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Pagelle di Milan-Lazio 2-0: Leao è devastante, Pulisic letale. Disastro biancoceleste

Top e flop della partita Milan-Lazio, valevole per la 7° giornata di serie A 2023/2024: Adli è una conferma, Reijnders da applausi. Si salva solo Provedel tra gli ospiti

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Un ottimo Milan si aggiudica il big match di San Siro contro la Lazio valevole per la settima giornata di campionato. A decidere la gara nella Scala del calcio sono le reti di Pulisic, che si conferma letale in zona gol, e Okafor. Ancora una volta sugli scudi Adli, Provedel evita un passivo peggiore ai biancocelesti. Le pagelle dei ventidue in campo, i top e i flop, la chiave della partita e il voto all’arbitro nella nostra analisi.

Milan-Lazio, la chiave della partita

Le due squadre si dispongono a specchio col 4-3-3, con due conferme importanti in cabina di regia: Pioli concede di nuovo fiducia ad Adli dopo l’ottima prova di Cagliari; Sarri punta ancora su Rovella. Il tecnico biancoceleste sorprende, però, in attacco: non c’è Ciro Immobile, fermato da un affaticamento, al suo pasto l’ex Girona Castellanos. Nel primo tempo la partita non si sblocca, ma i ritmi sono frenetici, intensi e le occasioni non mancano. La Lazio punta tutto sulle ripartenze, il Milan sbatte contro Provedel, che nel finale del primo tempo si esalta su Giroud.

Rivivi tutte le emozioni di Milan-Lazio

Nella ripresa i rossoneri tornato in campo con una ferocia ancora maggiore, mettendo così all’angolo i capitolini. Il gol è nell’aria e arriva al minuto 60′ con Pulisic abile a sfruttare un assist delizioso di Leao. C’è solo il Milan che continua a macinare gioco contro una Lazio in evidente difficoltà. Sarri prova a gettare nella mischia anche il malconcio Immobile, ma non c’è nulla da fare. Nel finale il raddoppio di Okafor su un altro assist meraviglioso dell’incontenibile Leao.

Milan, cosa ha funzionato

Si vede che i calciatori seguono le indicazioni di Pioli. Intensità e applicazione, queste le armi di un Milan che è già squadra nonostante la rivoluzione estiva. L’oggetto misterioso Adli è di fatto diventato una certezza in meno di 180 minuti e Leao è un pericolo costante sulla corsia mancina. Pulisic si conferma calciatore con il gol nel dna.

Milan, cosa non ha funzionato

In una serata praticamente perfetta è difficile individuare cosa non ha funzionato. Soffermiamoci sul primo tempo: se c’è un appunto che si può muovere all’undici di Pioli è il fatto che alcune volte sia mancato il fatidico ultimo passaggio. Ma le partite durano 90 minuti e nel secondo tempo il Milan ha impartito una lezione di calcio agli avversari.

Le pagelle del Milan

  • Maignan 6: La Lazio prova a colpire in contropiede, senza tuttavia mai impegnare il francese.
  • Calabria 6: Riesce a contenere Zaccagni senza andare in sofferenza. Florenzi (6 dal 70′: Una chiusura in scivolata provvidenziale).
  • Kjaer 6: Il danese soffre la vivacità di Castellanos. Ma se la cava d’esperienza.
  • Tomori 6,5: L’ex Chelsea sta tornando sui suoi livelli: prestazione senza sbavature.
  • Hernandez 6: Spinge meno del solito, ma dalle sue parti ha un cliente scomodo come Felipe Anderson per cui non può permettersi di concedere troppo campo all’avversario.
  • Loftus-Cheek 6: Si arrende dopo 28′ per un problema muscolare. Musah (6,5 dal 28′: Si sovrappone sulla destra creando un asse a stelle strisce con Pulisic. Da un suo cross arriva l’occasione migliore del Milan nei primi 45 minuti di gioco. Va anche vicino al gol).
  • Adli 7: Calciatore di qualità sì, ma anche di sostanza. Quando il gioco si fa duro, l’ex Bordeaux non si tira certo indietro. Timbra il cartellino nell’azione del gol di Pulisic: sempre presente. Per la serie “Scusate il ritardo”. Pobega (sv dal 70′).
  • Reijnders 7: Non sempre lucido nel primo tempo, l’olandese. Una sua palla persa, infatti, rischia di spianare la strada alla Lazio. Centra un palo a porta vuota, ma con una magia da posizione defilata. Cresce a dismisura nella ripresa, quando si avvicina al tridente d’attacco e risulta tra i migliori in campo.
  • Pulisic 7: Sulla destra il Milan parla americano, dialogando bene con il connazionale Musah. Ha il merito di sbloccare il match facendo esplodere di gioia il Meazza. Meritata la standing ovation al momento del cambio. Chukwueze (sv dall’82’).
  • Giroud 6: Nel primo tempo non lo si vede quasi mai, poi – pochi istanti prima dell’intervallo – ecco il graffio del campione. Ma Provedel gli nega la gioia del gol. Okafor (6,5 dal 70′: Secondo gol consecutivo per l’ex Salisburgo).
  • Leão 7,5: Si accende sulla distanza. Sul finire del primo tempo decide di complicare la domenica di Marusic schiacciando il piede sull’acceleratore. Un cioccolatino l’assist – il secondo della stagione – per Pulisic. Si ripete nel finale per Okafor.

