Milan-Roma 2-2, partita riaccesa nel finale dopo che i rossoneri avevano blindato il risultato. Il colpo di testa di Kalulu sblocca la gara al 30′ del primo tempo, non esente da colpe Rui Patricio, e legittima l’ottimo primo tempo dei rossoneri che fanno la partita e mettono in difficoltà i giallorossi, costretti al fallo sistematico (tre ammonizioni in 31′ per gli ospiti: Celik, Cristante e Zalewski).
Nella ripresa il raddoppio di Pobega al 32′: assist di Leao, perfetto l’inserimento del neoentrato. Finale concitato: la Roma accorcia al 43′ con Ibanez e prova a rimetterla in parità. Ci riesce al 49′ con Abraham: posto giusto e momento giusto. Incredibile rimonta giallorossa.
- San Siro celebra Gianluca Vialli: lungo silenzio, lunghissimo applauso
- Milan-Roma 2-2: Mourinho squalificato, in panchina Foti
- Milan-Roma 2-2: gli highlights dei gol
- Le pagelle del Milan: Kalulu e Pobega illudono
- Le pagelle della Roma: Abraham predica nel deserto
- La pagella dell’arbitro: Massa se la cava
- Serie A: la classifica dopo 17 giornate
- Serie A 2022/203 il calendario del Milan
- Serie A 2022/23 il calendario della Roma
San Siro celebra Gianluca Vialli: lungo silenzio, lunghissimo applauso
Scrivi Milan-Roma ma leggi Gianluca Vialli, almeno nei minuti che hanno preceduto il fischio di inizio: toccante il ricordo riservato da San Siro a Stradivialli, cui la Scala del calcio ha regalato un tributo sentito, partecipato, vissuto.
Anche al Meazza, Vialli ha scritto pagine di storia calcistica personale e generale, si è consacrato, ha strappato emozioni: lo ha fatto (prima di legarsi alla Nazionale italiana) sempre da avversario di Inter e Milan però, come accade ai più forti e leali avversari che pure hanno generato sofferenze sportive indelebili, valore e prestigio sono un riconoscimento garantito e necessario.
Dopo, solo dopo il lungo silenzio e il lunghissimo applauso, Milan-Roma è tornata a essere Milan-Roma.
Milan-Roma 2-2: Mourinho squalificato, in panchina Foti
Senza Josè Mourinho (al suo posto in panchina c’era Salvatore Foti), che ha scontato la seconda delle due giornate di squalifica rimediate dopo Roma-Torino, e dopo l’assurda e folle rissa in autostrada di una frangia dei suoi pseudo-tifosi contro altre centinaia di pseudo-tifosi del Napoli, la Roma ha provato a tenere testa a un Milan con i cerotti: Stefano Pioli privato del portiere titolare ma, oltre a Mike Maignan, ai rossoneri mancavano anche Kjaer, Ballo-Toure, Florenzi, Krunic, Messias, Origi, Rebic e Ibrahimovic.
Una sola punta centrale, Giroud e Abraham: per i rossoneri tre a supporto, ovvero Saelemaekers, Diaz e Leao, mentre i capitolini si sono affidati alla coppia formata da Dybala e Zaniolo. Entrambi gli undici a trazione offensiva ma è solo il Milan a giocare, di squadra e sfruttando le individualità. Roma in balia dei padroni di casa: manovra fluida, trame corali, continui inserimenti e pressing costante. Poi, l’incredibile epilogo finale: la Roma acciuffa il pari nei minuti di recupero.
Milan-Roma 2-2: gli highlights dei gol
Al 31′ la rete di Kalulu. Sugli sviluppi di un corner battuto da Tonali, il difensore si libera della marcatura di Ibanez e insacca di testa.
Al 32′ della ripresa la rete di Pobega. Leao si accentra bene e serve il neoentrato, che fulmina Rui Patricio con un piazzato preciso sul palo lontano.
Al 43′ della ripresa la rete di Ibañez per il definitivo 2-1. Sul calcio d’angolo battuto da Pellegrini, Ibañez svetta più in alto di tutti e trafigge Tatarusanu.
Al 49′ della ripresa la rete di Abraham. Sull’ennesima palla inattiva, Tatarusanu respinge il colpo di testa tentato da Matic salvo poi incassare la rete della punta a pochi passi dalla porta.
Milan-Roma 2-2 diretta testuale della partita
Le pagelle del Milan: Kalulu e Pobega illudono
- Tatarusanu 5,5: non è chiamato a grandi interventi – nel primo tempo, a dirla tutta, nemmeno a quelli minimi – eppure non trasmette sicurezza e, nelle poche volte che il reparto offensivo ospite ha provato ad avvicinarsi dalle sue parti, è parso incerto nella gestione degli episodi.
