Dopo la smentita dell’agente di Jürgen Klopp, che ha spento le voci relative a un possibile matrimonio tra la Roma e il manager tedesco, il club giallorosso potrebbe virare su un profilo con un appeal diverso, ma con idee tecnico-tattiche molto interessanti. Del resto, fu lo stesso Claudio Ranieri a riferire che nella capitale sarebbe potuto arrivare un allenatore che “all’inizio potrebbe non piacere”, ma in grado di aprire un ciclo e impostare un progetto triennale. E uno di questi può essere Nuno Espirito Santo, il mago del miracolo Nottingham Forest.
- Espirito Santo: la nuova idea per la panchina della Roma
- I Friedkin possono giocarsi la “carta” Lina Souloukou
- Chi è Nuno Espirito Santo, il mago del miracolo Nottingham
Espirito Santo: la nuova idea per la panchina della Roma
I social non hanno di certo perdonato la Roma e i suoi tifosi dopo l’esaltazione generale per la possibile firma di Jürgen Klopp con la famiglia Friedkin, ancora alla ricerca del prossimo allenatore della prima squadra giallorossa. Dai riferimenti a Mourinho a chi richiamava addirittura figure come Gigi Delneri, che non hanno lasciato il segno nella capitale. Sfottò, campanilismo, ma anche sana curiosità. Ad oggi, in casa Roma, del doman non v’è certezza.
Klopp, capitolo chiuso. E allora è necessario ragionare su nomi e profili che potrebbero realmente rientrare sul taccuino di Ranieri e Ghisolfi. Tra questi, prende quota l’idea Nuno Espirito Santo, manager del Nottingham Forest che sta facendo benissimo in Premier League ed è ormai un autentico idolo dalle parti del City Ground. Partito a fari spenti, è in lotta per l’Europa che conta, come testimoniano i 65 punti all’attivo e, soprattutto, il -1 dal quinto posto a 90 minuti dalla fine. Complice il ranking UEFA, in Inghilterra significherebbe qualificazione alla Champions League 2025/26.
Il pass per la massima competizione continentale potrebbe cambiare le carte in tavola, ma occhio a quanto successo nei giorni scorsi all’indomani del pari con il Leicester, già retrocesso in Championship: hanno fatto il giro del web le immagini che ritraggono Espirito Santo e il presidente greco del Nottingham Forest, Evangelos Marinakis, confrontarsi in modo piuttosto acceso. Il club ha smentito tutto, facendo riferimento solo alla gestione dello sfortunato Taiwo Awoniyi, reduce da un violento scontro con il palo. L’obiettivo dell’owner dei Reds, dunque, sarebbe stato lo staff medico.
I Friedkin possono giocarsi la “carta” Lina Souloukou
A volte fanno giri immensi e poi ritornano. Non sarà stato amore tra Roma e Lina Souloukou, ma quel che è certo è che la nuova CEO del Nottingham Forest ha conservato buoni rapporti con i Friedkin, oggi interessati proprio al manager della formazione biancorossa. Una “carta” in più da giocare per la proprietà della società capitolina, consapevole di dover superare un contratto che lega il portoghese al Nottingham fino al 2026 e la possibile qualificazione alla Champions del prossimo anno.
La Souloukou, che si era dimessa lo scorso novembre da CEO della Roma, potrebbe mediare all’interno di una simile trattativa. Un eventuale quarto posto dei giallorossi aiuterebbe, ma al momento Dovbyk e compagni non sono artefici del loro destino, ecco perché bisogna puntare sul progetto e sull’oggettivo valore della piazza, conosciuta nel bene e nel male anche dalla stessa Souloukou. Peraltro, – come scrive il portale di Leggo – l’aereo dei Friedkin la scorsa settimana era proprio a Londra, a due passi dalla sede del Nottingham. La strada è tracciata: la Roma ha intenzione di andare su un profilo internazionale.
Chi è Nuno Espirito Santo, il mago del miracolo Nottingham
Classe ‘74, con origini africane, è stato per anni protagonista tra i pali, prima di intraprendere la strada da allenatore. Una volta appesi i guanti al chiodo, Nuno Espirito Santo ha iniziato come preparatore dei portieri del Malaga e del Panathinaikos, per poi tornare in patria alla corte del Rio Ave per la prima vera esperienza da tecnico. Da lì, il passaggio al Valencia nel 2014 e il successivo trasferimento al Porto due anni più tardi.
La parentesi più lunga, però, resta quella vissuta al timone del Wolverhampton, società che gli ha consentito di esordire in Premier League. Dal 2017 al 2021, con 199 gare messe a referto e una media di 1,68 punti a partita, con una squadra che non era costruita per conquistare necessariamente la qualificazione alle coppe europee.
Poi, la breve e sfortunata avventura sulla panchina del Tottenham, fino alla strana decisione di approdare in Saudi League per accettare la proposta dell’Al-Ittihad. Anche qui, poco più di un anno e poi l’addio. Nel dicembre 2023, la svolta. Arriva la chiamata del Nottingham Forest, che lo riporta in Premier e gli consegna una panchina ambiziosa, nella speranza di riportare i Reds ai fasti del passato. Finora, 67 partite e una media punti pari a 1,51, fortemente condizionata dai risultati altalenanti della passata stagione.
Come gioca Espirito Santo? Dopo aver utilizzato tanto il 3-4-3 con il Wolverhampton, Nuno Espirito Santo ha deciso di sposare un 4-2-3-1 a trazione anteriore, con esterni di gamba e grande fisicità in mezzo al campo. Squadra equilibrata, che può concedere qualcosa agli avversari, ma senza mai perdere tempo e spazio per ripartire. Abituato a vedere tutto dalla sua posizione, da giocatore, Espirito Santo ha un’attenzione maniacale per i dettagli, pur essendo un allenatore apparentemente molto tranquillo in panchina. E in questo ricorda molto Claudio Ranieri.