L’Atletico Madrid resta imbattuto e conquista il primo posto nel girone di Champions League grazie alla vittoria contro la Lazio. Griezmann e Lino si prendono la scena, con due prestazioni d’autore. I biancocelesti entrano in campo con poca voglia di fare l’impresa. Risultato? Un secondo posto quasi da copione. La squadra di Sarri vola lo stesso agli ottavi e può esultare, ma per fare il salto di qualità serviranno altre prestazioni contro avversari di questo livello.
- Atletico Madrid-Lazio, la chiave della partita
- Lazio, cosa ha funzionato
- Lazio, cosa non funzionato
- Le pagelle della Lazio
- Top e Flop dell'Atletico Madrid
- Atletico Madrid-Lazio 2-0, il tabellino
Atletico Madrid-Lazio, la chiave della partita
Simeone schiera i colchoneros con un modulo ibrido, che varia tra il 4-4-1-1 e il 3-5-2 con De Paul a fare da pendolo sulla destra. Gli spagnoli non danno punti di riferimenti e partono con il “falso nove” Correa. La Lazio risponde con il solito 4-3-3, con Vecino a fare da vertice basso. I biancocelesti pagano l’inizio di partita e vanno sotto al 6′: l’Atletico Madrid recupera un pallone sulla metà campo, Lino vince un contrasto con Marusic e serve Griezmann, bravo di destro a fare centro.
La squadra di Sarri dopo dieci minuti entra in partita e mette in moto Zaccagni, che con i suoi movimenti dentro il campo mette in difficoltà la difesa rivale. Al 38′ è però il Var a salvare gli italiani: l’arbitro annulla il gol di Hermoso con l’aiuto del monitor, punita la posizione di fuorigioco dell’esterno brasiliano. La ripresa inizia come una sorta di deja-vu con i padroni di casa che approcciano bene e segnano la rete del raddoppio con Lino, che di destro spedisce il pallone sotto l’incrocio. Gli spagnoli gestiscono fino al triplice fischio.
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Lazio, cosa ha funzionato
Il passaggio aritmetico del gruppo ha inciso in negativo sulla Lazio, che è entrata poco feroce in campo. Difficile trovare cose positive, forse la prova dei due centrali, che nonostante i due gol subiti hanno tenuto bene la linea. Il resto è da rivedere e Sarri dovrà farlo subito, visto che la prossima gara in Serie A sarà contro l’Inter.
Lazio, cosa non funzionato
I terzini hanno sofferto molto le avanzate degli esterni avversari, soprattutto di Lino sulla sinistra. Spesso i movimenti di De Paul ad allargarsi hanno sfasato la linea di centrocampo biancoceleste, liberando spazio per gli inserimenti dentro il campo. In fase offensiva invece gli attaccanti non hanno inciso, soprattutto Immobile imbrigliato dai difensori dell’Atletico Madrid. Poca intensità e attenzione. In Champions League non te lo puoi permettere.
Le pagelle della Lazio
- Provedel 6: Non può nulla sul gol subito. Guida la difesa e tiene alta la soglia dell’attenzione.
- Marusic 5: All’appello della Champions risponde presente, ma poi come tanti studenti in classe durante una lezione noiosa è distratto. Lino lo salta spesso e dalla sua parte nasce il gol del vantaggio.
- Casale 6: Guida bene la difesa, nonostante la poca esperienza in Europa. Soffre un po’ sui tagli in velocità, ma non ha colpe sui gol.
- Gila 6: Si fa trovare pronto e spesso recupera palloni vaganti in area. Non domina, ma non subisce tanto.
- Hysaj 5.5: Nel vocabolario di Sarri i terzini dovrebbe spingere. Lui non lo fa mai, prova a tenere a bada De Paul, Molina e anche Griezmann quando si allarga, ma non ci riesce.
- Guendouzi 6: Le sue impronte in campo si notano. Si inserisce spesso e cerca di dare una scossa, ma in pochi lo seguono.
- Vecino 5.5: La geometria e la raffinatezza non sono il suo forte, è più abituato a strappare e a rompere il gioco. La palla viaggia piano, troppo, quasi in slow motion.
- Luis Alberto 5.5: In questi palcoscenici servirebbe il colpo del maestro, ma questa volta non nasconde nulla nel cilindro e incide poco o quasi per niente.
- Pedro 5.5: Si fa notare una sola volta con un’azione personale. Nei restanti minuti si isola troppo e non riesce ad aiutare il sofferente Marusic contro lo scatenato Lino.
- Immobile 5: Prende tante botte, si sacrifica, corre, ma il suo compito è fare gol o contribuire. Finisce nella morsa dei tre difensori e non riesce a liberarsi.
- Zaccagni 6: È il più vivo nel tridente biancoceleste. Si accende a tratti e quando si accentra manda in tilt la difesa, costretta a raddoppiarlo. Non è concreto negli ultimi metri e non riesce a trovare la ciliegina per una torta, che resta buona, ma anonima.
- Felipe Anderson 6.5: Entra bene in partita, salta spesso l’uomo e costringe Hermoso a usare la cattive.
- Lazzari 5.5: Il copione non cambia e dalle sue parti ha un motorino da fermare. Ci riesce poco.
- Kamada 6: Il suo ingresso non sposta nulla, non sbaglia e non punisce.
- Castellanos 6: Dialoga bene con i compagni e arriva anche al tiro, ma le sue conclusioni sono troppo deboli.
Top e Flop dell’Atletico Madrid
- Lino 7: Si impossessa della corsa di sinistra, come Verstappen in un qualsiasi Gran Premio. Brucia sempre Marusic, regala a Griezmann il pallone del vantaggio e poi si toglie la soddisfazione del gol.
- Griezmann 7: Brilla e riflette la sua luce su tutti gli altri. Sembra Di Caprio in “Prova a prendermi”, con gli avversari che interpretano Tom Hanks. Il finale qui è più scontato, con Simeone che gli concede riposo a dine primo tempo e fa un favore a tutti.
- De Paul 6.5: Il suo dinamismo fa la differenza e mette in tilt la linee della Lazio. Alcune volte al centro, altre a destra, ovunque.
- Hermoso 6.5: È uno degli uomini chiave del match. Si allarga per favorire una costruzione a 4 e stringe con i tempi giusti per compattarsi a 3. Fa entrambe le fasi con qualità.
Atletico Madrid-Lazio 2-0, il tabellino
ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Savic (Azpilicueta 67′), Gimenez (Soyuncu 46′), Hermoso; Molina, De Paul, Witsel (Koke 63′), Saul Niguez, Lino; Griezmann (Depay 46′), Correa (Morata 63′). A disposizione: Grbic, Gomis,, Marcos Llorente, Galan, Reinildo, Riquelme, Gismera. Allenatore: Simeone.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic (Lazzari 58′), Casale, Gila, Hysaj (Pellegrini 71′); Guendouzi, Vecino, Luis Alberto (Kamada 64′); Pedro (Felipe Anderson 58′), Immobile (Castellanos 64′), Zaccagni. A disposizione: Sepe, Magro, Dutu, Cataldi. Allenatore: Sarri
Marcatori: Griezmann 6′, Lino 51′
Arbitro: Serdar Gözübüyük
Ammoniti: Pedro, Gimenez, Marusic, Guendouzi
Espulsi: /