- Calabria 6: tutto troppo facile contro una Roma che rinuncia a giocare per 45′ e Calabria, nella possibilità di dare man forte anche in fase di costruzione, è forse quello che soffre di più le sortite ospiti, di Zalewski soprattutto.
- Tomori 6,5: dalle sue parti non si passa, è una diga. Non disdegna le sortite offensive, è una certezza. Granitico fino agli 8′ finali. Dove è accaduto l’incredibile.
- Kalulu 7: la classe c’è ed è sopraffina, la si vede in maniera nitida negli anticipi – non ne sbaglia uno. Poi, decide di dare lustro anche al senso del gol e lo fa con la specialità della casa: il colpo di testa sui calci da fermo. Prezioso, di valore, uno champagne. L’harakiri finale della squadra vanifica il gettone di presenza che aveva sbloccato il punteggio.
- Hernandez 6,5: a tratti straripante, si prende la fascia, se la fa tutta in ambo i sensi di marcia e non la molla. Contribuisce allo splendido gioco corale dei rossoneri con le capacità di impostazione e di inserimento, è vivo in fase di contenimento.
- Bennacer 7: fa il metronomo, detta i tempi, non è spettacolare ma gli va riconosciuta una concretezza esemplare.
- Tonali 7: parte forte, solita grinta e tanta qualità. Entra a supporto dei tre della tre quarti e non disdegna la conclusione. C’è anche il suo piede in occasione del vantaggio, poi è il solito trascinatore cui i compagni si aggrappano per non smettere di pressare nemmeno a risultato acquisito. Il finale rovinoso non può scalfirne la prestazione.
- Saelemaekers 6,5: mobile, dinamico, veloce, preciso e altrettanto disciplinato. Fa molta attenzione a rispettare i dettami di Pioli sul piano tattico: è un po’ condizionato ma garantisce un contributo preziosissimo alla squadra.
- Diaz 6: gioca di sciabola e fioretto, a testa alta, sempre nel vivo della manovra. A volte potrebbe ma non fa, altre vorrebbe ma non può però la sensazione è che col pallone tra i piedi possa creare pericoli.
- dal 25′ st Pobega 7: entra e fa tutto alla perfezione. Un formato Magnum: lo conservi per le occasioni in cui non puoi sfigurare. E non sfiguri.
- Leao 6: partita solo a tratti sufficienti, aiuta la squadra ma manca lo spunto personale che gli consenta di acquistare fiducia presto. Deve macinare e carburare, il campo bagnato non pare agevolarlo. Anche quando è la copia sbiadita del calciatore che sa fare la differenza, riesce però a mettere lo zampino nel gol del raddoppio rossonero che di fatto archivia la pratica.
- Giroud 5,5: ci sono lunghi minuti in cui brancola nel buio, non riesce a entrare in partita ma ha la solita capacità di far salire – e rifiatare – la squadra quando serve. Evidentemente a corto di fiato. Sembra sgasato. Non sufficiente.
- All. Pioli 6,5: continua a fare di necessità virtù e, ogni volta, l’asticella di quanto è bravo si sposta mezzo metro più in là. Anche stasera non sbaglia la formazione, però non convincono i cambi che non sono la causa della sconfitta ma hanno privato i rossoneri di qualche certezza.
Le pagelle della Roma: Abraham predica nel deserto
- Rui Patricio 5: ha responsabilità sul vantaggio del Milan, mezzo gol sulla coscienza. Prima e dopo la rete di Kalulu gestisce molto bene le situazioni più difficili ma mostra qualche incertezza in quelle di più semplice amministrazione. Non è la sua serata migliore.
- Mancini 5,5: soffre di reparto ma è tra i più solidi della retroguardia giallorossa. Fatica, come i compagni, nei passaggi da uomo a zona e gli tocca fare gli straordinari per tenere a bada le incursioni milaniste.
- Smalling 6: ha provato fino all’ultimo a caricarsi il reparto sulle spalle e cercare di tenere testa all’avanti rossonero. Non molla mai, non cede un centimetro, non rinuncia a un contrasto. Generoso.
- Ibanez 6: Kalulu lo salta, incorna e segna. La sua partita è condizionata dall’episodio da cui non riesce a riprendersi ma neppure prima del vantaggio rossonero aveva dati segni di tenuta. Ripresa in crescendo, mezzo punto in più per il gol.
- Celik 5,5: mette fisicità, grinta, cattiveria agonistica e si fa sentire quando conta dare un segnale ai compagni. Paga tuttavia la serata negativa di un reparto, quello di mediana, non all’altezza degli avversari.
