigliette ecc). La gara è stata interrotta e le squadre mandate negli spogliatoi con gli argentini convinti che fosse finita 2-2. Quando la situazione è tornata alla normalità con l’uscita dallo stadio di tutti i tifosi, ovvero due ore dopo, i giocatori sono stati invitati a rientrare in campo per effettuare 10′ di riscaldamento, aspettare l’ok dal Var (con l’italiano Valeri a seguire la situazione) per la rete del 2-2 e l’annullamento per fuorigioco del gol di Medina, poi per giocare gli ultimi tre minuti della gara a porte chiuse. Il match è terminato con la clamorosa sconfitta della Seleccion per 2-1.
- Lo sfogo del ct dell'Argentina
- Le proteste della Federcalcio
- Cosa è successo negli spogliatoi
- Chi è l'arbitro Nyberg
- Il commento di Luca Marelli
Lo sfogo del ct dell’Argentina
“È il circo più grande che abbia mai visto. Non succede nemmeno in un torneo di quartiere. L’immagine finale era patetica”, ha detto il ct Mascherano. “Insolito”, ha aggiunto Lionel Messi dopo la vacanza forzata dall’infortunio alla caviglia a Miami. “Sembrava una partita amatoriale, non professionistica. È stato imbarazzante e ci siamo sentiti usati e maltrattati”, ha detto Gerónimo Rulli della zona mista. “È un errore storico. Una cosa del genere non è mai accaduta. Né noi né il Marocco volevamo continuare. È impotente”, sono state le parole del capitano Nicolás Otamendi .
Le proteste della Federcalcio
Intorno a mezzanotte a Parigi, il presidente della federcalcio argentina Claudio Tapia ha chiesto attraverso i suoi social network che la commissione disciplinare della FIFA adotti “le misure regolamentari pertinenti e imponga una sanzione a chiunque o a chiunque corrisponda”. “È stato assurdo quello che abbiamo vissuto noi argentini. Aspettare quasi due ore negli spogliatoi affinché, dopo l’invasione del campo da gioco da parte degli spettatori marocchini e le violenze subite dalla delegazione argentina, con i nostri giocatori che sono dovuti uscire nuovamente per riscaldarsi e continuare a giocare una partita che avrebbe dovuto essere sospesa dall’arbitro principale, è davvero privo di significato e va contro le regole della competizione “, ha detto Tapia. Ma cosa è successo nello scandaloso Marocco-Argentina? Perché ci sono volute quasi due ore per decidere se il gioco continuasse o meno? Chi ha dato l’ordine di continuare?
Vale la pena chiarire che la FIFA è co-organizzatrice del torneo insieme al Comitato Olimpico Internazionale. Allo stesso modo, allo stadio Geoffroy-Guichard non è stato trovato nessun lavoratore identificato con l’acronimo FIFA riportato sui vestiti. “Il CIO ha l’ultima parola. La ripresa ha richiesto più tempo del previsto perché si è cercato di garantire che non ci fossero più tifosi nello stadio. La situazione era pesante “, hanno spiegato dalla casa madre del calcio mondiale.
Cosa è successo negli spogliatoi
Tutto il caos è scoppiato quando l’arbitro svedese Glenn Nyberg , che ha aggiunto 15 minuti esagerati al secondo tempo, è corso negli spogliatoi dopo che i marocchini sono entrati in campo. “È finita, è finita”, ha avvertito Thiago Almada quando è entrato nel tunnel arringando la sua squadra. Ciò che è accaduto nello spogliatoio – quasi due ore di totale incertezza – cambia a seconda di chi lo racconta . Quello di Mascherano non corrisponde a quanto dichiarato dalla FIFA. “Ci dicevano sempre che la partita era finita e che era terminata 2-2. So che ci sono state chiamate dalla FIFA. La nostra posizione era di non giocare più perché ci hanno lanciato un milione di cose. Da giocatore non è mai successo che in una partita di questo livello la sicurezza venisse meno sette volte”, ha detto l’allenatore. “Non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo. Se fosse stato fuorigioco, avrebbero dovuto stabilirlo velocemente. L’organizzazione ci ha detto che dovevamo uscire e giocare perché lo spettacolo doveva finire” ha spiegato Rulli.
Quando regnava solo confusione, sugli schermi giganti dello stadio è apparso un messaggio elettronico. “La vostra giornata è sospesa. Per favore, andate all’uscita più vicina”. Ma quello che è stato comunicato nella zona mista della stampa è un’altra cosa. “La partita è in ritardo. Riprenderà quando tutti se ne andranno, l’ultimo gol dell’Argentina verrà valutato dal VAR. Mancano 5 minuti”. I protagonisti sono poi scesi in campo per il riscaldamento. Si è ripreso senza tifosi e con non più di 20 giornalisti. Va al VAR Nyberg e annulla il pareggio di Medina per fuorigioco di Bruno Amione. Quelli del Marocco l’hanno festeggiato come un gol e l’eco è stata enorme nello stadio vuoto. Si giocano altri 3 minuti e l’arbitro fischia la fine. La beffa doppia per gli argentini arriva quando scoprono di essere stati anche derubati negli spogliatoi.
Chi è l’arbitro Nyberg
Ma chi è l’arbitro che ha autorizzato tutto questo? Nato a Sater nel 1988, Glenn Nyberg ha debuttato nel massimo campionato svedese nel 2013 ed è diventato successivamente arbitro Fifa nel 2016. Nell’estate del 2023 ha arbitrato la finale del Campionato Mondiale U20 giocata allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli e disputata tra Uruguay U20 e Italia U20, vinta dai giovani ragazzi uruguaiani. In Champions League sono 5 le partite seguite dallo svedese Nyberg. Tre in Europa League tra cui il Milan durante la trasferta a Praga contro lo Slavia, terminata 3-1 per gli uomini di Stefano Pioli e una in Conference. Era stato tra le rivelazioni arbitrali a Euro2024 dove aveva fatto bene tutte le volte in cui era stato chiamato in causa, chiudendo con la gara degli ottavi tra Francia e Belgio.
Il commento di Luca Marelli
Su Facebook arriva il commento dell’esperto di Dazn, Luca Marelli, che scrive poco dopo mezzanotte: “Argentina-Marocco, torneo olimpico. Quel che ho capito. Il gol al 105esimo minuto, per il 2-2 dell’Argentina, era ancora oggetto di check del VAR. In quei momenti è esploso un petardo vicino alla panchina dell’Argentina con conseguente sospensione della partita. Risultato finale 2-2, dunque? Manco per idea. Dopo un’ora e mezza circa di enorme confusione, è emerso che la rete del pareggio argentino doveva essere annullata per fuorigioco. Ma fosse finita qui. Un’ora e mezza dopo la sospensione della gara, i calciatori sono stati richiamati in campo per giocare gli ultimi istanti della partita che si è poi conclusa al 109esimo minuto. Giocatori che si erano già cambiati pensando che la gara fosse finita 2-2… Nel momento in cui scrivo, il risultato ufficiale riporta la vittoria del Marocco sull’Argentina per 2-1 ma, a questo punto, non si possono escludere ulteriori sorprese. Insomma, un bel pasticcio per iniziare queste Olimpiadi di Parigi…Il VAR c’entra decisamente poco, al limite c’è da discutere su Nyberg che non ha comunicato quanto stava accadendo. Il VAR ha agito come doveva, annullando una rete irregolare”.