Anche questa volta il frenetico coro che ha rimodulato uno storico successo anni 90 di Gala ha fatto ballare i 70mila di San Siro: “Pioli is on fire”. Ma a ballare in campo è stata pure la Juve, colpita e affondata da un Milan tornato freddo e letale dopo un paio di battute a vuoto contro Napoli e Chelsea che avevano complicato le cose in campionato e in Champions. Ci ha pensato Pioli a rimettere tutto a posto. Ecco come il tecnico rossonero ha steso la Juventus.
- Le cinque mosse di Pioli che hanno bloccato Allegri
- Gazzetta dello Sport: così il Milan ha ripreso a correre
- Pioli beffa Allegri, tifosi del Milan al settimo cielo
Le cinque mosse di Pioli che hanno bloccato Allegri
Scacco matto in cinque mosse. Pioli ha anzitutto rispolverato Brahim Diaz, facendo fuori De Ketelaere e sistemando lo spagnolo sul fronte destro dell’attacco. In difesa, data l’emergenza, si è affidato a Gabbia al centro, responsabilizzandolo e dirottando Kalulu a destra. Altra mossa vincente: Theo Hernandez in mediana, a costruire con Bennacer e a dare brio e velocità al reparto. A filtrare, infatti, ci hanno pensato Tonali e soprattutto Pobega. Per l’ex Toro, in particolare, una posizione ‘alla Kessie‘ che ne ha esaltato le caratteristiche, annullando il dirimpettaio Locatelli.
Gazzetta dello Sport: così il Milan ha ripreso a correre
Ma, al di là delle questioni tattiche e delle posizioni dei calciatori in campo, c’è un altro spunto di interesse sollevato dal 2-0 con cui i rossoneri di Pioli hanno fatto sprofondare la Juve di Allegri: a illustrarlo è Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta dello Sport, nella sua analisi post partita. “Pioli si è affidato al gruppo storico, quello che l’aveva portato allo scudetto. Non si è fatto problemi a richiamare in panca De Ketelaere e a dar fiducia a Diaz. Dopo le sconfitte con Napoli e Chelsea – sottolinea il giornalista – il tecnico del Milan ha ritrovato la vittoria con i suoi uomini più affidabili”.
Pioli beffa Allegri, tifosi del Milan al settimo cielo
Milanisti euforici, ovviamente. “Oggi più che mai Pioli is on fire”, scrivono in molti. Tino fa un parallelo tra i due tecnici: “Allegri com’era la storia del togliere cinque titolari al Milan? Fossero stati solo cinque, poi. Impara da Pioli“. Piero è più conciso: “La vittoria sulla Juve certifica una grande verità: Pioli è più bravo di Allegri“. Peppe fa notare un dettaglio: “Pioli che riprende Diaz a fine partita perché si è tolto la maglia dopo il gol. Dettagli. Perfezionismo, piolismo”. Marco invece smorza gli entusiasmi: “Ad Allegri una lezione l’ha data pure Giampaolo prima di essere esonerato dalla Samp, non c’era bisogno di scomodare Pioli“.