Non è l’orario che di solito è programmato per le conferenze stampa più attese e, dalle immagini lanciate dalla agenzie, in effetti la partecipazione a questo evento parrebbe esigua nonostante sia Cristiano Ronaldo a parlare, alle 10 del mattino.
Una scelta probabilmente voluta dall’ufficio stampa della nazionale portoghese, dopo quanto accaduto e ancora in divenire in quel nucleo inquinato dalle recenti vicende che hanno diviso definitivamente Ronaldo e il Manchester Utd. Le ripercussioni nello spogliatoio lusitano si sono palesate già alla vigilia, è innegabile.
- La conferenza stampa di Ronaldo: la sua difesa
- Le tensioni tra Ronaldo e Bruno Fernandes
- Cristiano Ronaldo, incognita Mondiale Qatar: dubbi sul futuro
- Il divorzio Ronaldo-Manchester Utd: Jorge Mendes al lavoro
La conferenza stampa di Ronaldo: la sua difesa
Quando Cristiano Ronaldo si è seduto al tavolo, è stato chiaro però ai presenti che quella sarebbe stata una sorta di postilla a quelle frasi che hanno spaccato, diviso e emozionato e che il campione ha deciso di affidare al giornalista e confidente in un’intervista-manifesto:
“Nella mia vita il miglior timing è sempre quello che decido io – ha detto l’ex juventino rispondendo a una domanda sull’ormai celebre intervista rilasciata a Morgan Piers -. Da parte vostra è semplice vedere come possiamo sceglierlo. A volte scrivete verità, a volte bugie. Io non mi preoccupo di ciò che pensa la gente. Parlo quando voglio farlo. Tutti sanno chi sono e ciò in cui credo”.
Le tensioni tra Ronaldo e Bruno Fernandes
Sul rapporto con Bruno Fernandes, compagno anche nel Manchester Utd, si sono spesi commenti e analisi dopo la pubblicazione del video dei saluti nello spogliatoio lusitano gelido, distaccato e quasi imbarazzato tra gli ormai ex compagni. Una sequenza eloquente, ma che Cristiano intende ridimensionare per allentare anche la pressione:
“Sono a prova di proiettile, ho un giubbotto d’acciaio addosso. Smettetela di chiedere ai miei compagni di parlare di me. Con Bruno Fernandes stavamo scherzando, il suo aereo è atterrato in ritardo e gli ho chiesto se per caso fosse venuto in battello. Siamo un gruppo ambizioso e affamato. Sono sicuro che quell’intervista non cambierà la nostra concentrazione”.
Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo, incognita Mondiale Qatar: dubbi sul futuro
Questo potrebbe essere il suo ultimo Mondiale, anche se il portoghese non intende rivelarsi né assecondare quanti gli chiedono quando deciderà il ritiro, anche per non limitare probabilmente il raggio d’azione di Jorge Mendes, suo fido agente.
In Qatar, come Leo Messi, deciderà che ne sarà certamente di quella maglia cucita addosso che ha portato in cima all’Europa, nonostante previsioni e infortuni. E che oggi indossa in questo Campionato del Mondo:
“Sto benissimo, ho recuperato in pieno e mi sto allenando per esser pronto a iniziare nel miglior modo possibile. Questo Portogallo ha un potenziale incredibile. Possiamo vincere la coppa, ma ora pensiamo solo alla prossima partita, a battere il Ghana. Alla fine vedremo qual è la nazionale migliore, io credo che sia il Portogallo, ma dovremo dimostrarlo sul campo”.
Il divorzio Ronaldo-Manchester Utd: Jorge Mendes al lavoro
Intanto, sul versante Manchester Utd, poco altro da aggiungere: secondo fonti vicine al club la dirigenza avrebbe comunicato a Cristiano Ronaldo di non presentarsi al ritiro della squadra, una volta terminati i Mondiali di Qatar 2022, decidendo di risolvere la causa in tribunale senza alcuna possibilità di mediazione.
L’obiettivo della società è il licenziamento senza alcuna corresponsione degli emolumenti, che spetterebbero a Ronaldo fino al termine del contratto, valutando altresì eventuali richieste di risarcimento per il danno di immagine arrecato dal campione lusitano con le dichiarazioni rilasciate nell’intervista al tabloid The Sun e che hanno sollevato un caso di proporzioni extracalcistiche.