Le pagelle della Lazio

  • Provedel 6,5: Alza la saracinesca prima su Leao e poi su Giroud. Preso in controtempo da Pulisic, può nulla sulla rete del Milan. Attento anche su Musah.
  • Marušić 5: Parte bene, ma quando Leao inizia a fare il Leao per il serbo sono dolori.
  • Casale 5: Nel secondo tempo i calciatori del Milan arrivano da tutte le parti ed è sofferenza vera. Come in occasione del raddoppio di Okafor.
  • Romagnoli 5: Il grande ex di turno vive un incubo nei secondi 45 minuti di gioco.
  • Hysaj 5,5: Preso nel mezzo da Pulisic e Musah va in confusione.
  • Guendouzi 5,5: L’ex Arsenal e Marsiglia non sembra ancora a suo agio nello scacchiere tattico di Sarri. Lo si nota più per la capigliatura che per le sue giocate: distratto. Kamada (5,5 dal 67′).
  • Rovella 5,5: A differenza di Adli, non illumina la manovra. Vecino (6 dal 67′).
  • Luis Alberto 5: Mago senza bacchetta nella Scala del calcio. S’impappina su un contropiede potenzialmente letale dopo una ripartenza griffata Zaccagni. Manca la sua qualità.
  • Zaccagni 5: Vale lo stesso discorso fatto per Luis Alberto: è uno degli elementi di punta della Lazio. Se viene meno lui, viene meno anche la Lazio. Isaken (sv dall’82’).
  • Castellanos 5,5: Inizia bene, ma poi sparisce col passare dei minuti. Immobile (sv dal 75′).
  • Felipe Anderson 5,5: Spreca un’ottima opportunità dopo 13′ minuti sparando sull’esterno della rete, dopo che Kjaer e Tomori gli avevano spalancato un’autostrada. Quando il Milan sale di ritmo, lì davanti latita. Pedro (sv dal 75′: segna un gol da urlo, ma è annullato).

Top e flop di Milan-Lazio

Top

Leao, Adli e Pulisic (Milan): I tre giocatori chiave di Pioli. Ma una nota di merito va attribuita ad Adli, per un anno rimasto ai margini e, ora, improvvisamente fondamentale.

Provedel (Lazio): Se non fosse stato per i suoi interventi, la Lazio avrebbe subito una goleada.

Flop

Luis Alberto e Zaccagni (Lazio): Tutta la Lazio è sparita nella ripresa, ma loro due sono i giocatori simbolo di questa squadra. Quelli chiamati a fare la differenza.

La pagella dell’arbitro

La partita è energica, di quelle toste. Con tanti scontri ai limiti a centrocampo. Ma Massa tiene bene le redini del match. Promosso: 6,5.

Il tabellino di Milan-Lazio

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria (70′ Florenzi), Kjaer, Tomori, Hernandez; Loftus-Cheek (28′ Musah), Adli (70′ Pobega), Reijnders; Pulisic (82′ Chukwueze), Giroud (70′ Okafor), Leão. A disp.: Mirante, Sportiello; Bartesaghi, Pellegrino, Thiaw; Romero; Jović, Okafor. All.: Pioli.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marušić, Casale, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi (67′ Kamada), Rovella (67′ Vecino), Luis Alberto; Zaccagni (82′ Isaksen), Castellanos (75′ Immobile), Anderson (75′ Pedro). A disp.: Sepe, Mandas; Gila, Lazzari, Patric, Pellegrini; Cataldi. All.: Sarri.

Arbitro: Massa di Imperia

Ammoniti: Marusic, Romagnoli, Leao, Theo Hernandez, Maignan

Marcatori: 60′ Pulisic, 88′ Okafor

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