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Roma ai piedi di Dybala: Juve dimenticata, la frecciata ad Allegri

L'attaccante argentino ha tracciato il bilancio dei primi due mesi e mezzo nella Capitale senza risparmiare qualche frecciata alla Juventus che lo ha messo alla port

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Sei gol, gli ultimi due dei quali in campionato decisivi, contro Empoli e Inter, due assist e quella sensazione di essere indispensabile per le fortune della propria squadra che negli ultimi tempi alla Juventus era svanita, a causa degli infortuni, ma non solo. C’è stato tutto questo nei primi due mesi e mezzo di Paulo Dybala con la maglia della Roma, squadra per la quale ha firmato a fine luglio dopo una lunga estate da svincolato illustre.

Paulo Dybala e il feeling con Mourinho nato prima di un Roma-Juventus

Certo, non tutto è stato finora da ricordare, compreso l’inutile gol segnato al Betis nella partita persa in casa per 2-1 dalla Roma in Europa League, secondo ko nel girone per la squadra di José Mourinho che ha già visto mettersi in salita la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta in un torneo che rappresenta un obiettivo importante per la stagione dei giallorossi, decisi ad andare più avanti possibile in Europa sulla scia del trionfo in Conference League. Del resto proprio il fiume di tifosi della Roma che ha festeggiato quel titolo e l’onda lunga di entusiasmo creatasi intorno alla squadra sono stati due dei motivi che hanno spinto Dybala ad accettare la corte dei giallorossi, oltre alla stima dello stesso Mourinho, già espressa direttamente alla Joya durante l’ultimo Roma-Juventus della scorsa stagione, quel rocambolesco 4-3 per i bianconeri all’Olimpico, con primo gol proprio di Dybala che poi, sostituito da Allegri, fu avvicinato da Mou che gli sussurrò un accattivante “Sei un fenomeno”.

Dybala e il rapporto con Allegri: “Mi ha insegnato tanto, ma discutevamo spesso”

All’epoca, era, il distacco di Dybala dalla Juventus sembrava improbabile, ma poi tutto è cambiato dopo il repentino cambio di strategia della società. Il passato però non torna e a questo appartiene anche il pianto dirotto di cui Dybala è stato protagonista dopo l’ultima partita con la maglia bianconera. Così, ai microfoni di Sky Sport, il numero 10 della Roma ha svelato di avere subito costruito un rapporto di stima e fiducia con Mourinho, ma anche che con Allegri le tensioni non erano mancate…: “Credo che lui e Mou siano molto simili in alcune cose e in altre no, ma con Mourinho mi confronto tanto, ho un dialogo maggiore, rispetto a quello che avevo con Allegri. Con lui molte volte non andavamo d’accordo su tante cose, ma alla fine entrambi pensavamo al bene della Juve. Comunque non voglio fare polemiche, perché Allegri è uno degli allenatori che mi ha dato di più”.

Roma, Dybala è al centro del progetto: “Sento fiducia da parte di tutti”

Dybala è riuscito a servire la propria rivincita già nel primo scontro diretto di stagione, quando a Torino la Roma ha strappato il pareggio in extremis contro la Juve grazie a un gol di Abraham servito proprio da Dybala, che in quell’occasione ha ricevuto tanti applausi, ma anche qualche fischio, dai propri ex tifosi. Nulla, comunque, in confronto all’accoglienza da re ricevuta dai sostenitori della Roma durante la presentazione al Colosseo quadrato, prodromo di un’avventura nella quale l’argentino sta trovando il campo con continuità a parte quel forfeit contro l’Atalanta per un risentimento muscolare che, seguito dalla partenza della Joya per gli impegni con la Selecciòn, non ha fatto felice il popolo giallorosso: “Sia fuori che dentro il campo tutti mi hanno accolto molto bene – ha aggiunto Paulo a Sky – Da tanto tempo non facevo un ritiro, ho continuità di impiego in campo e questo mi dà fiducia”.

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