- Cristante 5,5: non riesce a incidere e manca nella necessità di fare da collante tra i reparti. Senza la sua lucidità in fase di creazione e ripartenza, tutta la squadra risente di una “zoppia” d’impostazione che non aiuta a lanciare i trequartisti né la punta.
- Pellegrini 6: tanta quantità, si danna e macina chilometri. Non è la serata per provare a incidere in attacco, si dedica con abnegazione al lavoro sporchissimo.
- Zalewski 6: nel primo tempo è tra i pochi giallorossi a salvarsi e conserva lo stesso vigore atletico fino al triplice fischio.
- Dybala 5,5: quando il pallone non gli arriva, arretra per andare a prenderlo ma è un Dybala troppo leggero ed evanescente per impensierire la retroguardia rossonera. Ci mette volontà, non basta per raggiungere la sufficienza.
- Zaniolo 5: non pervenuto, irritante, poco funzionale. Il peggiore in campo e non è un bel segnale visto che le prestazioni di uno dei talenti più attesi da Roberto Mancini continuano a non spiccare.
- Abraham 7: serata non positiva come quella dei compagni di reparto, con l’attenuante che di professione fa la prima punta della Roma e non riceve un pallone giocabile che sia uno. Altre volte ci ha messo del suo per affossare la sua squadra, non stasera. Predica poco, lo fa in mezzo al deserto. Ci crede fino alla fine: il gol è un premio meritato per lui, meno per la Roma.
- All. Foti (Mourinho squalificato) 5,5: voto a Foti come quando parli a nuora perché suocera intenda. In realtà il voto è allo Special One: squadra troppo brutta per essere vera. Il pareggio a San Siro, rimediato così, è tantissima roba. La Roma non ha fatto nulla per meritare qualcosa di più della sconfitta e si ritrova a festeggiare un pareggio che ha il sapore della vittoria.
La pagella dell’arbitro: Massa se la cava
Massa 6,5: gara in pugno. Elargisce cartellini al momento giusto, non ha sviste e conserva con i calciatori un rapporto dialogico che contribuisce a non appesantire il clima.
Serie A: la classifica dopo 17 giornate
Lo scontro diretto al vertice tra Milan e Roma ha archiviato la diciassettesima giornata delle big – non il turno completo della massima serie che ha in calendario domani i due posticipi Verona-Cremonese e Bologna-Atalanta – e decretato un turno favorevole alla capolista Napoli, che torna al successo e firma la prima vittoria stagionale dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter. Mezza beffa per i nerazzurri a Monza: brianzoli capaci di costringere al pari il Biscione con un gol nel recupero.
La Juventus impone la legge del corto muso di Allegri anche contro l’Udinese e firma l’ottava sinfonia consecutiva (27 punti nelle ultime dieci partite per i bianconeri). Male la Lazio di Sarri che, negli ultimi minuti, subisce la rimonta dell’Empoli e non va oltre il 2-2.
La classifica vede il Napoli in testa a quota 44, la Juventus raggiunge il Milan a quota 37 e la coppia precede Inter (34), Lazio e Roma (31).
Serie A 2022/203 il calendario del Milan
Rossoneri pronti al debutto in coppa Italia: la compagine di Pioli esordisce nella competizione nazionale il prossimo 11 gennaio in casa contro il Torino, poi un trittico di partite di campionato a chiudere il gennaio calcistico: due trasferte consecutive contro Lecce e Lazio, rispettivamente il 14 e il 24, prima della sfida interna contro il Sassuolo il prossimo 29 gennaio.
Prima metà di febbraio ostica per il Milan atteso il 5 dall’Inter per la stracittadina di andata, il 10 si bissa il match con il Torino e il 14 è la volta della sfida di andata di Champions League valevole per gli ottavi di finale, a San Siro contro il Tottenham.
Le prossime partite e il calendario completo del Milan
Serie A 2022/23 il calendario della Roma
I prossimi impegni della Roma si aprono con la coppa Italia, con i giallorossi pronti al debutto (all’Olimpico) contro il Genoa il 12 gennaio.
Il calendario del campionato, invece, contrappone il 15 gennaio il gruppo di Mourinho – che beneficia del fattore campo – alla Fiorentina; due trasferte a seguire, contro Spezia e Napoli, il 22 e il 29 gennaio; in casa contro l’Empoli il 4 febbraio e trasferta a Lecce l’11 prima del play off di Europa League contro il Salisburgo, a Roma il 23 febbraio.
Le prossime partite e il calendario completo della Roma