Dopo un’interminabile attesa, la Corte federale d’Appello va ben oltre i 9 punti di penalizzazione chiesti dal procuratore federale, Giuseppe Chiné, a carico della Juventus in merito al caso plusvalenze e alza la penalizzazione fino quasi a raddoppiarla, portandola a ben 15 punti in meno.
I bianconeri, che hanno trenta giorni per fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni, sono l’unico club a pagare: stangata in classifica, con sentenza esecutiva (quindi da scontare nel campionato in corso), e pene all’ex quadro dirigenziale. Assolti gli altri otto coinvolti. Sui social, dopo il tam-tam che è proseguito per l’intera giornata, tra i tifosi scoppia letteralmente il putiferio.
- Caso plusvalenze, Juve penalizzata di 15 punti
- Stangata anche per il quadro dirigenziale
- La rabbia dei tifosi bianconeri
- I commenti dei non juventini
Caso plusvalenze, Juve penalizzata di 15 punti
Un taglio importante e clamoroso, quello inflitto in classifica per i bianconeri, specie dopo che ad aprile il processo finì con un nulla di fatto, e che, ora, costringe a vedere compromessa la rincorsa fino alla terza posizione. La Juve, si ritrova, infatti, a -25 punti dal Napoli capolista e a dover ripartire da “appena” 22 punti. Una punizione che si traduce in un settimo posto, dietro a Torino, Fiorentina e Udinese e a 12 lunghezze dalla quarta posizione, che vale la qualificazione alla prossima Champions League, condivisa da romane e Atalanta.
Stangata anche per il quadro dirigenziale
Ma pene pesanti sono arrivate anche alla parte dirigenziale, per i quali è stata avanzata anche la richiesta per l’estensione a UEFA e FIFA. In particolare, la sentenza parla di due anni e mezzo di inibizione per l’ex amministratore delegato bianconero Fabio Paratici, due anni per Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene. Un anno e quattro mesi per Federico Cherubini, otto mesi per Pavel Nedved e per gli altri soggetti coinvolti: Paolo Garimberti, Enrico Vellano, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio.
La rabbia dei tifosi bianconeri
Sui social, i tifosi bianconeri non mancano di palesare la propria rabbia, seguendo principalmente la linea delle “plusvalenze non si fanno da soli”. Qualcuno scrive: “Giustamente c’è la Juve di mezzo, altrimenti finiva a tarallucci e vino” e un altro sottolinea polemicamente: “Quindi le transazioni incriminate sono state fatte dalla Juventus con… la Juventus, evidentemente…”, “Cioè le plusvalenze le faceva solo la Juve, gli altri poverini erano vittime? Io non capisco questo accanimento”, si legge ancora.
E poi: “E come si fa fare delle plusvalenze fasulle da soli, con se stessi. Ahhhhh ho capito abbiamo scambiato i giocatori la Juve under 23”, “Plusvalenza Juventina abbiamo scambiato i giocatori con noi stessi“, “Ovviamente siamo così potenti che le operazioni di cui siamo stati condannati le abbiamo fatte da sole, ormai siamo diventati capri espiatori“.
Va all’attacco anche l’ex centrocampista bianconero, Claudio Marchisio, che su Twitter cinguetta: “Dicesi plusvalènza: Nel linguaggio econ., incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi. Da questa sera aggiungerei anche che viene sanzionata solo alla Juventus, anche se usata da tutte le società“.
I commenti dei non juventini
Dall’altra parte della barricata, anche i tifosi non juventini invadono i social e non si trattengono. C’è chi commenta: “Clamoroso perché sono pochi, pochissimi! Ad essere giusti retrocessione con penalizzazione, allora si comincia a ragionare”, e anche: “Speravo di più!!!!!”, “Clamoroso perché? Sono ancora pochi, andavano bene se erano da scontare in B“, “Pochi rispetto ai campionati falsati con l’aiuto di altre società”, “Clamoroso è che siano solo 15, dopo aver falsato 14 anni di serie A“.