Medaglie a sorprese, protagonisti inattesi e tanti eroi azzurri ma inutile nascondere che nell’Olimpiade della nazionale italiana a Parigi ci sia anche qualche delusione. Sono tante le occasioni che rivelano che l’Italia è arrivata proprio a un centimetro dal podio ma non è riuscita a mettersi al collo l’ambita medaglia, quella che fa tutta la differenza del mondo.
- Quadarella, coppia di legni e le lacrime di Pilato
- Giuffrida e il judo azzurro: che sfortuna
- Il medagliere “di legno”: Italia prima
Quadarella, coppia di legni e le lacrime di Pilato
Di podi sfuggiti a questa Olimpiade ce ne sono diversi e clamorosamente due fanno riferimento alla stessa atleta azzurra: Simona Quadarella. La fondista azzurra è una delle grandi specialiste dei 1500 e degli 800 metri e su entrambe le gare si è resa protagonista di prestazioni clamorose. Ieri sugli 800 è stata autrice di una prova da applausi riuscendo a ritoccare il suo record italiano ma ancora una volta è arrivato il quarto posto a un secondo dal bronzo, risultato simile a quello trovato sulla distanza più lunga.
E cosa dovrebbe dire Benedetta Pilato? Nel suo caso a fare sta differenza tra la medaglia di bronzo con tanto di pezzo della Tour Eiffel e un quarto posto, importante sì ma che sfiorisce nell’avanzare della storia, c’è solo un centesimo: un tempo difficile anche solo da pensare figurarsi accettare che condizioni la possibilità tra una medaglia e un pur importante piazzamento.
Giuffrida e il judo azzurro: che sfortuna
Occasioni sprecate o un pizzico di sfortuna? A valutare le prestazioni degli atleti nel corso dei Giochi ci penseranno i loro allenatori. Quello che resta è la sensazione di essere andati vicini, a un passo da quell’ambito podio e da quella medaglia (decisamente meno significativa la perdita dell’insulso poster celebrativo). Si comincia dalle sensazioni più brucianti come quelle del judo che nella finale a squadra si arrende solo al golden score nella finale per il bronzo contro il Brasile. Nella disciplina giapponese non c’è il quarto ma il quinto posto che ricevono in dote anche Antonio Esposito negli 81 kg, Manuel Lombardo (73 kg) e Odette Giuffrida (52 kg) che dopo due medaglie sperava di mettere a segno la doppietta. Una spedizione che può comunque sorridere per lo splendido oro conquistato da Alice Bellandi. Ma sono tante le occasioni non raggiunte come quella di Tammaro Cassandro che nello skeet arrivava in finale con il secondo miglior punteggio e che proprio alla fine ha perso la concentrazione che gli è costata la medaglia.
Ma l’elenco di tutte le medaglie di legno rischia di essere lunghissima a cominciare da quella di Massimo Stano che nonostante una grande rimonta nel finale della marcia 20 km, non è riuscito a rosicchiare l’ultimo punto che ancora gli mancava per la vittoria. Ai piedi dal podio anche Alice Volpi nel fioretto femminile, Luca Braidot nella gara di Mountain bike maschile, Alice D’Amato nella prova di all-around di ginnastica artistica femminile.
Il medagliere “di legno”: Italia prima
Mancano ancora diversi giorni alla fine delle Olimpiadi ma in questo momento l’Italia resta saldamente al comando del medagliere di legno (stilato da una pagina satirica francese) che vede gli azzurri saldamente in testa con 15 quarti posti, 12 quinti posti e 7 sesti posti. Alle spalle della squadra azzurra per il momento si attesta la Gran Bretagna, poi il Canada, la Cina e gli Stati Uniti. Solo sesta la formazione francese che in questa Olimpiade sta ottenendo risultati clamorosi spinta dal pubblico di casa che sta facendo sicuramente la differenza.