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Milan, Adli da oggetto misterioso a faro: il retroscena di mercato e cosa è cambiato

Funziona Adli nel ruolo inedito da regista anche se per essere titolare giocherebbe in qualsiasi posizione. Tutte le curiosità e aneddoti sul francese

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Yacine Adli, il centrocampista francese classe 2000 del Milan, ha recentemente conquistato l’ammirazione di tutti dopo la sua prestazione nella vittoriosa trasferta contro il Cagliari. Titolare dopo quasi un anno, Adli è stato elogiato da Stefano Pioli, dai tifosi e anche dall’ex allenatore Paulo Sousa, che ha paragonato il suo stile di gioco a quello di Zinedine Zidane.

Adli: “Per fare il titolare nel Milan giocherei anche come terzino”

Contro il Cagliari Adli è stato schierato in un ruolo insolito, come regista al posto dell’infortunato Krunic, ma ha dimostrato di poter fare la differenza contribuendo a due dei tre gol segnati dal Milan. Questa performance ha aiutato i rossoneri a raggiungere l’Inter in testa alla classifica di Serie A.

Le sue parole, al termine della gara contro il Cagliari, raccontano il periodo difficile del centrocampista, lontano dal campo e la sua gratitudine per la maglia rossonera:

“Aspettavo questa serata, ho dato tutto per vivere un momento come questo, ho dimostrato di poter aiutare la squadra. Ho iniziato da centrale, ma per questa società giocherei anche da terzino. Ho passato pochissimo tempo in campo, sono stati momenti durissimi, volevo giocare come tutti. Ma ora sono felice e spero che questo sia soltanto l’inizio…”

Adli dal Bordeaux al Milan e i suoi inizi difficili in rossonero

Adli, arrivato al Milan nell’estate del 2022 dal Bordeaux per 10 milioni di euro, aveva avuto poche occasioni di giocare prima di questa partita. La sua ultima presenza da titolare risaliva a quasi un anno fa: era il 16 ottobre 2022, 2-1 del Milan a Verona. Poi 7 minuti a Firenze e soli 19 a La Spezia in sette mesi.

Ma per i tifosi rossoneri Adli era già di casa, da sempre apprezzato nonostante lo scarsissimo, quasi irrisorio minutaggio della precedente stagione. Destinato a partire già questa estate (all’ Eintracht o Siviglia), ha deciso poi di rimanere come vice Krunic e legarsi ancora di più al Milan.

E c’è un retroscena legato al ritiro, raccontato da lui stesso : «A inizio ritiro Pioli mi disse che quest’anno avremmo cambiato sistema di gioco e per me gli spazi non ci sarebbero stati. Tomori allora mi chiese: cosa pensi di fare? Gli risposi: resto e vedrai che alla fine gioco».

Yacine Adli è uno dei rari giocatori che si prendono sempre il tempo di fermarsi all’uscita da Milanello, circondato da giovani tifosi desiderosi di ottenere autografi e scattare selfie. Ogni tanto, qualcuno gli ha chiesto di restare, e lui ha risposto con un sorriso, continuando a mettere la sua firma sui palloni. Per i tifosi? “Uno di noi”.

Adli, il suo forte legame al mondo Milan e quella cena con Pioli

Lo scorso anno, dopo una stagione passata lontano dai riflettori, ha organizzato una cena presso la sua abitazione invitando l’intera squadra, compreso il suo allenatore Pioli. Questo dimostra quanto Adli, 23 anni, sia profondamente legato all’ambiente rossonero e quanto desideri rimanere parte di esso, anche se non è sempre in campo.

Yacine nasce come fantasista con licenza di inventare, ogni tanto a Bordeaux ha fatto anche l’esterno, ma pur di restare in rossonero ha scelto di imparare la regia e, ad un anno di distanza dal suo esordio da titolare, è stato pronto ad esprimersi al meglio in questa nuova posizione da regista di centrocampo.

Tutte le curiosità, passioni e gli idoli del rossonero Yacine Adli

Adli ha due idoli nel mondo del calcio, Juninho e soprattutto Zinedine Zidane, con cui ha condiviso l’esperienza al Bordeaux. Paulo Sousa, che lo ha allenato in Francia, ha lodato le sue qualità tecniche e lo ha paragonato a Zidane per la creatività e la qualità tecnica. Fuori dal campo, Adli ha dimostrato di avere diverse passioni, tra cui la musica. È abile nel suonare il pianoforte e ha persino registrato un video su YouTube in cui suona e canta “Bella Ciao”. Prima di scegliere il calcio come professione, ha praticato vari sport, tra cui scacchi, nuoto e judo.

La sua famiglia, originaria dell’Algeria, è unita e ricca di talento. Adli è cresciuto a Villejuif, un sobborgo di Parigi. I suoi genitori gli hanno da sempre insegnato il valore della formazione e dell’impegno. Sua sorella studia marketing, uno dei suoi fratelli si è laureato in Economia e un altro aspira a diventare un agente sportivo.

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